
Attualità
Sportello di prossimità, nelle scuole di Giovinazzo il progetto contro qualsiasi forma di violenza
Assessora Serrone: «Abbiamo sempre l'impressione che parlarne non sia mai abbastanza»
Giovinazzo - mercoledì 12 novembre 2025
«Andare nelle scuole per parlare di violenza in tutte le sue forme, da quella di genere al bullismo o alla discriminazione, per insegnare a ragazzi e ragazze di varie fasce di età come difendersi da qualsiasi forma di sopruso mettendo a loro disposizione strumenti importanti per l'ascolto e la denuncia. Abbiamo sempre l'impressione che parlarne non sia mai abbastanza, ecco perché come Comune abbiamo sposato subito questa importante iniziativa».
Con queste parole l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, anticipa l'inizio del progetto 'Sportello di prossimità' (previsto per dicembre) promosso dal Centro Antiviolenza Pandora, insieme con i Comuni di Giovinazzo e Molfetta, e finanziato dalla Regione Puglia con le risorse del Programma antiviolenza.
Il progetto, che inizierà tra qualche settimana nelle scuole medie e superiori di Giovinazzo, nasce per offrire a studentesse e studenti un punto di ascolto riservato, gratuito e facilmente accessibile dove potersi confrontare su esperienze di violenza. Una volta al mese, operatrici esperte del Centro Antiviolenza Pandora ( avvocate, psicologhe, assistenti sociali ed educatrici), saranno a disposizione per colloqui individuali e interventi in classe garantendo ascolto, consulenza psicologica, legale e sociale. Inoltre, per offrire ogni strumento possibile di comunicazione, sarà disponibile una cassetta postale anonima che permetterà a chiunque di chiedere aiuto senza esporsi e nel pieno rispetto della privacy.
Il progetto, al quale hanno aderito tutte le scuole di Giovinazzo, prevede anche incontri di sensibilizzazione e formazione per docenti e famiglie.
«Siamo grate per questa iniziativa perché ci dà la possibilità di entrare sempre di più nel tessuto cittadino e di avvicinarci maggiormente alle generazioni più giovani sempre più precoci nel coinvolgersi in relazioni affettive non equilibrate - spiegano l'avv. Valeria Scardigno, presidente del CAV, e l'avv. Francesca Bisceglia, vicepresidente CAV- Ci auguriamo che familiarizzare con i nostri volti faccia crollare quel muro di diffidenza che fa percepire ai ragazzi il nostro centro antiviolenza come una realtà distante o solo una mera istituzione».
Con queste parole l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, anticipa l'inizio del progetto 'Sportello di prossimità' (previsto per dicembre) promosso dal Centro Antiviolenza Pandora, insieme con i Comuni di Giovinazzo e Molfetta, e finanziato dalla Regione Puglia con le risorse del Programma antiviolenza.
Il progetto, che inizierà tra qualche settimana nelle scuole medie e superiori di Giovinazzo, nasce per offrire a studentesse e studenti un punto di ascolto riservato, gratuito e facilmente accessibile dove potersi confrontare su esperienze di violenza. Una volta al mese, operatrici esperte del Centro Antiviolenza Pandora ( avvocate, psicologhe, assistenti sociali ed educatrici), saranno a disposizione per colloqui individuali e interventi in classe garantendo ascolto, consulenza psicologica, legale e sociale. Inoltre, per offrire ogni strumento possibile di comunicazione, sarà disponibile una cassetta postale anonima che permetterà a chiunque di chiedere aiuto senza esporsi e nel pieno rispetto della privacy.
Il progetto, al quale hanno aderito tutte le scuole di Giovinazzo, prevede anche incontri di sensibilizzazione e formazione per docenti e famiglie.
«Siamo grate per questa iniziativa perché ci dà la possibilità di entrare sempre di più nel tessuto cittadino e di avvicinarci maggiormente alle generazioni più giovani sempre più precoci nel coinvolgersi in relazioni affettive non equilibrate - spiegano l'avv. Valeria Scardigno, presidente del CAV, e l'avv. Francesca Bisceglia, vicepresidente CAV- Ci auguriamo che familiarizzare con i nostri volti faccia crollare quel muro di diffidenza che fa percepire ai ragazzi il nostro centro antiviolenza come una realtà distante o solo una mera istituzione».


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