
Defender Giovinazzo C5, Cutrignelli: «Felice di tornare. Certi amori non finiscono»
Trattativa chiusa in poche ore: il laterale classe ’92 arriva dal Capurso: «Ho sentito l’esigenza di tornare qui dopo anni»
Giovinazzo - giovedì 20 novembre 2025
7.22
«Certi amori non finiscono» ripetono, nelle sue canzoni, Antonello Venditti e, nel suo primo discorso da neo atleta del Defender Giovinazzo C5, Nicola Cutrignelli.
Ed è così anche per l'amore tra il laterale di Bari e il club di Carlucci. Un sentimento forte e ricambiato che ha favorito la trattativa per il ritorno in maglia biancoverde dell'ex atleta della Global Work Capurso, in serie A. Cutrignelli, classe '92, è diventato giovinazzese, molto giovinazzese, nel 2015, l'anno del suo debutto al PalaPansini, fino all'inverno del 2017, quando è passato all'Atletico Cassano.
Poi la chiamata azzurra, la massima serie (fra Manfredonia, Olimpus Roma, Sporting Sala Consilina e Fortitudo Pomezia) e il ritorno in Puglia, sempre in A, con la maglia del Capurso. Una nuova sfida adesso lo attende a Giovinazzo, in A2 Elite: Cutrignelli ama la città - dove è già esplosa la «Cutro» mania -, la sua gente e il pubblico lo ricambia con grande affetto.
«Perché sono qui? Per un semplice motivo - ha detto -. Sono stato io a chiamare il presidente chiedendogli di poter vestire di nuovo la maglia biancoverde: ho sentito forte, dentro di me, l'esigenza di tornare a casa». Dove tutto è cominciato. Dove tutto ha ancora senso. Per chi l'ha visto partire 8 anni fa e sognava un giorno di rivederlo tornare.
«Arrivo a Giovinazzo sicuramente in un modo diverso rispetto al 2015 (anche allora arrivò dal Capurso). In quegli anni ho dovuto fare pratica e apprendere - ha detto il laterale -, mentre oggi sono super maturo, con tanta esperienza, ma con la stessa voglia di imparare. L'ambizione, infatti, è sempre quella, migliorarsi».
I biancoverdi del responsabile tecnico Menini sabato riceveranno il Sulmona «in un girone, il B, molto equilibrato in cui non c'è una squadra in grado di ammazzare il campionato - ha detto ancora -. Il mio obiettivo è quello di crescere sempre di più, aiutare i miei compagni di squadra e portare il Defender Giovinazzo nelle parti alte della classifica, ma soprattutto - ha concluso Cutrignelli - voglio vedere il PalaPansini strapieno».
Ed è così anche per l'amore tra il laterale di Bari e il club di Carlucci. Un sentimento forte e ricambiato che ha favorito la trattativa per il ritorno in maglia biancoverde dell'ex atleta della Global Work Capurso, in serie A. Cutrignelli, classe '92, è diventato giovinazzese, molto giovinazzese, nel 2015, l'anno del suo debutto al PalaPansini, fino all'inverno del 2017, quando è passato all'Atletico Cassano.
Poi la chiamata azzurra, la massima serie (fra Manfredonia, Olimpus Roma, Sporting Sala Consilina e Fortitudo Pomezia) e il ritorno in Puglia, sempre in A, con la maglia del Capurso. Una nuova sfida adesso lo attende a Giovinazzo, in A2 Elite: Cutrignelli ama la città - dove è già esplosa la «Cutro» mania -, la sua gente e il pubblico lo ricambia con grande affetto.
«Perché sono qui? Per un semplice motivo - ha detto -. Sono stato io a chiamare il presidente chiedendogli di poter vestire di nuovo la maglia biancoverde: ho sentito forte, dentro di me, l'esigenza di tornare a casa». Dove tutto è cominciato. Dove tutto ha ancora senso. Per chi l'ha visto partire 8 anni fa e sognava un giorno di rivederlo tornare.
«Arrivo a Giovinazzo sicuramente in un modo diverso rispetto al 2015 (anche allora arrivò dal Capurso). In quegli anni ho dovuto fare pratica e apprendere - ha detto il laterale -, mentre oggi sono super maturo, con tanta esperienza, ma con la stessa voglia di imparare. L'ambizione, infatti, è sempre quella, migliorarsi».
I biancoverdi del responsabile tecnico Menini sabato riceveranno il Sulmona «in un girone, il B, molto equilibrato in cui non c'è una squadra in grado di ammazzare il campionato - ha detto ancora -. Il mio obiettivo è quello di crescere sempre di più, aiutare i miei compagni di squadra e portare il Defender Giovinazzo nelle parti alte della classifica, ma soprattutto - ha concluso Cutrignelli - voglio vedere il PalaPansini strapieno».
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