
Cronaca
Fugge all'alt, sperona una pattuglia e colpisce un palo: arrestato un 39enne
I fatti a Giovinazzo. L'uomo, che nonostante il divieto aveva uno smartphone, ha anche aggredito i militari: è ai domiciliari
Giovinazzo - domenica 2 novembre 2025
8.35
Quando è scattato l'inseguimento, ai Carabinieri è passato per la mente di tutto. Alla fine era questione di uno smartphone. Un telefono che l'uomo, un 39enne di Giovinazzo, non poteva avere: l'uomo, dopo aver speronato una pattuglia, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tre i militari rimasti feriti.
La movimentata notte, fra martedì e mercoledì scorsi, ha avuto inizio in via Molfetta, quando i militari dopo aver visto una Fiat Croma - erano le ore 02.35 - hanno intimato l'alt al conducente. E quando l'uomo ha visto la paletta alzata ha fatto la sua scelta: pedale a tavoletta e via. I militari della Compagnia di Molfetta hanno ingaggiato un inseguimento per la città che li ha condotti in viale Moro, dove il conducente ha tentato di colpire una vettura del Nucleo Operativo, e in via Balilla.
Ed è qui che il 30enne alla guida ha speronato la pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, danneggiandola, mentre la sua auto è finita contro un palo della segnaletica in via Giulio di Bari. I militari credevano che fosse calato il sipario. Ed invece l'uomo, indomito, ha ripreso la fuga, cercando di darsela a gambe. Ma aveva i minuti contati. È stato fermato poco dopo, non prima di aver aggredito con calci e pugni due appuntati e un carabiniere, finiti all'ospedale don Tonino Bello di Molfetta.
Nell'auto è stato ritrovato uno smartphone, sequestrato, che il 39enne, sottoposto alla misura di prevenzione di polizia dell'avviso orale, non «poteva possedere o utilizzare». L'uomo, denunciato anche per essersi rifiutato di sottoporsi all'alcoltest e difeso dall'avvocato Giuseppe Germinario, ha ottenuto gli arresti domiciliari.
La movimentata notte, fra martedì e mercoledì scorsi, ha avuto inizio in via Molfetta, quando i militari dopo aver visto una Fiat Croma - erano le ore 02.35 - hanno intimato l'alt al conducente. E quando l'uomo ha visto la paletta alzata ha fatto la sua scelta: pedale a tavoletta e via. I militari della Compagnia di Molfetta hanno ingaggiato un inseguimento per la città che li ha condotti in viale Moro, dove il conducente ha tentato di colpire una vettura del Nucleo Operativo, e in via Balilla.
Ed è qui che il 30enne alla guida ha speronato la pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, danneggiandola, mentre la sua auto è finita contro un palo della segnaletica in via Giulio di Bari. I militari credevano che fosse calato il sipario. Ed invece l'uomo, indomito, ha ripreso la fuga, cercando di darsela a gambe. Ma aveva i minuti contati. È stato fermato poco dopo, non prima di aver aggredito con calci e pugni due appuntati e un carabiniere, finiti all'ospedale don Tonino Bello di Molfetta.
Nell'auto è stato ritrovato uno smartphone, sequestrato, che il 39enne, sottoposto alla misura di prevenzione di polizia dell'avviso orale, non «poteva possedere o utilizzare». L'uomo, denunciato anche per essersi rifiutato di sottoporsi all'alcoltest e difeso dall'avvocato Giuseppe Germinario, ha ottenuto gli arresti domiciliari.


Ricevi aggiornamenti e contenuti da Giovinazzo 






