
Turismo
Opuscoli multilingua per San Domenico: in distribuzione all'Info Point Giovinazzo
L'iniziativa per rendere fruibile una chiesa bella e visitare il San Felice in Cattedra
Giovinazzo - martedì 29 luglio 2025
10.25
La Fondazione Museo Diocesano, in collaborazione con l'Info Point di Giovinazzo, riprendendo un vecchio progetto della cooperativa Liberbook e schede tecniche di Marianna Paladino, ha ideato e realizzato opuscoli multilingue per i turisti che vogliano visitare la bella e centralissima parrocchia San Domenico, guidata da don Antonio Picca.
Gli opuscoli informativi sono disponibili da sabato 26 luglio all'interno dei locali di piazza Umberto I e le nozioni di storia dell'arte sono state anche tradotte in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il focus è inevitabilmente sul "San Felice in Cattedra", l'unica opera meridionale esistente realizzata da Lorenzo Lotto.
L'opera, esposta normalmente all'interno della chiesa di San Domenico a Giovinazzo sulla navata sinistra, è stata realizzata nell'anno 1542 dal maestro veneziano, straordinario interprete rinascimentale. È un dipinto su tela, ma originariamente apparteneva ad un trittico di una pala d'altare in cui erano presenti Sant'Antonio e San Nicola da Tolentino, poi andati persi in un rogo. Della grandezza di 139 x 57 centimetri, la pala fu commissionata negli ultimi anni della vita del grande artista veneto, morto poi a Loreto, nelle Marche, solo 14 anni dopo.
Gli opuscoli informativi sono disponibili da sabato 26 luglio all'interno dei locali di piazza Umberto I e le nozioni di storia dell'arte sono state anche tradotte in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il focus è inevitabilmente sul "San Felice in Cattedra", l'unica opera meridionale esistente realizzata da Lorenzo Lotto.
L'opera, esposta normalmente all'interno della chiesa di San Domenico a Giovinazzo sulla navata sinistra, è stata realizzata nell'anno 1542 dal maestro veneziano, straordinario interprete rinascimentale. È un dipinto su tela, ma originariamente apparteneva ad un trittico di una pala d'altare in cui erano presenti Sant'Antonio e San Nicola da Tolentino, poi andati persi in un rogo. Della grandezza di 139 x 57 centimetri, la pala fu commissionata negli ultimi anni della vita del grande artista veneto, morto poi a Loreto, nelle Marche, solo 14 anni dopo.