
Chiesa locale
Il rito della messa al Casale ed al Padre Eterno ricco di suggestioni e pregno di fede (FOTO E VIDEO)
Mons. Cornacchia: «Prepararsi a vivere una fede più adulta»
Giovinazzo - sabato 17 agosto 2019
10.25
In cammino all'alba, dal centro di Giovinazzo fino all'agro, dove tutto è iniziato, dove il quadro di Maria di Corsignano è stato trovato.
La bellissima pieve rurale detta del Padre Eterno è il cuore della devozione a Maria, dove si è generata la fede, dove è nato tutto. Sin dall'alba, pellegrini si sono messi in cammino per raggiungere quel luogo che emana spiritualità (clicca qui per il video).
La messa al Casale è stata officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi che comprende anche Giovinazzo, il quale ha sottolineato: «Siamo chiamati a dichiarazione d'amore al Signore - ha detto -, a liberarci di falsi dei, a prepararci alla Festa sottoscrivendo un impegno a vivere una fede più adulta».
Alla presenza di decine di fedeli e di tutto il clero locale, il prelato ha anche evidenziato la necessità che «integrità e fedeltà» siano alla base della nostra fede. «Maria - ha infine spiegato - è esempio di fede autentica. Auguro a tutti di essere credenti, ma soprattutto credibili», è stata la sua chiosa.
Dopo la celebrazione dell'eucarestia, l'associazione I Nipoti della Nonna ha offerto a tutti i fedeli la colazione.
Il rito si è rinnovato e negli ultimi anni sta riprendendo vigore. Tutti, all'alba, verso ciò che di più profondo appartiene alla nostra tradizione.
La bellissima pieve rurale detta del Padre Eterno è il cuore della devozione a Maria, dove si è generata la fede, dove è nato tutto. Sin dall'alba, pellegrini si sono messi in cammino per raggiungere quel luogo che emana spiritualità (clicca qui per il video).
La messa al Casale è stata officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi che comprende anche Giovinazzo, il quale ha sottolineato: «Siamo chiamati a dichiarazione d'amore al Signore - ha detto -, a liberarci di falsi dei, a prepararci alla Festa sottoscrivendo un impegno a vivere una fede più adulta».
Alla presenza di decine di fedeli e di tutto il clero locale, il prelato ha anche evidenziato la necessità che «integrità e fedeltà» siano alla base della nostra fede. «Maria - ha infine spiegato - è esempio di fede autentica. Auguro a tutti di essere credenti, ma soprattutto credibili», è stata la sua chiosa.
Dopo la celebrazione dell'eucarestia, l'associazione I Nipoti della Nonna ha offerto a tutti i fedeli la colazione.
Il rito si è rinnovato e negli ultimi anni sta riprendendo vigore. Tutti, all'alba, verso ciò che di più profondo appartiene alla nostra tradizione.