
Politica
PVA: «Tempo promesse finito: si esponga bandiera palestinese da Palazzo di Città»
La nota del movimento di opposizione dopo la partenza della “Global Sumud Flotilla”
Giovinazzo - venerdì 5 settembre 2025
«Durante la seduta del Consiglio Comunale del 7 giugno scorso, il Sindaco, su richiesta dei consiglieri di opposizione, ha preso un impegno chiaro e pubblico: esporre la bandiera della Palestina sul Palazzo Comunale come segno di solidarietà verso la popolazione civile di Gaza, sottoposta da oramai più di un anno e mezzo da parte del governo Israeliano a una violenza indiscriminata. I numeri sono impietosi.
Si parla di più di 20000 bambini uccisi. Da qualche mese anche i più scettici parlano di genocidio. Tuttavia, da quel 7 giugno non si hanno notizie della bandiera palestinese».
Così in una nota stampa PrimaVera Alternativa chiede un impegno concreto e non solo più formale all'amministrazione comunale di Giovinazzo.
«Chiediamo quindi al sindaco Michele Sollecito - si legge nella nota - di onorare la sua promessa proprio in questi giorni, in cui stanno partendo e navigando verso Gaza decine di imbarcazioni che hanno aderito all'iniziativa "Global Sumud Flotilla" decise a rompere il blocco imposto illegalmente da Israele e portare aiuti umanitari alla popolazione stremata e sull'orlo della carestia.
L'esposizione della bandiera è un gesto simbolico importante: rappresenta la vicinanza della nostra cittadina alla popolazione della Palestina ed è segno di impegno concreto della nostra città a favore della pace e dei diritti umani».
Non può che essere evidentemente un gesto simbolico, visto il perpetrarsi di attacchi e la sordità dell'esecutivo israeliano alle pressioni internazionali. Ma a sinistra hanno le idee chiare anche su questo: «In un momento così drammatico per l'imperversare delle guerre in luoghi anche a noi vicini, non possiamo tacere - è la posizione di PVA -. Non possiamo voltarci dall'altra parte. Anche un gesto simbolico può dare frutti, la forza dei segni può essere più forte dei segni della forza. Cominciamo a seminare un germe di speranza - è l'invito -: uniamoci ai tanti comuni italiani che già da tempo si sono espressi e non si sono nascosti nel silenzio e nella procrastinazione. Stare in silenzio di fronte all'ingiustizia è complicità», è la conclusione perentoria.
Si parla di più di 20000 bambini uccisi. Da qualche mese anche i più scettici parlano di genocidio. Tuttavia, da quel 7 giugno non si hanno notizie della bandiera palestinese».
Così in una nota stampa PrimaVera Alternativa chiede un impegno concreto e non solo più formale all'amministrazione comunale di Giovinazzo.
«Chiediamo quindi al sindaco Michele Sollecito - si legge nella nota - di onorare la sua promessa proprio in questi giorni, in cui stanno partendo e navigando verso Gaza decine di imbarcazioni che hanno aderito all'iniziativa "Global Sumud Flotilla" decise a rompere il blocco imposto illegalmente da Israele e portare aiuti umanitari alla popolazione stremata e sull'orlo della carestia.
L'esposizione della bandiera è un gesto simbolico importante: rappresenta la vicinanza della nostra cittadina alla popolazione della Palestina ed è segno di impegno concreto della nostra città a favore della pace e dei diritti umani».
Non può che essere evidentemente un gesto simbolico, visto il perpetrarsi di attacchi e la sordità dell'esecutivo israeliano alle pressioni internazionali. Ma a sinistra hanno le idee chiare anche su questo: «In un momento così drammatico per l'imperversare delle guerre in luoghi anche a noi vicini, non possiamo tacere - è la posizione di PVA -. Non possiamo voltarci dall'altra parte. Anche un gesto simbolico può dare frutti, la forza dei segni può essere più forte dei segni della forza. Cominciamo a seminare un germe di speranza - è l'invito -: uniamoci ai tanti comuni italiani che già da tempo si sono espressi e non si sono nascosti nel silenzio e nella procrastinazione. Stare in silenzio di fronte all'ingiustizia è complicità», è la conclusione perentoria.