Ruggero Iannone
Ruggero Iannone
Politica

Iannone contro tutti: botta e risposta con PD e PVA

Ancora polemiche dopo il Consiglio comunale di lunedì scorso

Il tema discarica infiamma il dibattito politico giovinazzese. Accuse da una parte e dall'altra, Consiglieri e Sindaco contro cui si sono sviluppate polemiche anche aspre.

Il più coinvolto è senza dubbio Ruggero Iannone, esponente forzista in Consiglio, che aveva attaccato l'atteggiamento delle opposizioni sull'argomento con toni che non erano affatto piaciuti a PrimaVera Alternativa, ma che lui rivendica non essere affatto duri.

Tuttavia anche il Partito Democratico è voluto tornare sul dibattito di lunedì scorso ed ha affondato il colpo non senza ironia. Partendo da una distinzione fatta in Aula da Iannone, secondo cui alle opposizioni di sinistra spetterebbe l'etichetta di "sofisti" ed alla maggioranza quella di "pragmatici", la locale sezione democratica scrive su Facebook: «Iannone filosofo - si legge -? No, smemorato. Dal sofismo al pragmatismo passando per la retorica.

Il Consigliere Ruggiero Iannone - continua il post piddino - dà prova di avere memoria per i suoi studi (classici?) ma non per i suoi trascorsi da amministratore comunale. Non ricorda, per esempio, di avere avuto un ruolo sostanziale nella vicenda discarica sin da quando, a metà degli anni '90, fu eletto Sindaco. E, accusando altri di abusare della disponibilità dei cittadini raccogliendo firme inutili (tesi sostenuta anche da Depalma), dimentica che le sue fortune politiche sono cominciate proprio con una sottoscrizione popolare lanciata per scongiurare l'ipotetica costruzione di un termovalorizzatore a San Pietro Pago. Dimentica - insistono dal PD - anche di essere stato tra i protagonisti nel 2014 della petizione e della manifestazione promossa da associazioni, partiti politici e semplici cittadini contro l'ordinanza del sindaco con cui si autorizzava il sopralzo dei tre lotti della discarica».

Il PD non molla la presa e sottolinea: «Altro che sofismo e pragmatismo - si legge ancora nella nota -. Altro che retorica. Iannone avrebbe dovuto parlare di opportunismo, il suo, e delle azioni sconsiderate di Depalma, non accorgendosi che la proposta di protocollo d'intesa con la Regione fa correre il rischio alla città di Giovinazzo di perdere sovranità sul proprio territorio. Non si accorge che se quel Protocollo dovesse andare in porto la Regione potrebbe decidere in autonomia e, per questioni di emergenza, aprire il quinto lotto della discarica, oggi vincolato all'abbancamento dei rifiuti. Non se ne accorge?», si chiedono con insistenza dalla Segreteria cittadina.

«È più probabile - rimarcano i Dem - che Iannone veda la possibilità di ritornare alla sua vecchia idea, a quando era lui ad essere sindaco e al tentativo di affidare alla allora Provincia la possibilità di fare di San Pietro Pago la discarica delle discariche. Del resto fu proprio lui a proporre il sopralzo dei lotti I, II e III, gli unici allora esistenti, per scongiurare la prima emergenza rifiuti in Puglia. Le leggi di allora non lo consentivano per questo l'idea fu accantonata».

Iannone non ha tardato a far sentire la sua voce e, contattata la nostra redazione, ci ha rilasciato questo messaggio rivolto ai suoi avversari del PD: «Il Partito Democratico a mio avviso dovrebbe solo tacere quando si tratta di discarica, avendo creato un disastro. Tuttavia, non avendo la decenza di farlo, attacca senza cognizione e racconta cose non vere. All'epoca dei fatti contestatimi - affonda - io sono stato colui il quale si è opposto all'ampliamento del V lotto con un ricorso al TAR vinto. Un ampliamento - sottolinea - voluto dalla Provincia di Bari con una deliberazione. La Provincia che allora era Ente referente in fatto di rifiuti, amministrata, lo ricordo a chi non rammenta, dalla mia stessa parte politica contro cui non esitai a schierarmi.

Farnetica - accusa Iannone -, quindi, chi mi attacca. Volevano ampliare il V lotto e non i primi tre, per farne di fatto una nuova discarica. Ed io mi opposi. Questa - ha sottolineato il forzista - è la realtà dei fatti. E poi - ha concluso - se la normativa non prevedeva la possibilità di ampliare i primi lotti, lor signori dovrebbero spiegarmi come avrei potuto fare io solo a pensare di procedere in tal senso».

Ma Iannone non ha gradito nemmeno le accuse di PVA, che ha espresso sdegno ed ha stigmatizzato il suo intervento in Consiglio comunale lunedì scorso. PVA non aveva gradito i termini utilizzati dal Consigliere per definire l'azione popolare promossa dal movimento politico guidato da Girolamo Capurso.

Iannone è tornato sul punto: «PVA utilizza il metodo del piagnisteo, come sempre accade quando hanno torto e non riescono a riconoscere di aver sbagliato - ha detto -. Come al solito, quando a qualcuno mancano gli argomenti per rispondere nel merito delle questioni o quando, come nel caso di PrimaVera Alternativa, si viene smascherati riguardo l'utilizzo di foto non veritiere, affermazioni non corrette, proposte irricevibili - ha affondato -, perché già superate da atti ufficiali che dicono il contrario sul tema della discarica, la buttano in cagnara, sventolano il drappo rosso e ormai anacronistico dell'antifascismo e fanno del vittimismo fuori luogo.

Piuttosto - ha continuato Iannone anche su Facebook -, loro devono dare conto a quei cittadini che hanno ingannato facendo firmare una petizione su una questione che nei fatti è già superata: la rescissione del contratto con Daneco Impianti è stata avviata dal Comune di Giovinazzo il 17 gennaio 2017. La nostra attenzione sul delicato tema della discarica non sarà mai abbassata e deve interessare tutti i giovinazzesi e tutte le istituzioni - ha poi concluso l'esponente di Forza Italia -, ma sicuramente non deve essere tema di campagna elettorale come invece i "rivoluzionari gentili" fanno, raccontando "balle spaziali».

Aria incandescente, dunque, a poche ore da un nuovo Consiglio comunale molto importante. Qualcosa ci dice che non sarà una seduta banale, né da vivere, né da raccontare.
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