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Religioni
Il cuore dei giovinazzesi rivolto al Beato Nicola Paglia (FOTO)
Ieri sera la solenne celebrazione presieduta dal Vescovo in San Domenico
Giovinazzo - giovedì 17 febbraio 2022
06.00
Il Beato Nicola Paglia è stato festeggiato dalla comunità cittadina in questi giorni. Ieri sera si è svolto il pontificale presieduto dal vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, nella giornata in cui la Chiesa celebra la festa liturgica, istituita il 16 febbraio, giorno della morte dal frate domenicano. A Giovinazzo questo accade da alcuni anni per volontà del compianto Mons. Luigi Martella.
La celebrazione eucaristica si è svolta alla presenza di numerosi fedeli nella parrocchia San Domenico. I saluti iniziali del parroco, don Pietro Rubini, hanno innanzitutto sottolineato la gratitudine verso il prelato per la sua presenza e hanno rivolto un grazie anche alle autorità civili e militari, alle Confraternite delle parrocchie di Giovinazzo, al clero locale, ai diaconi, ai rappresentanti delle associazioni tutti riuniti per un momento solenne di preghiera. Ha partecipato alla celebrazione eucaristica anche Rosario Scognamiglio, patrologo della comunità dei frati domenicani della Basilica di San Nicola di Bari.
L'animazione liturgica è stata curata dal coro cittadino composto da rappresentanti di tutte le parrocchie. A dirigerlo Beppe Piccininni, accompagnato da Luca Marzella all'organo.
Il programma della festa liturgica è stato messo a punto con grande devozione dall'Arciconfraternita del Rosario e dal Terz'Ordine domenicano che ha sede nella Chiesa dello Spirito Santo, situata nel cuore del centro storico di Giovinazzo. Loro si prodigano ogni anno affinché l'antica tradizione del culto del Beato Nicola Paglia sia sempre viva e seguita dalle nuove generazioni. Anche in questo anno pandemico, il loro impegno ci pare essere andato buon fine.
Durante la benedizione finale è stato eseguito l'inno al Beato, che ha chiuso un intenso pomeriggio di preghiera. Grazie a vite virtuose come quelle di Nicola Paglia la comunità cattolica giovinazzese si riconosce ancora oggi, nel ventunesimo secolo, in valori assoluti quali la verità, la carità, l'amore universale, la pace e la serenità civile.
Sotto il nostro articolo la galleria fotografica che racconta la celebrazione.
La celebrazione eucaristica si è svolta alla presenza di numerosi fedeli nella parrocchia San Domenico. I saluti iniziali del parroco, don Pietro Rubini, hanno innanzitutto sottolineato la gratitudine verso il prelato per la sua presenza e hanno rivolto un grazie anche alle autorità civili e militari, alle Confraternite delle parrocchie di Giovinazzo, al clero locale, ai diaconi, ai rappresentanti delle associazioni tutti riuniti per un momento solenne di preghiera. Ha partecipato alla celebrazione eucaristica anche Rosario Scognamiglio, patrologo della comunità dei frati domenicani della Basilica di San Nicola di Bari.
IL PENSIERO DI DON PIETRO RUBINI
Don Pietro ha spiegato che per motivi legati al Covid anche quest'anno non si è svolta la processione in piazza e nel centro storico della nostra città. «Il Beato Nicola Paglia è accanto a noi, a chi ha bisogno e si rifugia nella preghiera, agli ammalati e a tutti i devoti - ha affermato il sacerdote -. La strada evangelica che seguiva era tracciata dalle Beatitudini e, attraverso la sua intercessione, preghiamo per la pace nel mondo, così come ci ha indicato Papa Francesco che ci chiede di pregare per l'Ucraina», ha rimarcato con riferimento alla situazione internazionale che angoscia in queste ore tutto il mondo.L'animazione liturgica è stata curata dal coro cittadino composto da rappresentanti di tutte le parrocchie. A dirigerlo Beppe Piccininni, accompagnato da Luca Marzella all'organo.
LE PAROLE DI MONS. DOMENICO CORNACCHIA
Il Vescovo ha evidenziato l'importanza di essersi ritrovati tutti nella parrocchia San Domenico, significative le sue parole nell'omelia. «Tutti insieme qui, presbiterio e popolo di Dio, per onorare un cittadino giovinazzese che nel passato il popolo già considerava Santo perché per loro non c'era differenza tra Santo e Beato. Noi, comunque, attendiamo che la Chiesa lo proclami tale, lo vogliamo per noi tutti che lo veneriamo in questa città. Il Beato Nicola - ha rimarcato Sua Eccellenza - è stato un "infaticabile reclutatore di giovani", così come fu definito dagli agiografi. È stato uno dei predicatori dell'annuncio della Parola di Dio. Si deve predicare con la propria vita - ha sottolineato - e solo così saremo più persuasivi. Il reclutare deve mirare a dare esempi e non può dunque ridursi a semplice proselitismo. Il mio augurio è che regni il buon esempio e che il dono della pace sia raggiunto dal mondo intero unitamente alla fraternità universale», è stato il suo augurio all'intera comunità dei fedeli.Il programma della festa liturgica è stato messo a punto con grande devozione dall'Arciconfraternita del Rosario e dal Terz'Ordine domenicano che ha sede nella Chiesa dello Spirito Santo, situata nel cuore del centro storico di Giovinazzo. Loro si prodigano ogni anno affinché l'antica tradizione del culto del Beato Nicola Paglia sia sempre viva e seguita dalle nuove generazioni. Anche in questo anno pandemico, il loro impegno ci pare essere andato buon fine.
Durante la benedizione finale è stato eseguito l'inno al Beato, che ha chiuso un intenso pomeriggio di preghiera. Grazie a vite virtuose come quelle di Nicola Paglia la comunità cattolica giovinazzese si riconosce ancora oggi, nel ventunesimo secolo, in valori assoluti quali la verità, la carità, l'amore universale, la pace e la serenità civile.
Sotto il nostro articolo la galleria fotografica che racconta la celebrazione.