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Religioni
Stasera le celebrazioni del Giovedì Santo
Messa in Coena Domini ed Altari della Reposizione: Giovinazzo si prepara al Triduo pasquale
Giovinazzo - giovedì 13 aprile 2017
Si apre questa sera il Triduo pasquale con la celebrazione della Messa in Coena Domini. Anche Giovinazzo si prepara a vivere giorni di grande intensità spirituale e ricchi di iniziative riconducibili non solo alla ritualità cattolica in senso stretto, ma anche alla pietà popolare.
La Messa in Coena Domini ricorda l'Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, consumata prima della sua Passione e nel corso della quale affidò ai discepoli il comandamento dell'amore ("Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", Giov 13,34). La celebrazione è particolarmente toccante e lunga ed al suo interno si svolge la "presentazione degli olii" (crisma, olio dei catecumeni e olio degli infermi) già benedetti e della lavanda dei piedi, a ripercorrere quanto il Cristo fece con i suoi discepoli.
Al momento del "Gloria", dopo il canto del Kyrie eleison, la ritualità vuole che si suonino le campane, che resteranno poi mute fino allo stesso momento liturgico della veglia pasquale, nella notte fra il Sabato Santo e il giorno di Pasqua. La Chiesa entra così in una fase di meditazione, la più importante dell'anno, e l'Eucarestia non sarà più celebrata fino al Sabato notte.
Nelle parrocchie giovinazzesi, così come in tutta Italia, saranno allestiti quindi gli Altari della Reposizione, davanti ai quali sarà possibile fermarsi in preghiera davanti ai tabernacoli con le ostie precedentemente consacrate, segno per la Chiesa cattolica di Gesù Cristo vivo e risorto.
Gli Altari della reposizione, volgarmente detti "sepolcri", come sono chiamati dalle nostre parti, fondono spesso aspetti popolari e fede, ma nulla hanno a che vedere con la morte e sono dunque un luogo in cui adorare l'Eucaristia.
Sarà una serata ricca di emotività, quella del Giovedì Santo, e carica di spiritualità. Il nostro sommesso consiglio è di viverla con fede, per chi crede, e rispetto per i luoghi a cui si farà visita.
La Messa in Coena Domini ricorda l'Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, consumata prima della sua Passione e nel corso della quale affidò ai discepoli il comandamento dell'amore ("Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", Giov 13,34). La celebrazione è particolarmente toccante e lunga ed al suo interno si svolge la "presentazione degli olii" (crisma, olio dei catecumeni e olio degli infermi) già benedetti e della lavanda dei piedi, a ripercorrere quanto il Cristo fece con i suoi discepoli.
Al momento del "Gloria", dopo il canto del Kyrie eleison, la ritualità vuole che si suonino le campane, che resteranno poi mute fino allo stesso momento liturgico della veglia pasquale, nella notte fra il Sabato Santo e il giorno di Pasqua. La Chiesa entra così in una fase di meditazione, la più importante dell'anno, e l'Eucarestia non sarà più celebrata fino al Sabato notte.
Nelle parrocchie giovinazzesi, così come in tutta Italia, saranno allestiti quindi gli Altari della Reposizione, davanti ai quali sarà possibile fermarsi in preghiera davanti ai tabernacoli con le ostie precedentemente consacrate, segno per la Chiesa cattolica di Gesù Cristo vivo e risorto.
Gli Altari della reposizione, volgarmente detti "sepolcri", come sono chiamati dalle nostre parti, fondono spesso aspetti popolari e fede, ma nulla hanno a che vedere con la morte e sono dunque un luogo in cui adorare l'Eucaristia.
Sarà una serata ricca di emotività, quella del Giovedì Santo, e carica di spiritualità. Il nostro sommesso consiglio è di viverla con fede, per chi crede, e rispetto per i luoghi a cui si farà visita.