
Chiesa locale
Sì alla pace, stop al riarmo. La diocesi risponde all'invito di Mons. Cornacchia
Stasera la marcia per la Palestina
Giovinazzo - giovedì 24 luglio 2025
In un tempo segnato da profonde ferite, la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi si unisce con forza e convinzione al grido di chi invoca pace, giustizia e dignità per il popolo palestinese. Oggi, giovedì 24 luglio 2025 alle ore 19:00, a Molfetta, prenderà il via un corteo per la liberazione del popolo palestinese e per la pace in Medio Oriente, promosso da numerose realtà ecclesiali e civili del territorio.
«La nostra fede – scrive il Vescovo Domenico Cornacchia in un messaggio inviato alla comunità diocesana – ci spinge a non restare in silenzio davanti al dramma disumano che il popolo palestinese sta vivendo, segnato da devastazione, morte e ingiustizia». Un appello forte, che invita i fedeli a partecipare numerosi a questo momento di testimonianza evangelica e impegno concreto per la pace, raccogliendo l'eredità profetica del Venerabile don Tonino Bello e seguendo gli insegnamenti del magistero di Papa Francesco.
Il corteo, che partirà da Corso Umberto I (altezza Galleria Patrioti Molfettesi) e si concluderà in Piazza Municipio con interventi e testimonianze, vuole essere un gesto pubblico di solidarietà con le vittime del conflitto e un chiaro rifiuto della guerra e di ogni forma di violenza. Le tragiche cifre raccontate dai media parlano da sole: oltre 62.000 morti nella Striscia di Gaza, tra cui migliaia di donne e bambini; giornalisti e operatori umanitari uccisi; ospedali, scuole e infrastrutture distrutte.
«È necessario che la Chiesa – prosegue il Vescovo Cornacchia – dando risonanza agli appelli del Santo Padre, sia presente per affermare unitariamente il no convinto alla guerra, la vicinanza al popolo palestinese e il desiderio profondo di pace, riconciliazione e dignità per tutti i popoli».
L'invito è esteso a tutte le comunità parrocchiali, ai gruppi, ai movimenti ecclesiali e a ogni persona di buona volontà: la partecipazione al corteo rappresenta un segno concreto di vicinanza a chi soffre, un modo per dire che la pace è possibile, ma va costruita con coraggio, responsabilità e impegno quotidiano.
Come cristiani, non possiamo restare indifferenti. La pace è un nome di Dio, e chi cammina per la pace testimonia con la propria presenza che il Vangelo è una buona notizia anche per i tempi più bui.
«La nostra fede – scrive il Vescovo Domenico Cornacchia in un messaggio inviato alla comunità diocesana – ci spinge a non restare in silenzio davanti al dramma disumano che il popolo palestinese sta vivendo, segnato da devastazione, morte e ingiustizia». Un appello forte, che invita i fedeli a partecipare numerosi a questo momento di testimonianza evangelica e impegno concreto per la pace, raccogliendo l'eredità profetica del Venerabile don Tonino Bello e seguendo gli insegnamenti del magistero di Papa Francesco.
Il corteo, che partirà da Corso Umberto I (altezza Galleria Patrioti Molfettesi) e si concluderà in Piazza Municipio con interventi e testimonianze, vuole essere un gesto pubblico di solidarietà con le vittime del conflitto e un chiaro rifiuto della guerra e di ogni forma di violenza. Le tragiche cifre raccontate dai media parlano da sole: oltre 62.000 morti nella Striscia di Gaza, tra cui migliaia di donne e bambini; giornalisti e operatori umanitari uccisi; ospedali, scuole e infrastrutture distrutte.
«È necessario che la Chiesa – prosegue il Vescovo Cornacchia – dando risonanza agli appelli del Santo Padre, sia presente per affermare unitariamente il no convinto alla guerra, la vicinanza al popolo palestinese e il desiderio profondo di pace, riconciliazione e dignità per tutti i popoli».
L'invito è esteso a tutte le comunità parrocchiali, ai gruppi, ai movimenti ecclesiali e a ogni persona di buona volontà: la partecipazione al corteo rappresenta un segno concreto di vicinanza a chi soffre, un modo per dire che la pace è possibile, ma va costruita con coraggio, responsabilità e impegno quotidiano.
Come cristiani, non possiamo restare indifferenti. La pace è un nome di Dio, e chi cammina per la pace testimonia con la propria presenza che il Vangelo è una buona notizia anche per i tempi più bui.