
Via De Gasperi e via Cairoli ridotte a cloache
L'indignazione di un lettore per le tante deiezioni canine
martedì 30 settembre 2025
iReport
Vere a proprie cloache destinate a deiezioni ed urine canine. È questa la situazione in cui si trovano via De Gasperi e via Cairoli, centralissime arterie giovinazzesi nel quartiere Sant'Agostino.
Un fenomeno segnalato a più riprese dalla nostra testata nei pressi della Villa Comunale, nel rione Immacolata e nel quartiere San Giuseppe.
Questa volta ci ha scritto un lettore, allegando le foto che vedete in home e sotto il nostro scritto. Si tratta appunto di deiezioni canine e evidenti chiazze formate dalle urini degli amici a quattro zampe.
«Vi scrivo - si legge nella lettera inviataci - in merito a un fenomeno che nel medesimo comune, così come in tutti quelli del nord barese, è fuori controllo. Parlo delle deiezioni canine e il mancato dilavamento delle urine.
L'immagine allegata scattata il 27 settembre 2025 è di una grossa deiezione lasciata sul marciapiede, all'angolo tra via De Gasperi e via Cairoli, nel quartiere Sant'Agostino. Non solo, sono tanti, troppi, i padroni che girano con i propri animali sprovvisti sia di sacchetti per la raccolta delle feci, che di bottiglietta per il dilavamento delle urine. Il risultato? La città è un orinatoio a cielo aperto, specialmente in periferia dalle parti della stazione, lontani da occhi indiscreti. L'olezzo in alcuni punti è insopportabile, specialmente negli ultimi mesi a causa della mancanza di piogge. Non c'è muro o palo della luce che non siano ricoperti di macchie maleodoranti.
Personalmente - prosegue il nostro lettore - ho dovuto affrontare anche uno di questi soggetti, che dopo aver fatto orinare il cane sul marciapiede, incurante ha proseguito la sua passeggiata. Quando l'ho fermato per fargli notare che le urine vanno dilavate con una bottiglietta, il soggetto in questione, con atteggiamento strafottente mi risponde "non mi compete". Questo è il tipico atteggiamento di chi sa che resterà impunito, intanto paghiamo tutti il comportamento di questi zozzoni».
«Vogliamo ricordare a questi soggetti - è la giusta riflessione che richiama ad una normativa più volte da noi invocata da queste pagine e raramente applicata - che esiste un regolamento di polizia e sicurezza urbana nel comune di Giovinazzo, dove all'articolo 52 sono stabilite regole e sanzioni nei confronti di questi sporcaccioni, compreso l'obbligo del dilavamento delle urine?
Vogliamo ricordare che chi detiene un animale deve adempiere agli obblighi in tema di igiene e decoro pubblico?
Vogliamo ricordare all'amministrazione comunale che aveva annunciato in pompa magna la tanto agognata "guerra" alle deiezioni canine, e che il fenomeno invece di regredire aumenta? È questa la città che vogliamo presentare ai turisti che ci visitano da ogni parte del mondo? Sporca e piena di maleducati? A voi la risposta».
Una nota che ci trova d'accordo in toto e che giriamo alla Polizia Locale, affinché si trovino forze e risorse per contrastare un fenomeno diffuso, ma non così facilmente estirpabile visti gli orari in cui sovente questo accade. Al nostro lettore va il grazie per aver preso una posizione netta, che molto spesso non riscontriamo in tanti giovinazzesi, sciatti, assuefatti all'inciviltà, quasi che non riguardi loro. Un bell'esempio di senso civico, quello di chi ci scrive, che speriamo possa permeare il tessuto sociale cittadino. Noi, dalle nostre pagine, proviamo sovente a risvegliarlo, hai visto mai accade il miracolo?
Un fenomeno segnalato a più riprese dalla nostra testata nei pressi della Villa Comunale, nel rione Immacolata e nel quartiere San Giuseppe.
Questa volta ci ha scritto un lettore, allegando le foto che vedete in home e sotto il nostro scritto. Si tratta appunto di deiezioni canine e evidenti chiazze formate dalle urini degli amici a quattro zampe.
«Vi scrivo - si legge nella lettera inviataci - in merito a un fenomeno che nel medesimo comune, così come in tutti quelli del nord barese, è fuori controllo. Parlo delle deiezioni canine e il mancato dilavamento delle urine.
L'immagine allegata scattata il 27 settembre 2025 è di una grossa deiezione lasciata sul marciapiede, all'angolo tra via De Gasperi e via Cairoli, nel quartiere Sant'Agostino. Non solo, sono tanti, troppi, i padroni che girano con i propri animali sprovvisti sia di sacchetti per la raccolta delle feci, che di bottiglietta per il dilavamento delle urine. Il risultato? La città è un orinatoio a cielo aperto, specialmente in periferia dalle parti della stazione, lontani da occhi indiscreti. L'olezzo in alcuni punti è insopportabile, specialmente negli ultimi mesi a causa della mancanza di piogge. Non c'è muro o palo della luce che non siano ricoperti di macchie maleodoranti.
Personalmente - prosegue il nostro lettore - ho dovuto affrontare anche uno di questi soggetti, che dopo aver fatto orinare il cane sul marciapiede, incurante ha proseguito la sua passeggiata. Quando l'ho fermato per fargli notare che le urine vanno dilavate con una bottiglietta, il soggetto in questione, con atteggiamento strafottente mi risponde "non mi compete". Questo è il tipico atteggiamento di chi sa che resterà impunito, intanto paghiamo tutti il comportamento di questi zozzoni».
«Vogliamo ricordare a questi soggetti - è la giusta riflessione che richiama ad una normativa più volte da noi invocata da queste pagine e raramente applicata - che esiste un regolamento di polizia e sicurezza urbana nel comune di Giovinazzo, dove all'articolo 52 sono stabilite regole e sanzioni nei confronti di questi sporcaccioni, compreso l'obbligo del dilavamento delle urine?
Vogliamo ricordare che chi detiene un animale deve adempiere agli obblighi in tema di igiene e decoro pubblico?
Vogliamo ricordare all'amministrazione comunale che aveva annunciato in pompa magna la tanto agognata "guerra" alle deiezioni canine, e che il fenomeno invece di regredire aumenta? È questa la città che vogliamo presentare ai turisti che ci visitano da ogni parte del mondo? Sporca e piena di maleducati? A voi la risposta».
Una nota che ci trova d'accordo in toto e che giriamo alla Polizia Locale, affinché si trovino forze e risorse per contrastare un fenomeno diffuso, ma non così facilmente estirpabile visti gli orari in cui sovente questo accade. Al nostro lettore va il grazie per aver preso una posizione netta, che molto spesso non riscontriamo in tanti giovinazzesi, sciatti, assuefatti all'inciviltà, quasi che non riguardi loro. Un bell'esempio di senso civico, quello di chi ci scrive, che speriamo possa permeare il tessuto sociale cittadino. Noi, dalle nostre pagine, proviamo sovente a risvegliarlo, hai visto mai accade il miracolo?