Vito Favuzzi. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Vito Favuzzi. Foto Gianluca Battista
Politica

Vito Favuzzi: «Io, un nonno al servizio delle istituzioni»

Intervista al consigliere comunale di maggioranza in vista delle elezioni amministrative

In vista delle prossime elezioni amministrative (in primavera o in autunno dipenderà dall'andamento della situazione epidemiologica) avevamo iniziato il nostro nuovo giro di interviste dall'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo. Avevamo ed abbiamo in animo di sentire Daniele de Gennaro, primo candidato sindaco ad uscire allo scoperto, ma ci è stato chiesto di attendere i consueti tavoli di confronto nel centrosinistra prima di rilasciare qualunque dichiarazione.
Siamo dunque passati nuovamente nel campo della maggioranza, in attesa che anche il Partito Democratico ufficializzi la sua scelta quale aspirante alla carica di primo cittadino.
Questa abbiamo dato voce ai pensieri ed alle idee di Vito Favuzzi, consigliere comunale del gruppo di Città del Sole, con una importante carica in Iniziativa Democratica a livello metropolitano. E ciò che leggerete è il resoconto della nostra chiacchierata a distanza.


Grazie per aver accettato la nostra richiesta di una intervista a tutto campo.
Partenza quasi d'obbligo con il suo "ritorno nella mischia". Come è stato riprendersi uno scranno da Consigliere comunale? Si sente più un uomo di Iniziativa Democratica o di Città del Sole, movimento che lei ad altri avete contribuito a creare?

È sempre un onore e un onere mettersi al servizio della propria Città, cosa che in tutta sincerità ho accolto con immutato entusiasmo. Come lei ha ben detto, Città del Sole è un movimento politico che ho contribuito a far nascere ben dieci anni fa dopo essere stato fuori dall'agone politico per una ventina di anni, sposando il progetto di uno splendido gruppo di amici che avevano a cuore il bene comune e la rinascita della nostra Giovinazzo e dopo un decennio in cui la stessa era sprofondata nell'anonimato, abbandonata a se stessa nell'incuria totale. Quella mia decisione a posteriori si è rivelata efficace e foriera del grande rinnovamento che la nostra Città ha visto materializzarsi nei dieci anni di amministrazione Depalma. Da due anni sono il Presidente Provinciale del movimento politico Iniziativa Democratica, quindi la mia attuale appartenenza non è in discussione. In Consiglio comunale ho aderito al gruppo di Città del Sole coerentemente con la mia origine elettiva.

Da quando lei è tornato, abbiamo l'impressione che le forze dell'attuale maggioranza sembrino essersi in qualche misura acquietate, nonostante tantissimi distinguo maturati negli scorsi mesi. È vera dunque la sua fama di mediatore tra diverse anime, nonostante un carattere talvolta vulcanico?
Il dialogo, la dialettica interna alla nostra maggioranza è certamente una ricchezza, non ci sono padroni o figure occulte che inquinano la trasparenza delle decisioni. Tutto questo agevola la sintesi nel confronto e quindi le decisioni senza mediatori. Per quanto mi riguarda, non so se ho un carattere vulcanico, sono abituato a dichiarare sempre la verità sia quando piace, sia quando non piace. A volte questo può dare disturbo, consente a me, però, di essere sempre a posto con la coscienza.

A proposito di anime…Lei non ha mai nascosto le sue simpatie di centrosinistra, diciamo socialdemocratiche, tanto per collocarla in un'area europea. Ma a Giovinazzo non ha affatto sposato quel progetto politico, credendo più nel civismo trasversale. Ci spiega perché?
Ho sposato questo progetto politico perché aveva un intento che ci accomunava: non consentire che a palazzo di città potessero tornare personaggi che, nei precedenti 10 anni, non avevano a cuore il bene di Giovinazzo e dei suoi cittadini. Ecco, tengo a precisare che quello è stato a mio avviso un decennio devastante. Oggi Giovinazzo risplende, e questo è sotto gli occhi di tutti. Non sto qui a elencare quanto di buono è stato realizzato, ci sono tempi e modi in cui sarà fatto. Io sono un socialista non pentito e non conosco nessuno della nostra coalizione che non sia europeista e atlantista e se qualcuno ci fosse interessa poco. Gli obiettivi di un'amministrazione locale sono altri. Sono ultracontento dei miei amici di ventura politica, tutte persone perbene e oneste. Queste sono le cose che interessano ai cittadini di Giovinazzo.

Guardiamo ai prossimi mesi: sosterrà con convinzione la candidatura di Michele Sollecito a sindaco? E perché un giovinazzese dovrebbe votarlo? Non si rischia di riscaldare una minestrina mangiata per 10 anni? Cosa ci sarebbe di nuovo all'orizzonte?
Il nuovo, questo sconosciuto. Michele Sollecito oltre ad essere persona colta e onesta, rappresenta una continuità amministrativa con un bagaglio di esperienza enorme da mettere a disposizione della Città. Certamente sarà un ottimo Sindaco, capace di dirigere un'efficace azione amministrativa e contemporaneamente di avviare il tempo della riappacificazione tra tutte le anime della nostra Giovinazzo. Comprese quelle che accusano di violenza gli altri e sostano perennemente in Procura per trovare la denuncia giusta per bloccare l'azione amministrativa, vanamente direi, ma questa è un'altra storia...
Spero che con Michele Sollecito Sindaco tutto ciò abbia fine.

Come si convive con persone con storia politica distante, pensiamo ad esempio a Ruggero Iannone e a molti di Forza Italia, vicini alla destra che lei non ama particolarmente?
Credo di aver già risposto a questa domanda, vorrei solo aggiungere che Ruggero è persona stimatissima e onesta che ha cuore il bene comune, tutto il resto per un'amministrazione cittadina conta poco.

Quali sono gli obiettivi principali che intendete perseguire con Tommaso Depalma in questi ultimi mesi di mandato?
Stiamo lavorando alacremente per essere pronti a beneficiare dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lavoro non da poco. Inoltre ci sono una serie di lavori pubblici che si stanno completando o iniziando in questi giorni, dobbiamo lavorare fino all'ultimo momento senza tentennamenti.

Ci viene quasi spontaneo farle una domanda sullo sport a Giovinazzo, dopo i suoi anni da presidente del sodalizio più amato in città, la gloriosa AFP. Cosa dovrebbe fare la prossima amministrazione comunale per stare più vicina ad un mondo composito e complesso come quello dell'associazionismo sportivo? La convincono i progetti di restyling del campo sportivo "De Pergola" e del palasport di via Devenuto?
Ha detto tutto lei. Abbiamo provveduto al restyling del PalaPansini, dando dignità a quel palazzetto abbandonato a se stesso per anni, affidato i lavori del campo sportivo "De Pergola" e sono in corso di esecuzione i lavori nel Palasport di Via Devenuto.
Tempo qualche mese e anche queste ultime due strutture sportive potranno risplendere. Il restyling del "De Pergola" prevede anche che finalmente Giovinazzo si doti di una pista di atletica, restituendo centralità ad uno sport dimenticato negli ultimi anni. Per risponderle in maniera diretta, certo che mi convincono i progetti! Io dico sempre che certamente si può fare sempre meglio, ma fare è già molto rispetto al non fare.

L'abbiamo vista al fianco di Alfonso Pisicchio nel progetto di trasformazione dell'Istituto Vittorio Emanuele II in luogo per un corso di cinematografia dell'Accademia delle Belle Arti di Bari. Perché l'ha così entusiasmata quell'idea, sposata anche dalla Città Metropolitana?
Intanto mi ha entusiasmato il fatto che questo progetto abbia un'enorme valenza aristico-culturale. Hanno annunciato tre corsi annuali di cinematografia e teatro che partiranno a ottobre, diretti dal regista Alessandro Piva, docente della stessa Accademia. In secondo luogo il restauro e l'adeguamento del sito ai fini descritti sarà a cura e spese del bilancio dell'Accademia delle Belle Arti, questo significa che saranno di immediato finanziamento con la certezza espressa dal Direttore dell'Istituto e da Alfonso Piticchio, che ne è Vicedirettore, che i lavori termineranno entro ottobre e che i corsi potranno partire nelle date programmate. Inutile dire che ciò avrà una sicura ricaduta economica sulla nostra città.

Chiusura d'obbligo con le sue prospettive personali: Vito Favuzzi si candida in prima persona alle prossime elezioni comunali o sarà un regista dietro le quinte?
Non sono mai stato regista dietro le quinte, anche se molto spesso mi hanno accreditato questa funzione. Sono solo "Un nonno al servizio delle istituzioni". Il Presidente Draghi non me ne vorrà se rubo questa sua definizione…
  • Vito Favuzzi
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