
Cultura
Arte e creatività nella rassegna presepistica dell'AIAP
Natività di ogni tipo in mostra presso l'Istituto Vittorio Emanuele II
Giovinazzo - venerdì 22 dicembre 2017
1.16
In un allestimento essenziale, sono stati collocati le Natività realizzate per la rassegna presepistica ideata ed organizzata dall'Associazione Amici del Presepio di Giovinazzo, giunta all'undicesima edizione. Tutte da ammirare le trenta creazioni esposte tra la Sala Clessidra e la Sala Marano dell' Istituto Vittorio Emanuele II.
L'esposizione sarà aperta ogni venerdì, sabato e domenica (in quest'ultimo caso anche di mattina dalle 10.30 alle 12.30) e nei giorni festivi dalle ore 18.00 alle ore 20.00, ad esclusione del 24 e del 31 dicembre, e si potrà visitare fino al 7 gennaio. È prevista un'apertura straordinaria il 21 gennaio, in occasione dei tradizionali Falò di Sant'Antonio Abate.
Libera espressione, quindi, all'estro dei maestri presepisti, che hanno realizzato una esposizione di tutto rispetto per la varietà degli stili (tradizionale, popolare, napoletano e storico) e per l'utilizzo di tutti i materiali per creare elementi, costruzioni e scenari (legno, sughero, polistirene, terracotta, muschio, carta, resina).
Risultano, tra gli altri, di particolare interesse due diorami, presepi con prospettiva e sfondo. I presepisti che lo ritenevano opportuno hanno potuto allegare, accanto alla Natività realizzata, una dettagliata scheda tecnica con titolo dell'opera, materiale utilizzato e stile.
Scorrendo le opere, ci si può imbattere in un presepe realizzato all'interno di un braciere di ottone, un altro interamente realizzato con tappi di sughero, uno tutto in terracotta, un presepe dolce e colorato tutto di zucchero e poi tanti paesaggi caratteristici che hanno come sfondo una coltre stellata. La creazione di Luigi Nisio è appunto una stella gigante dal titolo "I have a Dream" . L'opera, riproponendo nel titolo il messaggio di Martin Luther King, intende lanciare un messaggio di pace ed unione tra popoli.
La Natività della giovane Alessia De Nucci conquista il visitatore per la sua realizzazione con origami. Lei stessa ci ha spiegato la tecnica che ha usato per realizzare i personaggi del presepe di Giovinazzo: si tratta del quilling o filigrana di carta e consiste nell'arrotolare e modellare strisce di carta o cartoncino per creare forme, mentre la struttura è realizzata in carta e cartone.
È una riconferma Angela Di Pilato, ritornata a Giovinazzo anche quest'anno, perché la sua creazione è realistica e rispettosa della tradizione e del luogo in cui è venuto al mondo il Salvatore. Ha infatti creato un presepe ambientato in Palestina ,con tipiche costruzioni e paesaggio realizzato in gesso e in polistirene.
Il diorama di Alberto Fiorentino, come accennato, è splendido, ed ha sullo sfondo il lungomare ed il porto di Giovinazzo. Interessanti anche le opere di Giuseppe Lobasso, intitolata "Il riposo" e quella di Myriam Fiorentino, realizzata con la tecnica dell'aerografo. Angelo Sterlacci ripropone un diorama con lo sfondo di una tipica masseria pugliese, mentre Vincenzo Colamaria ha allestito il suo presepe in un'anfora. Natale Gatti riprende il paesaggio rurale nostrano, con il contorno di ulivi, mentre Luigi Ribatti ha ambientato la sua creazione all'interno dello splendido Palazzo Morola, uno dei più belli del borgo antico giovinazzese.
Hanno partecipato alla mostra presepisti provienti da tutta la provincia di Bari: Damiana Abbattista, Anna Anaclerio, Filippo Carrieri, Pantaleo Centrone, Alessandro Cavaliere, Vincenzo Colamaria, Saverio Decandia, Sergio Decandia, Alessia De Nucci, Nicola Di Terlizzi, Angela Di Pilato, Alberto Fiorentino, Natale Gatti, Giovanni Grasso, Giuseppe Lobasso, Michele Marrano, Andrea Minenna, Francesco Narracci, Luigi Nisio, Pasticceria S.Marco, Giuseppe Piperis, Luigi Ribatti, Angelo Sterlacci.
Il portavoce dell'Associazione Giuseppe Lobasso ci ha detto: «Volevamo provare ad avvicinare la gente alla tecnica ed i differenti stili, ecco perché per noi è stato utile allegare schede descrittive riguardo l'opera. L'obiettivo futuro dell' AIAP è cercare di ampliare i corsi da aprire al pubblico per far riscoprire il desiderio di costruire il presepe nelle case e rafforzare l'idea di unità della famiglia come il presepe stesso ci mostra».
Quanto al presepe in mostra ai piedi di Palazzo di Città, i vertici AIAP hanno evidenziato l'impegno profuso dai due creatori Vincenzo Gagliardi e Nicola Pansini. «Ogni artista ha una sua tecnica per la lavorazione, utilizza determinati materiali, esprime la Natività nel suo stile che lo contraddistingue - fanno sapere dall'associazione -. Noi, con i corsi di lavorazione della cartapesta e dell'argilla abbiamo dato una tecnica di base identica a tutti. Successivamente, nell'allestimento della scenografia, tutti i partecipanti si sono impegnati lavorando seguendo i dettami di un unico stile. Sembrava difficile, ma alla fine, grazie alla supervisione di Nicola Pansini e Vincenzo Gagliardi, ci siamo tutti adattati creando la scenografia che è visibile nella sala posta accanto all'ingresso del Municipio.
Questo però - hanno anticipato - ci dà lo spunto per il prossimo anno: creare una nuova scenografia con l'apporto di coloro che vorranno partecipare ai corsi presepistici che si terranno presso la Cittadella della Cultura. Chi vorrà partecipare è invitato a lasciare i suoi dati presso la sede AIAP».
L'esposizione sarà aperta ogni venerdì, sabato e domenica (in quest'ultimo caso anche di mattina dalle 10.30 alle 12.30) e nei giorni festivi dalle ore 18.00 alle ore 20.00, ad esclusione del 24 e del 31 dicembre, e si potrà visitare fino al 7 gennaio. È prevista un'apertura straordinaria il 21 gennaio, in occasione dei tradizionali Falò di Sant'Antonio Abate.
Libera espressione, quindi, all'estro dei maestri presepisti, che hanno realizzato una esposizione di tutto rispetto per la varietà degli stili (tradizionale, popolare, napoletano e storico) e per l'utilizzo di tutti i materiali per creare elementi, costruzioni e scenari (legno, sughero, polistirene, terracotta, muschio, carta, resina).
Risultano, tra gli altri, di particolare interesse due diorami, presepi con prospettiva e sfondo. I presepisti che lo ritenevano opportuno hanno potuto allegare, accanto alla Natività realizzata, una dettagliata scheda tecnica con titolo dell'opera, materiale utilizzato e stile.
Scorrendo le opere, ci si può imbattere in un presepe realizzato all'interno di un braciere di ottone, un altro interamente realizzato con tappi di sughero, uno tutto in terracotta, un presepe dolce e colorato tutto di zucchero e poi tanti paesaggi caratteristici che hanno come sfondo una coltre stellata. La creazione di Luigi Nisio è appunto una stella gigante dal titolo "I have a Dream" . L'opera, riproponendo nel titolo il messaggio di Martin Luther King, intende lanciare un messaggio di pace ed unione tra popoli.
La Natività della giovane Alessia De Nucci conquista il visitatore per la sua realizzazione con origami. Lei stessa ci ha spiegato la tecnica che ha usato per realizzare i personaggi del presepe di Giovinazzo: si tratta del quilling o filigrana di carta e consiste nell'arrotolare e modellare strisce di carta o cartoncino per creare forme, mentre la struttura è realizzata in carta e cartone.
È una riconferma Angela Di Pilato, ritornata a Giovinazzo anche quest'anno, perché la sua creazione è realistica e rispettosa della tradizione e del luogo in cui è venuto al mondo il Salvatore. Ha infatti creato un presepe ambientato in Palestina ,con tipiche costruzioni e paesaggio realizzato in gesso e in polistirene.
Il diorama di Alberto Fiorentino, come accennato, è splendido, ed ha sullo sfondo il lungomare ed il porto di Giovinazzo. Interessanti anche le opere di Giuseppe Lobasso, intitolata "Il riposo" e quella di Myriam Fiorentino, realizzata con la tecnica dell'aerografo. Angelo Sterlacci ripropone un diorama con lo sfondo di una tipica masseria pugliese, mentre Vincenzo Colamaria ha allestito il suo presepe in un'anfora. Natale Gatti riprende il paesaggio rurale nostrano, con il contorno di ulivi, mentre Luigi Ribatti ha ambientato la sua creazione all'interno dello splendido Palazzo Morola, uno dei più belli del borgo antico giovinazzese.
Hanno partecipato alla mostra presepisti provienti da tutta la provincia di Bari: Damiana Abbattista, Anna Anaclerio, Filippo Carrieri, Pantaleo Centrone, Alessandro Cavaliere, Vincenzo Colamaria, Saverio Decandia, Sergio Decandia, Alessia De Nucci, Nicola Di Terlizzi, Angela Di Pilato, Alberto Fiorentino, Natale Gatti, Giovanni Grasso, Giuseppe Lobasso, Michele Marrano, Andrea Minenna, Francesco Narracci, Luigi Nisio, Pasticceria S.Marco, Giuseppe Piperis, Luigi Ribatti, Angelo Sterlacci.
Il portavoce dell'Associazione Giuseppe Lobasso ci ha detto: «Volevamo provare ad avvicinare la gente alla tecnica ed i differenti stili, ecco perché per noi è stato utile allegare schede descrittive riguardo l'opera. L'obiettivo futuro dell' AIAP è cercare di ampliare i corsi da aprire al pubblico per far riscoprire il desiderio di costruire il presepe nelle case e rafforzare l'idea di unità della famiglia come il presepe stesso ci mostra».
Quanto al presepe in mostra ai piedi di Palazzo di Città, i vertici AIAP hanno evidenziato l'impegno profuso dai due creatori Vincenzo Gagliardi e Nicola Pansini. «Ogni artista ha una sua tecnica per la lavorazione, utilizza determinati materiali, esprime la Natività nel suo stile che lo contraddistingue - fanno sapere dall'associazione -. Noi, con i corsi di lavorazione della cartapesta e dell'argilla abbiamo dato una tecnica di base identica a tutti. Successivamente, nell'allestimento della scenografia, tutti i partecipanti si sono impegnati lavorando seguendo i dettami di un unico stile. Sembrava difficile, ma alla fine, grazie alla supervisione di Nicola Pansini e Vincenzo Gagliardi, ci siamo tutti adattati creando la scenografia che è visibile nella sala posta accanto all'ingresso del Municipio.
Questo però - hanno anticipato - ci dà lo spunto per il prossimo anno: creare una nuova scenografia con l'apporto di coloro che vorranno partecipare ai corsi presepistici che si terranno presso la Cittadella della Cultura. Chi vorrà partecipare è invitato a lasciare i suoi dati presso la sede AIAP».