
Musica
Quel sapore speciale che solo il jazz...
Ieri sera è andato in scena il V Memorial Michele Mastro. In San Felice si sono esibiti i giovani talenti della scuola "Il Pentagramma"
Giovinazzo - venerdì 5 gennaio 2018
06.00
Il jazz è intrinsecamente contaminazione ed ha un sapore davvero speciale quando riesce a coniugare talento e freschezza degli anni giovanili. E ieri sera, in Sala San Felice, se ne è avuta la riprova.
Il V Memorial Michele Mastro ha proposto la giovane formazione "The New Generation", composta da Martina Primavera, Donatella Montinaro ed Azzurra Cuonzo in voce, Giulio Scianatico al contrabbasso, Nicolò Fanelli alla chitarra acustica ed Alberto Di Leone alla tromba, che non ha deluso le attese del folto e competente pubblico.
Cresciuti nella scuola musicale "Il pentagramma", sotto gli occhi attenti di Francesca Leone e Guido Di Leone, i giovani musicisti hanno saputo disimpegnarsi con disinvoltura, mostrando già una maturità artistica invidiabile.
Dal jazz anni '40, passando per le contaminazioni con la bossa nova brasiliana, giungendo fino alle melodie della tradizione partenopea, "The New Generation" ha offerto un repertorio vario e vasto, senza mai annoiare. Bellissimo il passaggio di "Retrato em branco e preto" così come quello sul finire di "Nun è peccato", portata al successo da Peppino di Capri e reinterpretata, tra gli altri, da grandissimi come Mina e Massimo Ranieri.
Martina Primavera, Donatella Montinaro e Azzurra Cuonzo hanno cantato con tre timbri differenti, ugualmente accattivanti, capaci di catturare l'attenzione dei presenti, ammaliandoli a tratti. Alberto Di Leone è stato alla tromba una positiva conferma di quanto già di buono la critica dice di lui, mentre a Nicolò Fanelli ed a Giulio Scianatico è andato il compito di dare ritmo e base su cui costruire, con eleganza musicale, un bellissimo castello di suoni.
Il Memorial Michele Mastro, voluto dalla famiglia Mastro (dai figli Francesco, Antonio, Alessandro e Maurizio) ed organizzato con l'aiuto dell'associazione "Amici della Musica" guidata dal Presidente, Vincenzo Depalo, ha offerto ancora una volta, come nella sua già ottima tradizione, un'ora e mezza circa di puro godimento. Un godimento dell'anima, delle orecchie e del cuore, una sorta di passaggio attraverso il silenzio che si è trasformato all'improvviso in complicità tra artisti e pubblico ogni volta che è partita la prima nota.
Ed è un po' questo il segreto della rassegna, come Francesco Mastro aveva ricordato in apertura di serata: dare gratuitamente qualcosa di bello alla gente di Giovinazzo, offrendo uno svago qualitativamente alto, ma al contempo alla portata di tutti. Qualcosa di inaspettato ed inaspettettatamente positivo, che resti dentro a lungo, come una boccata di buon vino.
A Michele Mastro, ne siamo certi, sarebbe piaciuto tantissimo quel "sapore speciale" da tenere in bocca e nel cuore anche a fine serata.
Nella nostra gallery alcuni scatti del concerto.
Il V Memorial Michele Mastro ha proposto la giovane formazione "The New Generation", composta da Martina Primavera, Donatella Montinaro ed Azzurra Cuonzo in voce, Giulio Scianatico al contrabbasso, Nicolò Fanelli alla chitarra acustica ed Alberto Di Leone alla tromba, che non ha deluso le attese del folto e competente pubblico.
Cresciuti nella scuola musicale "Il pentagramma", sotto gli occhi attenti di Francesca Leone e Guido Di Leone, i giovani musicisti hanno saputo disimpegnarsi con disinvoltura, mostrando già una maturità artistica invidiabile.
Dal jazz anni '40, passando per le contaminazioni con la bossa nova brasiliana, giungendo fino alle melodie della tradizione partenopea, "The New Generation" ha offerto un repertorio vario e vasto, senza mai annoiare. Bellissimo il passaggio di "Retrato em branco e preto" così come quello sul finire di "Nun è peccato", portata al successo da Peppino di Capri e reinterpretata, tra gli altri, da grandissimi come Mina e Massimo Ranieri.
Martina Primavera, Donatella Montinaro e Azzurra Cuonzo hanno cantato con tre timbri differenti, ugualmente accattivanti, capaci di catturare l'attenzione dei presenti, ammaliandoli a tratti. Alberto Di Leone è stato alla tromba una positiva conferma di quanto già di buono la critica dice di lui, mentre a Nicolò Fanelli ed a Giulio Scianatico è andato il compito di dare ritmo e base su cui costruire, con eleganza musicale, un bellissimo castello di suoni.
Il Memorial Michele Mastro, voluto dalla famiglia Mastro (dai figli Francesco, Antonio, Alessandro e Maurizio) ed organizzato con l'aiuto dell'associazione "Amici della Musica" guidata dal Presidente, Vincenzo Depalo, ha offerto ancora una volta, come nella sua già ottima tradizione, un'ora e mezza circa di puro godimento. Un godimento dell'anima, delle orecchie e del cuore, una sorta di passaggio attraverso il silenzio che si è trasformato all'improvviso in complicità tra artisti e pubblico ogni volta che è partita la prima nota.
Ed è un po' questo il segreto della rassegna, come Francesco Mastro aveva ricordato in apertura di serata: dare gratuitamente qualcosa di bello alla gente di Giovinazzo, offrendo uno svago qualitativamente alto, ma al contempo alla portata di tutti. Qualcosa di inaspettato ed inaspettettatamente positivo, che resti dentro a lungo, come una boccata di buon vino.
A Michele Mastro, ne siamo certi, sarebbe piaciuto tantissimo quel "sapore speciale" da tenere in bocca e nel cuore anche a fine serata.
Nella nostra gallery alcuni scatti del concerto.