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Vita di città
Nicola De Matteo ricorda Stefano Montagna
Un post commovente del delegato IVE per l'uomo cresciuto tra quelle mura e che ha lasciato un vuoto incolmabile
Giovinazzo - venerdì 27 dicembre 2024
15.29
Stefano Montagna era un figlio dell'Istituto Vittorio Emanuele II. Uomo ovunque nella sua fase di rinascita dopo l'abbandono della ASL Bari, l'uomo in più quando bisognava farlo brillare agli occhi di chi veniva a Giovinazzo per eventi culturali di grande portata.
Stefano era buono, silenzioso, fattivo. Stefano era la bontà in un sorriso accennato e negli occhi bassi, era il silenzio che si faceva storia di vita e l'operatività che mostrava la strada agli altri, non conosceva lamento.
A ricordarlo, nel giorno del suo compleanno, è stato Nicola De Matteo, delegato metropolitano all'IVE, che lo ha considerato a lungo più che un braccio destro, un amico, una presenza discreta ed essenziale.
Di seguito il suo ricordo pubblicato nella giornata di ieri, giorno di Santo Stefano:
«Voglio ricordarti così, con queste due foto che ti vedono sempre impegnato a lavorare per Giovinazzo e per l'Istituto Vittorio Emanuele con la tua forza, le tue capacità, le tue intuizioni, le tue idee, le tue soluzioni a tutti i problemi e con l' onestà che ti ha sempre contraddistinto .
In tanti dicono che sei stato il custode dell' Istituto, io dico semplicemente che sei stato l' anima di questo posto dove hai vissuto per 60 lunghi anni e lo hai difeso con l' impegno che ho imparato a conoscere e non sai quanto mi manchi. Queste mura, le stanze, gli ambienti sono irrimediabilmente vuoti senza di te. Manca la tua anima generosa che tutto sistemava. E qui hai fortemente voluto la colonia felina di Giovinazzo dove hai salvato centinaia di gatti insieme alla tua carissima amica Enrica Palmiotto. Tu che sei nel Regno dei Cieli certamente sai che Enrica è madre di uno splendido bambino. EVVIVA.
Manchi a tutti e a me in particolare. Per me non sei mai stato il dipendente della Provincia a cui dire cosa fare, ma l' amico unico e raro che ho voluto bene. Auguri Stefano. Proteggi l' Istituto come hai sempre fatto».
Nicola
Stefano era buono, silenzioso, fattivo. Stefano era la bontà in un sorriso accennato e negli occhi bassi, era il silenzio che si faceva storia di vita e l'operatività che mostrava la strada agli altri, non conosceva lamento.
A ricordarlo, nel giorno del suo compleanno, è stato Nicola De Matteo, delegato metropolitano all'IVE, che lo ha considerato a lungo più che un braccio destro, un amico, una presenza discreta ed essenziale.
Di seguito il suo ricordo pubblicato nella giornata di ieri, giorno di Santo Stefano:
«Voglio ricordarti così, con queste due foto che ti vedono sempre impegnato a lavorare per Giovinazzo e per l'Istituto Vittorio Emanuele con la tua forza, le tue capacità, le tue intuizioni, le tue idee, le tue soluzioni a tutti i problemi e con l' onestà che ti ha sempre contraddistinto .
In tanti dicono che sei stato il custode dell' Istituto, io dico semplicemente che sei stato l' anima di questo posto dove hai vissuto per 60 lunghi anni e lo hai difeso con l' impegno che ho imparato a conoscere e non sai quanto mi manchi. Queste mura, le stanze, gli ambienti sono irrimediabilmente vuoti senza di te. Manca la tua anima generosa che tutto sistemava. E qui hai fortemente voluto la colonia felina di Giovinazzo dove hai salvato centinaia di gatti insieme alla tua carissima amica Enrica Palmiotto. Tu che sei nel Regno dei Cieli certamente sai che Enrica è madre di uno splendido bambino. EVVIVA.
Manchi a tutti e a me in particolare. Per me non sei mai stato il dipendente della Provincia a cui dire cosa fare, ma l' amico unico e raro che ho voluto bene. Auguri Stefano. Proteggi l' Istituto come hai sempre fatto».
Nicola