
Musica
Saranno i Dio lo vuole Band i cantanti della Festa Patronale
Il gruppo fa pop con riferimenti religiosi. A Giovinazzo con un concerto dedicato a don Tonino Bello
Giovinazzo - martedì 31 luglio 2018
1.13
Scelta sobria ma in linea con gli obiettivi espressi alla vigilia del mandato da presidente da Gaetano Dagostino.
Il Comitato Feste Patronali da lui presieduto ha scelto il gruppo che si esibirà martedì 21 agosto al termine delle celebrazioni in onore di Maria SS di Corsignano. Si tratta della Dio lo vuole Band, gruppo molfettese che unisce alle sonorità pop-rock un messaggio di carattere religioso. Lontani dai nomi altisonanti degli scorsi anni, si stanno affermando per la capacità di coinvolgere le nuove generazioni su temi importanti.
Cristiani, cattolici, ma con gioia, sembra essere il loro manifesto.
«DIO LO VUOLE prende il nome dal famoso grido di battaglia usato da Pietro l'Eremita, uno dei promotori della Prima Crociata - spiegano sul loro sito -, nelle sue predicazioni per arruolare crociati; con questo motto, dunque, si invitavano i cristiani alla conquista della Terra Santa, per liberare il Santo Sepolcro».
Loro definiscono "francescano" il modo di comunicare dal palco attraverso la musica: gioioso, appunto, e nient'affatto lontano dai tempi che viviamo. Nella loro ultima produzione, dal titolo "Il cielo in una stanza", si ispirano direttamente a don Tonino Bello e ad uno dei suoi meravigliosi scritti.
Scelta di coerenza, quindi, da parte del Comitato Feste Patronali, che proprio nell'anno del 25° anniversario della morte del prelato salentino e della storica visita papale in Diocesi proporrà all'interno del cartellone dei festeggiamenti un concerto "differente".
Il Comitato Feste Patronali da lui presieduto ha scelto il gruppo che si esibirà martedì 21 agosto al termine delle celebrazioni in onore di Maria SS di Corsignano. Si tratta della Dio lo vuole Band, gruppo molfettese che unisce alle sonorità pop-rock un messaggio di carattere religioso. Lontani dai nomi altisonanti degli scorsi anni, si stanno affermando per la capacità di coinvolgere le nuove generazioni su temi importanti.
Cristiani, cattolici, ma con gioia, sembra essere il loro manifesto.
«DIO LO VUOLE prende il nome dal famoso grido di battaglia usato da Pietro l'Eremita, uno dei promotori della Prima Crociata - spiegano sul loro sito -, nelle sue predicazioni per arruolare crociati; con questo motto, dunque, si invitavano i cristiani alla conquista della Terra Santa, per liberare il Santo Sepolcro».
Loro definiscono "francescano" il modo di comunicare dal palco attraverso la musica: gioioso, appunto, e nient'affatto lontano dai tempi che viviamo. Nella loro ultima produzione, dal titolo "Il cielo in una stanza", si ispirano direttamente a don Tonino Bello e ad uno dei suoi meravigliosi scritti.
Scelta di coerenza, quindi, da parte del Comitato Feste Patronali, che proprio nell'anno del 25° anniversario della morte del prelato salentino e della storica visita papale in Diocesi proporrà all'interno del cartellone dei festeggiamenti un concerto "differente".