
Sanità
Avviata una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al colon
Il progetto dell'Amministrazione comunale è partito da una iniziativa del prof. Donato Altomare
Giovinazzo - martedì 16 aprile 2019
Il Comune di Giovinazzo e l'Assessorato alle Politiche Sociali hanno avviato una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del cancro al colon. È in corso, infatti, in questi giorni, la consegna a domicilio di lettere di sensibilizzazione per i cittadini di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Il progetto, partito dall'iniziativa del prof. Donato Altomare, docente giovinazzese di Chirurgia all'Università di Bari, consiste nella promozione dello screening come strumento efficace di prevenzione.
La lettera, a firma del Sindaco, Tommaso Depalma, e dell'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito, invita tutti i cittadini tra i 50 e i 69 anni a sottoporsi all'esame della ricerca del sangue occulto nelle feci. L'iniziativa prevede il coinvolgimento dei medici di base, delle farmacie e dei laboratori di analisi del territorio comunale.
Con una spesa di soli 10 euro su prescrizione, ricetta bianca, del medico di famiglia si potrà ritirare in una farmacia di Giovinazzo il contenitore per la raccolta di un piccolo campione di feci da consegnare al laboratorio di analisi di fiducia.
Dopo la consegna del contenitore si concorderà con il laboratorio il ritiro del referto che si consegnerà al medico di famiglia. Se il risultato del test dovesse risultare positivo, cioè ci sono tracce di sangue nelle feci, il medico di famiglia contatterà l'ambulatorio di endoscopia della Chirurgia Generale "Mario Rubino" del Policlinico di Bari per prenotarle un esame più approfondito, la colonscopia.
Il tumore del colon-retto rappresenta la seconda/terza causa di decessi per tumore in Italia e nella nostra regione. Tuttavia questo tumore può essere prevenuto o trattato in maniera radicale se diagnosticato in tempo o addirittura prima che le lesioni precancerose (polipi) si trasformino in cancro.
«Siamo lieti di poter collaborare con il prof. Altomare, medico dotato di spiccata umanità e competenza - dichiara il Sindaco Tommaso Depalma -. Riteniamo davvero felice la sua intuizione ovvero quella coinvolgere il nostro Comune per questa campagna di sensibilizzazione. Considero sia fondamentale catalizzare l'attenzione dei cittadini sui temi della prevenzione. E voglio ringraziare quanti si sono adoperati per la buona riuscita di questo progetto, medici di base, farmacie e laboratori di analisi».
«Con questa iniziativa proviamo a sperimentare uno schema di collaborazione che potrà tornare utile per altri temi delicati circa la cura della propria salute - è invece la dichiarazione dell'Assessore Michele Sollecito -. Ci auguriamo di poter avere un buon riscontro perché siamo certi che informare sia la prima fase della prevenzione» .
«Lo screening può rivelare polipi del colon o tumori in fase precoce che possono essere curati radicalmente salvando la vita dei pazienti - dichiara il prof. Donato Altomare -. La Puglia è l'unica regione italiana a non promuovere lo screening di massa e questo è ormai inaccettabile, non ci si può più affidare al buon senso o alla buona volontà del singolo individuo. È la prima volta che una istituzione, in questo caso il Comune di Giovinazzo, sposa una causa del genere e non posso che rallegrarmene. La diagnosi precoce, nel caso dei polipi, dà una percentuale di guarigione del 100%. Nel caso dei tumori, invece, sempre in fase precoce, garantisce una sopravvivenza dell'80% circa».
Il progetto, partito dall'iniziativa del prof. Donato Altomare, docente giovinazzese di Chirurgia all'Università di Bari, consiste nella promozione dello screening come strumento efficace di prevenzione.
La lettera, a firma del Sindaco, Tommaso Depalma, e dell'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito, invita tutti i cittadini tra i 50 e i 69 anni a sottoporsi all'esame della ricerca del sangue occulto nelle feci. L'iniziativa prevede il coinvolgimento dei medici di base, delle farmacie e dei laboratori di analisi del territorio comunale.
Con una spesa di soli 10 euro su prescrizione, ricetta bianca, del medico di famiglia si potrà ritirare in una farmacia di Giovinazzo il contenitore per la raccolta di un piccolo campione di feci da consegnare al laboratorio di analisi di fiducia.
Dopo la consegna del contenitore si concorderà con il laboratorio il ritiro del referto che si consegnerà al medico di famiglia. Se il risultato del test dovesse risultare positivo, cioè ci sono tracce di sangue nelle feci, il medico di famiglia contatterà l'ambulatorio di endoscopia della Chirurgia Generale "Mario Rubino" del Policlinico di Bari per prenotarle un esame più approfondito, la colonscopia.
Il tumore del colon-retto rappresenta la seconda/terza causa di decessi per tumore in Italia e nella nostra regione. Tuttavia questo tumore può essere prevenuto o trattato in maniera radicale se diagnosticato in tempo o addirittura prima che le lesioni precancerose (polipi) si trasformino in cancro.
«Siamo lieti di poter collaborare con il prof. Altomare, medico dotato di spiccata umanità e competenza - dichiara il Sindaco Tommaso Depalma -. Riteniamo davvero felice la sua intuizione ovvero quella coinvolgere il nostro Comune per questa campagna di sensibilizzazione. Considero sia fondamentale catalizzare l'attenzione dei cittadini sui temi della prevenzione. E voglio ringraziare quanti si sono adoperati per la buona riuscita di questo progetto, medici di base, farmacie e laboratori di analisi».
«Con questa iniziativa proviamo a sperimentare uno schema di collaborazione che potrà tornare utile per altri temi delicati circa la cura della propria salute - è invece la dichiarazione dell'Assessore Michele Sollecito -. Ci auguriamo di poter avere un buon riscontro perché siamo certi che informare sia la prima fase della prevenzione» .
«Lo screening può rivelare polipi del colon o tumori in fase precoce che possono essere curati radicalmente salvando la vita dei pazienti - dichiara il prof. Donato Altomare -. La Puglia è l'unica regione italiana a non promuovere lo screening di massa e questo è ormai inaccettabile, non ci si può più affidare al buon senso o alla buona volontà del singolo individuo. È la prima volta che una istituzione, in questo caso il Comune di Giovinazzo, sposa una causa del genere e non posso che rallegrarmene. La diagnosi precoce, nel caso dei polipi, dà una percentuale di guarigione del 100%. Nel caso dei tumori, invece, sempre in fase precoce, garantisce una sopravvivenza dell'80% circa».