
Vita di città
Elena Sofia Ricci posa con l'uovo di Nicola Giotti
Il maestro pasticcere giovinazzese ha così celebrato il suo successo al "David di Donatello"
Giovinazzo - mercoledì 24 aprile 2019
12.09
Il maestro pasticcere giovinazzese, Nicola Giotti, ha omaggiato l'attrice Elena Sofia Ricci con un suo uovo di Pasqua realizzato con la tecnica dell'aerografia speculare. L'omaggio è arrivato per celebrare il successo al premio David di Donatello"come migliore attrice protagonista per l'interpretazione di Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi, nel film Loro di Paolo Sorrentino.
La foto ha fatto già il giro del web ed è frutto anche dell'amicizia che lega Nicola Giotti ad Elisa Barucchieri, danzatrice aerea e scenografa che ha scelto di vivere a Giovinazzo e che è la sorella di Elena Sofia Barucchieri, in arte Ricci.
In tanti ricorderanno le lacrime dell'attrice sul palco del David di Donatello, quando aveva spronato i giovani ad inseguire i loro sogni con tenacia. Per l'artista fiorentina si tratta del secondo riconoscimento giunto dall'Accademia del Cinema Italiano come attrice protagonista. Era già successo nel 1990 con Ne Parliamo Lunedì di Luciano Odorisio. Elena Sofia Ricci ne aveva vinto uno anche come attrice non protagonista grazie all'interpretazione in Io e mia sorella di Carlo Verdone (1988).
La foto ha fatto già il giro del web ed è frutto anche dell'amicizia che lega Nicola Giotti ad Elisa Barucchieri, danzatrice aerea e scenografa che ha scelto di vivere a Giovinazzo e che è la sorella di Elena Sofia Barucchieri, in arte Ricci.
In tanti ricorderanno le lacrime dell'attrice sul palco del David di Donatello, quando aveva spronato i giovani ad inseguire i loro sogni con tenacia. Per l'artista fiorentina si tratta del secondo riconoscimento giunto dall'Accademia del Cinema Italiano come attrice protagonista. Era già successo nel 1990 con Ne Parliamo Lunedì di Luciano Odorisio. Elena Sofia Ricci ne aveva vinto uno anche come attrice non protagonista grazie all'interpretazione in Io e mia sorella di Carlo Verdone (1988).