
Religioni
Rione San Giuseppe col cuore rivolto alla Madonna del Carmelo - FOTO
Ieri sera la festa esterna dedicata alla Beata Vergine e l'invocazione solenne per la pace
Giovinazzo - domenica 20 luglio 2025
2.08
Si è svolta ieri sera, sabato 19 luglio, l'ultima festa esterna rionale a Giovinazzo, prima della grande festa patronale agostana.
Dopo la messa solenne vespertina nella parrocchia San Giuseppe, officiata da don Vincenzo Sparapano, è partita da via Dogali la processione della sacra effigie della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
In un percorso che ha toccato il cuore del quartiere omonimo, l'intera comunità di fedeli di San Giuseppe si è raccolta in preghiera, una preghiera alta, che quest'anno più che mai ha tenuto conto non solo delle necessità più vicine, ma soprattutto delle tragedie più lontane.
Il momento più significativo spiritualmente al rientro, quando il parroco di origini ruvesi ha ricordato, insieme al presidente del Comitato festa, Pietro Sifo, l'enorme tragedia della Terra Santa, dove un popolo ha perso affetti, casa, non ha cibo, non ha cure e non ha speranza «più in niente». Don Vincenzo Sparapano ha chiesto alla Madonna del Monte Carmelo di rivolgere il suo sguardo di Madre delle Madri a coloro che in quella terra santa e insanguinata sono soli, fragili, indifesi, affinché la sua intercessione possa portare alla Pace ed alla fine delle sofferenze.
A centinaia, compreso il sindaco Michele Sollecito che ha fatto da portatore per un tratto, hanno accompagnato con autentico fervore cristiano le associate e gli associati dell'Abitino della Madonna del Monte Carmelo per le strade di un quartiere popolare, che sa essere comunità coesa, rivolgendo le loro invocazioni alla Vergine.
Ciò che alimenta la tradizione è in questo caso, come in altri a Giovinazzo, la fede che rinviene dai padri. E la fede è difficilmente scalfibile anche in un mondo profondamente secolarizzato.
Dopo la messa solenne vespertina nella parrocchia San Giuseppe, officiata da don Vincenzo Sparapano, è partita da via Dogali la processione della sacra effigie della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
In un percorso che ha toccato il cuore del quartiere omonimo, l'intera comunità di fedeli di San Giuseppe si è raccolta in preghiera, una preghiera alta, che quest'anno più che mai ha tenuto conto non solo delle necessità più vicine, ma soprattutto delle tragedie più lontane.
Il momento più significativo spiritualmente al rientro, quando il parroco di origini ruvesi ha ricordato, insieme al presidente del Comitato festa, Pietro Sifo, l'enorme tragedia della Terra Santa, dove un popolo ha perso affetti, casa, non ha cibo, non ha cure e non ha speranza «più in niente». Don Vincenzo Sparapano ha chiesto alla Madonna del Monte Carmelo di rivolgere il suo sguardo di Madre delle Madri a coloro che in quella terra santa e insanguinata sono soli, fragili, indifesi, affinché la sua intercessione possa portare alla Pace ed alla fine delle sofferenze.
A centinaia, compreso il sindaco Michele Sollecito che ha fatto da portatore per un tratto, hanno accompagnato con autentico fervore cristiano le associate e gli associati dell'Abitino della Madonna del Monte Carmelo per le strade di un quartiere popolare, che sa essere comunità coesa, rivolgendo le loro invocazioni alla Vergine.
Ciò che alimenta la tradizione è in questo caso, come in altri a Giovinazzo, la fede che rinviene dai padri. E la fede è difficilmente scalfibile anche in un mondo profondamente secolarizzato.