
"Benedetta": il cortometraggio del giovinazzese Alessandro Spadavecchia
L'intervista al giovane regista
Attualmente in fase di post-produzione, il progetto è stato girato nelle suggestive campagne pugliesi e annovera nel cast l'attrice Lilia Pierno, già nota al grande pubblico per il suo ruolo accanto a Checco Zalone nel celebre film Quo Vado?.
Per approfondire la genesi di Benedetta, abbiamo incontrato e intervistato il regista Alessandro Spadavecchia.
Quali sono le principali tematiche affrontate nel cortometraggio?
Alessandro: «Il cortometraggio affronta tematiche universali come la crescita personale, il rapporto genitori-figli e, soprattutto, il tema dell'emancipazione. Sono argomenti a cui tengo molto perché credo sia fondamentale ricordare che esiste sempre una via d'uscita da ciò che ci opprime. Ognuno di noi ha il diritto di seguire i propri sogni, anche quando non sono condivisi»
Quali sono i registi o film che più hanno influenzato il tuo modo di raccontare storie?
Alessandro: «Sicuramente sono stato influenzato da tutti quei registi che valorizzano ciò che è considerato "diverso". Penso a Tim Burton o Steven Spielberg. Dal punto di vista del legame con la natura e il territorio, trovo ispirazione nel lavoro di Werner Herzog . Invece, per quanto riguarda il senso di alienazione rispetto alla società contemporanea, sento una forte affinità con Yorgos Lanthimos».
Alessandro: «Benedetta è rivolto principalmente a tutte quelle persone che si sentono oppresse dai condizionamenti sociali. Il mio desiderio è che, attraverso la visione del cortometraggio, nasca un senso di audacia: il coraggio di liberarsi dalle pressioni e ritrovare la propria autenticità».
«Questo progetto è frutto di un lavoro corale - ha aggiunto - e desidero ringraziare profondamente tutta la squadra che ha contribuito alla sua realizzazione. In particolare, il cast e la crew: Lilia Pierno, Francesca Blasutig e Donato Colucci, Marco Lenoci, Maria-Dominika Kurakova, Gianluca Carminio, Pietro Lamacchia, Salah Eddine Chafkaoui, Alessandro Serafino, Francesco Mazzone, Gabriele Lenoci e Flavia Mazzarella. Un ringraziamento speciale va ad Alessio Tricarico, che considero il mio braccio destro. Una presenza costante anche in altri miei progetti.
Senza la loro collaborazione, Benedetta non sarebbe stato possibile»
Una grande soddisfazione non solo per la carriera professionale di Alessandro, ma anche per tutta la comunità giovinazzese che continua a supportarlo in questo percorso artistico.