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Attualità
Festa della Repubblica, ieri le celebrazioni a Giovinazzo
Sollecito: «Siamo ciò che abbiamo scelto di essere ottant'anni fa»
Giovinazzo - martedì 3 giugno 2025
Giovinazzo ha celebrato ieri, lunedì 2 giugno, la Festa della Repubblica.
Non una ricorrenza retorica, ma piena affermazione dei valori intrinseci in quella parola, figli di un percorso democratico che, nonostante vari tentativi di sabotaggio, è riuscito a farci diventare un popolo consapevole che il valore primario della libertà non è barattabile.
Ieri mattina, intorno alle 9.45, un corteo con le autorità civili e militari, le associazioni d'Arma, baluardi che tramandano la tradizione, con rappresentanze di maggioranza ed opposizione in Aula "Pignatelli", è partito dal colonnato di Palazzo di Città verso la Villa Comunale "Giuseppe Palombella", dove è stata deposta una corona dall'alloro davanti al monumento ai caduti di tutte le guerre ed a quanti caddero per la pace e la democrazia nel nostro Paese.
Presenti il sindaco Michele Sollecito ed il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone.
Il primo cittadino aveva condensato qualche ora prima il suo pensiero su questa Festa, centrale nella vita della nazione: «Siamo oggi ciò che il popolo italiano quasi 80 anni fa ha scelto di essere! Un popolo devastato da una guerra disastrosa voluta dal regime fascista, tradito dal re, ha fatto la scelta giusta ponendoci tra le democrazie e garantendoci le nostre attuali libertà».
Non una ricorrenza retorica, ma piena affermazione dei valori intrinseci in quella parola, figli di un percorso democratico che, nonostante vari tentativi di sabotaggio, è riuscito a farci diventare un popolo consapevole che il valore primario della libertà non è barattabile.
Ieri mattina, intorno alle 9.45, un corteo con le autorità civili e militari, le associazioni d'Arma, baluardi che tramandano la tradizione, con rappresentanze di maggioranza ed opposizione in Aula "Pignatelli", è partito dal colonnato di Palazzo di Città verso la Villa Comunale "Giuseppe Palombella", dove è stata deposta una corona dall'alloro davanti al monumento ai caduti di tutte le guerre ed a quanti caddero per la pace e la democrazia nel nostro Paese.
Presenti il sindaco Michele Sollecito ed il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone.
Il primo cittadino aveva condensato qualche ora prima il suo pensiero su questa Festa, centrale nella vita della nazione: «Siamo oggi ciò che il popolo italiano quasi 80 anni fa ha scelto di essere! Un popolo devastato da una guerra disastrosa voluta dal regime fascista, tradito dal re, ha fatto la scelta giusta ponendoci tra le democrazie e garantendoci le nostre attuali libertà».