
Al Defender Giovinazzo C5 non riesce la rimonta, vince la Lazio 3-5
La squadra di Menini, sotto 1-4, recupera due reti, ma non basta. Tre i pali colpiti dai biancoverdi, espulso Fanfulla
Giovinazzo - sabato 1 novembre 2025
15.22
Al Defender Giovinazzo C5, comunque coriaceo e da elogiare nonostante la sconfitta, non basta la rimonta dal risultato di 1-4 a quello di 3-4 in uno degli anticipi del quinto turno del girone B del campionato di serie A2 Elite.
Al PalaPansini, nella sera di Halloween, passa la Lazio, vittoriosa 3-5 e che costringe il club di Carlucci al primo stop casalingo della regular season. Una partita maschia e nervosa (con una espulsione diretta e ben nove ammonizioni) decisa sostanzialmente da tre distrazioni fatali tra il 13' e il 18' del primo tempo e dai tre legni colpiti nella ripresa dai padroni di casa, nonostante un secondo tempo costantemente in attacco alla ricerca del pari. E nel caldissimo finale, cartellino rosso diretto per Fanfulla.
Menini, senza Divanei, parte con La Notte, Picitelli, Palumbo, Difonzo e Fanfulla, mentre Grassi risponde con Fionchetti, Lupi, Paolini, Pilloni e Dominguez, il cui tocco con la suola, al 3', è già letale e sblocca il match: 0-1. La traversa di Difonzo da un lato e il palo interno di Paolini dall'altro sono il preludio al pareggio di Marolla che lavora bene la palla prima di infilarla col mancino nell'angolo più lontano della porta di Fionchetti: all'8' è 1-1.
Difonzo inventa una serpentina che meritava miglior sorte, poi al quarto d'ora Dibenedetto corre sul parquet come power play, ma un errore in uscita dal pressing consente a Lupi di firmare il nuovo vantaggio: 1-2. È Marques, al 17', ad approfittare di una palla vagante a centrocampo e depositare l'1-3 con la porta indifesa, mentre un minuto più tardi è Nardacchione a portare lo score sull'1-4, risultato che, dopo la traversa colpita da Dal Lago, sancisce la fine del primo tempo.
La ripresa si apre con una punizione di Tanke salvata sulla linea di porta da Caique da Silva, sfortunato a deviare nella propria porta la zampata da due passi di Fanfulla per il gol del 2-4. Non è fortunato Dibenedetto che in corsa incoccia il palo esterno imitato da Difonzo e Fanfulla che scheggiano altre due volte i legni della porta di Fionchetti in un solo minuto.
Il tanto agognato 3-4 è confezionato dall'inarrestabile Difonzo che davanti al portiere consente a Menini di segnare ormai a porta vuota. La pressione del Giovinazzo diventa sempre più insistente con Fanfulla portiere di movimento, ma Dibenedetto mette di poco fuori il pallone della parità. Ininfluente il goal del 3-5 di Nardacchione a 7'' dalla sirena dopo il rosso a Fanfulla.
«La responsabilità è tutta mia - ha detto a fine partita il responsabile tecnico Menini -. I ragazzi hanno dato il cuore e hanno giocato come sempre, lottando su ogni pallone. E anche sul risultato di 1-4 non hanno mollato. Per me è motivo d'orgoglio poter lavorare con questi ragazzi».
Sulla scelta del power-play sull'1-1: «È stata una carta vincente che abbiamo sfruttato nelle scorse partite - ha continuato il tecnico -, ma con la Lazio, purtroppo, è andata male e la responsabilità è tutta mia. La squadra ha giocato, il portiere avversario ha parato di tutto: e questo, per me, significa che i ragazzi stanno lavorando bene, dal punto di vista fisico e mentale», ha concluso Menini.
Al PalaPansini, nella sera di Halloween, passa la Lazio, vittoriosa 3-5 e che costringe il club di Carlucci al primo stop casalingo della regular season. Una partita maschia e nervosa (con una espulsione diretta e ben nove ammonizioni) decisa sostanzialmente da tre distrazioni fatali tra il 13' e il 18' del primo tempo e dai tre legni colpiti nella ripresa dai padroni di casa, nonostante un secondo tempo costantemente in attacco alla ricerca del pari. E nel caldissimo finale, cartellino rosso diretto per Fanfulla.
Menini, senza Divanei, parte con La Notte, Picitelli, Palumbo, Difonzo e Fanfulla, mentre Grassi risponde con Fionchetti, Lupi, Paolini, Pilloni e Dominguez, il cui tocco con la suola, al 3', è già letale e sblocca il match: 0-1. La traversa di Difonzo da un lato e il palo interno di Paolini dall'altro sono il preludio al pareggio di Marolla che lavora bene la palla prima di infilarla col mancino nell'angolo più lontano della porta di Fionchetti: all'8' è 1-1.
Difonzo inventa una serpentina che meritava miglior sorte, poi al quarto d'ora Dibenedetto corre sul parquet come power play, ma un errore in uscita dal pressing consente a Lupi di firmare il nuovo vantaggio: 1-2. È Marques, al 17', ad approfittare di una palla vagante a centrocampo e depositare l'1-3 con la porta indifesa, mentre un minuto più tardi è Nardacchione a portare lo score sull'1-4, risultato che, dopo la traversa colpita da Dal Lago, sancisce la fine del primo tempo.
La ripresa si apre con una punizione di Tanke salvata sulla linea di porta da Caique da Silva, sfortunato a deviare nella propria porta la zampata da due passi di Fanfulla per il gol del 2-4. Non è fortunato Dibenedetto che in corsa incoccia il palo esterno imitato da Difonzo e Fanfulla che scheggiano altre due volte i legni della porta di Fionchetti in un solo minuto.
Il tanto agognato 3-4 è confezionato dall'inarrestabile Difonzo che davanti al portiere consente a Menini di segnare ormai a porta vuota. La pressione del Giovinazzo diventa sempre più insistente con Fanfulla portiere di movimento, ma Dibenedetto mette di poco fuori il pallone della parità. Ininfluente il goal del 3-5 di Nardacchione a 7'' dalla sirena dopo il rosso a Fanfulla.
«La responsabilità è tutta mia - ha detto a fine partita il responsabile tecnico Menini -. I ragazzi hanno dato il cuore e hanno giocato come sempre, lottando su ogni pallone. E anche sul risultato di 1-4 non hanno mollato. Per me è motivo d'orgoglio poter lavorare con questi ragazzi».
Sulla scelta del power-play sull'1-1: «È stata una carta vincente che abbiamo sfruttato nelle scorse partite - ha continuato il tecnico -, ma con la Lazio, purtroppo, è andata male e la responsabilità è tutta mia. La squadra ha giocato, il portiere avversario ha parato di tutto: e questo, per me, significa che i ragazzi stanno lavorando bene, dal punto di vista fisico e mentale», ha concluso Menini.


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