
Cronaca
Vento forte, danni in diverse parti della città - FOTO
Depalo: «Necessario sostituire pali artistici di Levante e Ponente. I costi superano i 100mila euro»
Giovinazzo - venerdì 3 ottobre 2025
16.26
Vento forte di Maestrale, con raffiche sino 65 km/h, hanno segnato la notte tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre a Giovinazzo. L'intero litorale è sferzato ancora in queste ore da correnti che superano i 40 km/h. Le temperature minime in nottata sono scese sino ad 11°, con percezione inferiore lungo la costa. Mare inevitabilmente in burrasca da diverse ore.
Proprio durante la notte, come documentato da un nostro articolo, un palo della pubblica illuminazione, tra quelli artistici presenti sul lungomare Marina Italiana si è adagiato al suolo per vie delle raffiche che impetuose arrivavano dal mare.
Alberi sradicati dagli alvaretti si registrano sia dal quel versante, sia a Ponente. Nella zona tra "Toruccio" ed il "Gatto Verde" le mareggiate hanno portato acqua marina sin sulla carreggiate, mentre verso piazzale Leichardt, nella zona della Cappella, la schiuma trasportata dal vento ha invaso i marciapiedi.
Danni si registrano proprio in quella zona del rione San Giuseppe alle coperture delle ex stalle presenti nell'area urbana C2 ed è stato reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. Non lontano, le recinzioni all'area cantierizzata di via Papa Giovanni XXIII sono state abbattute in alcuni segmenti dalla forza delle correnti.
Alcune imposte negli stabili più esposti al vento sono state danneggiate Ponente, mentre nelle campagne, sia nell'agro verso Terlizzi sia nelle aree agricole verso Bitonto, si registrano purtroppo olive cadute al suolo a pochi giorni dall'inizio della campagna olearia.
Diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco per interventi su terrazzi e ultimi piani di stabili. Infine si registrano problemi anche ad alcuni dehors di esercizi commerciali sul litorale e nel centro storico.
LE PAROLE DELL'ASSESSORE DEPALO
Sulla vicenda del palo della pubblica illuminazione caduto a Ponente, abbiamo sentito il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo: «Il monitoraggio, che si tratti di pali di pubblica illuminazione o di alberi - ci ha spiegato - viene svolto contestualmente alla attività manutentiva ordinaria. Ciononostante, non sempre ciò che appare ai tecnici in via ispettiva o ciò che si rileva al momento della stessa, può dare assolute garanzie che un evento imprevedibile non porti a danni.
Motivo per il quale un albero, ad esempio, viene espiantato prima che possa arrecare maggior danno a persone o cose ed è la stessa ragione per cui alcuni pali di pubblica illuminazione vengono eliminati.
Su questo ultimo fronte - ha rimarcato Depalo davanti ai nostri taccuini - vorrei però tranquillizzare tanti: l'amministrazione sta già operando perché, a prescindere dai rischi, che si acuiscono inevitabilmente in condizioni meteorologiche complesse come quelle che ci stanno interessando in queste ore, vi è la necessità di procedere alla sostituzione di tutti i pali artistici del lungomare di Levante e Ponente con costi che superano i 100.000 euro già stimati.
Questo lo sottolineo per rappresentare ai vostri lettori anche quanto incida il costo di manutenzione degli arredi di una città su bilanci comunali esigui e per far capire, a quanti pensano di poter chiedere tutto basandosi su una foto, senza conoscere la realtà economica ed amministrativa di un Ente, che esistono priorità e situazioni - ha concluso l'assessore - che non balzano magari agli occhi, ma che vanno gestite al fine di evitare drammi o danni ben più gravi».
Proprio durante la notte, come documentato da un nostro articolo, un palo della pubblica illuminazione, tra quelli artistici presenti sul lungomare Marina Italiana si è adagiato al suolo per vie delle raffiche che impetuose arrivavano dal mare.
Alberi sradicati dagli alvaretti si registrano sia dal quel versante, sia a Ponente. Nella zona tra "Toruccio" ed il "Gatto Verde" le mareggiate hanno portato acqua marina sin sulla carreggiate, mentre verso piazzale Leichardt, nella zona della Cappella, la schiuma trasportata dal vento ha invaso i marciapiedi.
Danni si registrano proprio in quella zona del rione San Giuseppe alle coperture delle ex stalle presenti nell'area urbana C2 ed è stato reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. Non lontano, le recinzioni all'area cantierizzata di via Papa Giovanni XXIII sono state abbattute in alcuni segmenti dalla forza delle correnti.
Alcune imposte negli stabili più esposti al vento sono state danneggiate Ponente, mentre nelle campagne, sia nell'agro verso Terlizzi sia nelle aree agricole verso Bitonto, si registrano purtroppo olive cadute al suolo a pochi giorni dall'inizio della campagna olearia.
Diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco per interventi su terrazzi e ultimi piani di stabili. Infine si registrano problemi anche ad alcuni dehors di esercizi commerciali sul litorale e nel centro storico.
LE PAROLE DELL'ASSESSORE DEPALO
Sulla vicenda del palo della pubblica illuminazione caduto a Ponente, abbiamo sentito il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo: «Il monitoraggio, che si tratti di pali di pubblica illuminazione o di alberi - ci ha spiegato - viene svolto contestualmente alla attività manutentiva ordinaria. Ciononostante, non sempre ciò che appare ai tecnici in via ispettiva o ciò che si rileva al momento della stessa, può dare assolute garanzie che un evento imprevedibile non porti a danni.
Motivo per il quale un albero, ad esempio, viene espiantato prima che possa arrecare maggior danno a persone o cose ed è la stessa ragione per cui alcuni pali di pubblica illuminazione vengono eliminati.
Su questo ultimo fronte - ha rimarcato Depalo davanti ai nostri taccuini - vorrei però tranquillizzare tanti: l'amministrazione sta già operando perché, a prescindere dai rischi, che si acuiscono inevitabilmente in condizioni meteorologiche complesse come quelle che ci stanno interessando in queste ore, vi è la necessità di procedere alla sostituzione di tutti i pali artistici del lungomare di Levante e Ponente con costi che superano i 100.000 euro già stimati.
Questo lo sottolineo per rappresentare ai vostri lettori anche quanto incida il costo di manutenzione degli arredi di una città su bilanci comunali esigui e per far capire, a quanti pensano di poter chiedere tutto basandosi su una foto, senza conoscere la realtà economica ed amministrativa di un Ente, che esistono priorità e situazioni - ha concluso l'assessore - che non balzano magari agli occhi, ma che vanno gestite al fine di evitare drammi o danni ben più gravi».