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Politica

PD e PVA: «Violazioni di legge nell'ultimo Consiglio comunale»

Dura la presa di posizione dopo la bagarre nell'ultima assise telematica. Ecco perché

Di seguito la nota integrale congiunta del Partito Democratico Giovinazzo e di PrimaVera Alternativa dopo il convulso ultimo Consiglio comunale, andato in scena in via telematica lo scorso 12 dicembre.

«Il Consiglio comunale andato in scena venerdì 12 dicembre 2020 passerà alla storia come la seduta consiliare con il maggior numero di violazioni di legge, statutarie e regolamentari della storia della massima assise cittadina. Partiamo dalla violazione più clamorosa tra tutte. Tutte le proposte di deliberazione della seduta consiliare del 12 dicembre 2020 sono state redatte sulla scorta di atti e pareri tecnici formulati dal Dirigente del Terzo Settore del Comune di Giovinazzo, dipendente pubblico in quiescenza per raggiungimento del limite di età per il collocamento a riposo a far data dal 31 ottobre 2020, a cui la Giunta Comunale ed il Sindaco ha conferito un incarico dirigenziale di tre mesi, ulteriormente prorogabile.
Sta di fatto che la legge e tutte le circolari del Ministero della Pubblica Amministrazione VIETANO espressamente la possibilità di attribuire incarichi dirigenziali, quandanche gratuiti, a soggetti che abbiano raggiunto i limiti di età per il collocamento a riposo dei dipendenti pubblici. In poche parole: gli atti con cui l'amministrazione Depalma ha conferito il nuovo incarico dirigenziale al dipendente collocato a riposo per raggiungimento del limiti di età sono illegittimi!
Ed a confermare l'illegittimità dell'incarico dirigenziale è stata addirittura la Corte dei Conti a cui l'Amministrazione Depalma ha richiesto un parere dopo gli esposti inoltrati all'ente. Il massimo organo di controllo nella materia contabile, infatti, nella deliberazione n. 107 del 25 novembre 2020, ha certificato inequivocabilmente che «ai fini dell'attribuzione degli incarichi dirigenziali, opera, in ogni caso ed in via generale, il limite anagrafico per il collocamento a riposo dei dipendenti pubblici, con la conseguenza che (…) è necessario che il soggetto cui viene conferito l'incarico dirigenziale non abbia comunque raggiunto il limite di età per il collocamento a riposo dei dipendenti pubblici». Dinanzi ad un parere così chiaro, per di più richiesto dallo stesso Sindaco, sarebbe stato lecito attendersi un dietrofront ed il ripristino della legalità; ed invece questa spregiudicata maggioranza, anziché richiedere al Sindaco di conformarsi al parere della Corte dei Conti, ha deciso di convocare in fretta e furia un consiglio comunale incentrato esclusivamente su vicende urbanistiche, con atti e pareri tecnici redatti proprio da quel dipendente in quiescenza a cui non poteva essere conferito l'incarico dirigenziale per raggiunti limiti di età!
E come se non bastasse a tutto ciò i Consiglieri di maggioranza hanno deciso di aggiungere altre violazioni, convocando illegittimamente la Commissione Urbanistica senza rispettare i termini previsti dallo Statuto Comunale e dal Regolamento del Consiglio Comunale e non mettendo a disposizione dei consiglieri comunali una parte della documentazione dei punti da discutere nelle 48 ore precedenti alla seduta di Consiglio!
A nulla è servita la proposta di rinvio del Consiglio comunale formulata da tutti i consiglieri comunali di opposizione onde consentire di porre rimedio a tali illegittimità, con la quale oltre alle violazioni di legge, Statuto e Regolamento, si evidenziava anche che nessuno dei punti all'ordine del giorno fosse urgente e non procrastinabile. Niente da fare: proposta rigettata!
Perché richiedere un parere alla Corte Conti e poi non prenderne atto? Perché tanta fretta di approvare ordini del giorno non urgenti, per di più inficiati da così tante violazioni di legge? Cosa spinge i Consiglieri di maggioranza ad alzare la mano, sempre e comunque, anche dinanzi a violazioni di legge certificate finanche dalla Corte dei Conti? Lorsignori sappiano che contrastare atti illegittimi significa agire nell'interesse della comunità e che continueremo a farlo, sia nell'aula del Consiglio comunale, sia nelle opportune sedi, anche giudiziarie!».


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