Cristina Piscitelli omaggia Renato Casaro. <span>Foto Gabriella Serrone</span>
Cristina Piscitelli omaggia Renato Casaro. Foto Gabriella Serrone
Cronaca

Giovinazzo piange Renato Casaro: il ricordo

Giotti, Paladino, De Matteo, Sollecito e Piscitelli raccontano l'uomo ed il rapporto con la città

A quasi 90 anni se n'è andato Renato Casaro, il maestro della cartellonistica da cinema disegnata con l'aerografo. Una pietra miliare del settore, ospitato varie volte a Giovinazzo negli ultimi anni dopo il Festival Nazionale di Aerografia del 2016.
Un amico di Giovinazzo e dei giovinazzesi, un gentiluomo che ha cristallizzato nel tempo il mito di molte pellicole tra le più celebri del cinema mondiale ed italiano. Abbiamo chiesto ad alcuni amministratori ed al maestro pasticcere Nicola Giotti, che più di tutti lo volle per la prima volta in riva all'Adriatico meridionale, un ricordo personale dell'uomo e dell'artista.
Casaro sta all'aerografia internazionale come Ennio Morricone sta alla musica del '900 o Giorgio Armani alla moda. Nel ricordo in salsa giovinazzese la grandezza del personaggio.


MARIANNA PALADINO (ex assessora alla Cultura del Comune di Giovinazzo)
«Renato Casaro, artista di calibro internazionale era un appassionato della nostra città. Le sue straordinarie opere legate al cinema avevano impreziosito il Festival di Aerografia. La mostra a lui dedicata aveva registrato migliaia di visitatori. Era una persona profondamente umile ed innamorata della nostra città. Ricordo il suo sorriso, la sua gentilezza e la bellezza del suo sguardo curioso ed appassionato. Giovinazzo per lui è diventata una seconda casa, grazie all'amico Nicola Giotti. Ci mancherà».

NICOLA DE MATTEO (ex delegato metropolitano IVE)
«Portare Renato Casaro a Giovinazzo sembrava una impresa titanica. Eppure qui c'è stato ed è ritornato tante volte. Renato Casaro ha riempito un vuoto di conoscenza della mia formazione artistica grazie alla sua onesta capacità di farmi innamorare dell' Aerografia di cui era maestro. Mi piace ricordare la sua presenza da testimonial all' Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo in occasione del Festival Nazionale di Aerografia. Nella sala Primavera era allestita la sua mostra antologica. Ecco che davanti al manifesto di "Balla coi lupi" realizzato per Kevin Costner mi dice: "Per quest' opera avevo bisogno di lasciare un segno. Come un marchio tribale così come voleva il regista. Ebbi una illuminazione e mi inventai quei due segni rosso e bianco sul volto del protagonista". Grande Casaro! Talvolta c'è bisogno di mettere in campo il proprio genio per affidare all' opera compiuta il compito di spiegare. Il cartellonista deve avere il dono della sintesi. E Casaro lo aveva. Ci mancherai Renato».

MICHELE SOLLECITO (sindaco di Giovinazzo)
«Renato Casaro, "l'ultimo uomo che dipinse il cinema" era molto affezionato a Giovinazzo. Vi ritrovava un ambiente familiare, il piacere degli incontri e il gusto della conversazione tra ricordi e molti aneddoti. L'intuizione di Nicola Giotti, Mario Romani e dell'assessore alla cultura di allora, Marianna Paladino, supportata dal sindaco Tommaso Depalma, fece sì che a #Giovinazzo si ebbe il primo festival di Aerografia, ancora oggi un evento ricordato da molti soprattutto grazie alla presenza del maestro e delle sue preziosissime locandine cinematografiche. Grazie Renato per aver apprezzato e parlato bene della nostra città!»​.

CRISTINA PISCITELLI (assessora alla Cultura del Comune di Giovinazzo)
«Un maestro della cartellonistica cinematografica come pochi, le sue opere apprezzate da Leone a Tarantino, hanno un valore inestimabile che vivrà ancora. Una fortuna conoscerlo, averlo a Giovinazzo e poterlo celebrare con la proiezione del docufilm a lui dedicato a Giovinazzo qualche anno fa».

NICOLA GIOTTI (maestro aerografista e pasticcere)
«Ho ricevuto la notizia al corso APEI in svolgimento a Brescia. Una mazzata. Renato Casaro era diventato un amico di Giovinazzo dopo il Festival di Aerografia e la sua presenza da noi era ormai divenuta quasi a cadenza annuale. Amava molto i nostri luoghi. Lui è stato fonte di ispirazione per me, il maestro dei maestri, e mi ha dato tanto. Anche in un docu-film sulla mia attività da aerografista, c'è una parte in cui raccontiamo del nostro rapporto costante. Va detto che nessuno può minimamente paragonarsi ad un maestro come Casaro, inarrivabile. Ricordo una sua partecipazione, sulla terrazza del San Martin Hotel, alla prima dei cocktail aerografati ideati da me e Damaride Russi e lui fu il nostro testimonial. Più di recente, Renato Casaro mi aveva dato la possibilità di aerografare un uovo di cioccolata con Terence Hill ripreso dal suo disegno della locandina per "Lo chiamavano Trinità". A lui devo anche i consigli e l'autorizzazione a portare al Festival del Cinema di Monopoli un altro uovo ispirato alla sua "C'era una volta in America" di Sergio Leone. Ed è stato così anche per la riproposizione in pasticceria del logo per il 50° anniversario delle Frecce Tricolori, consegnato all'allora comandata della Pattuglia Acrobatica, Vit.
In conclusione posso dire che si tratta di 10 anni quasi di bellezza, di tempo trascorso insieme, di sorrisi e consigli. Ricorderò le sue passeggiate per il borgo antico di Giovinazzo, il suo saper cogliere l'enorme patrimonio culturale e paesaggistico che possediamo, il suo osservare le albe ed i tramonti dalla terrazza dell'Hotel San Martin, con lo sguardo di chi sa cogliere ciò che altri occhi non vedono.
E poi permettetemi di ricordare che la nostra cittadina, da quando il maestro Casaro è tornato a vivere in Italia, è stata la prima a dedicargli una personale, visitata, lo ricorderete, da migliaia di persone. In quella occasione, grazie ad un altro grandissimo come Mario Romani, si cementò un rapporto cresciuto negli anni. Giovinazzo deve tanto a Renato Casaro e Renato Casaro deve a Giovinazzo la perpetrazione del suo mito planetario anche nella sua patria in cui per troppo tempo non era stato considerato come meritava e come gli era riconosciuto in altri Paesi. Sono emozionato perché per me se ne va un maestro assoluto di bellezza».


  • Renato Casaro
Altri contenuti a tema
È morto Renato Casaro, l'uomo che dipingeva il cinema È morto Renato Casaro, l'uomo che dipingeva il cinema Era stato ripetutamente a Giovinazzo dopo il Festival Nazionale di Aerografia
Alberto Ponno e Renato Casaro ospiti di Nicola Giotti Alberto Ponno e Renato Casaro ospiti di Nicola Giotti Ed al maestro pasticcere di Giovinazzo è dedicata una tesi di laurea
Renato Casaro, ovvero il cinema tra mito e realtà Renato Casaro, ovvero il cinema tra mito e realtà Ieri sera l'omaggio al maestro trevigiano in piazzale Aeronautica Militare
"L'ultimo uomo che dipinse il cinema". Domani sera l'omaggio di Giovinazzo a Renato Casaro "L'ultimo uomo che dipinse il cinema". Domani sera l'omaggio di Giovinazzo a Renato Casaro L'appuntamento alle 20.30 in piazzale Aeronautica Militare
La storia del cinema in un bicchiere (FOTO) La storia del cinema in un bicchiere (FOTO) Presentata la tecnica di aerografia su cocktail di Nicola Giotti e Damaride Russi
Aerografia su cocktail, Casaro e Ponno ospiti di Giotti e Russi a Giovinazzo Aerografia su cocktail, Casaro e Ponno ospiti di Giotti e Russi a Giovinazzo L'innovativa tecnica sarà presentata questa sera in un noto hotel cittadino
Aerografia su cocktail, Renato Casaro e Alberto Ponno ospiti a Giovinazzo Aerografia su cocktail, Renato Casaro e Alberto Ponno ospiti a Giovinazzo Protagonisti della serata saranno Nicola Giotti e Damaride Russi
I maestri dell'aerografia col cuore ancora a Giovinazzo I maestri dell'aerografia col cuore ancora a Giovinazzo Come un Festival può cementare rapporti umani
© 2001-2025 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.