
Cultura
Una gipsoteca permanente nell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo
De Matteo: «Dal 2013 salvato opere da ripetuti tentativi di furto»
Giovinazzo - giovedì 10 marzo 2022
Sarà realizzata una Gipsoteca permanente nella sala Primavera dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo, immobile di proprietà della Città Metropolitana di Bari.
L'annuncio è arrivato nelle scorse ore dal Delegato alla rivalutazione culturale dell'IVE, Nicola De Matteo. In pratica verranno messi in mostra circa cento opere realizzate dai ragazzi che erano ospitati nell'antico maniero del 1704. Si tratta di trovatelli, orfani di guerra, figli di famiglie numerose che venivano qui accolti e a loro, oltre all'ospitalità, veniva insegnato un mestiere fino al compimento della maggiore età.
«Già dal 2013 - ha spiegato De Matteo - ho salvato dai ripetuti tentativi di furto, che ho regolarmente denunciato alla Polizia Locale, un centinaio di opere in gesso che rappresentano il lavoro straordinario che veniva svolto dai ragazzi all'Istituto negli appositi laboratori sotto la guida attenta di ottimi educatori. Si tratta di busti, di bassorilievi, di statue e altre opere interessanti che siamo riusciti a custodire grazie alla generosa disponibilità del dipendente Stefano Montagna, che oggi è il responsabile del Laboratorio di ebanisteria. C'è una storia di profonda umanità dietro queste opere. In pratica è come un atlante delle meraviglie che si racconta a chi ha ancora voglia di emozionarsi».
Queste opere salvate verranno catalogate, restaurate ed esposte nella sala Primavera in appositi scaffali espositori in legno provenienti dall'ex Museo archeologico dell'Ateneo di Bari. In pratica una interessante e innovativa "Gipsoteca" unica in Europa, che dimostra che anche quando tutto sembra crollare, il bello può tornare a germogliare e proporsi come inno alla vita. In questo processo di lento rifiorire, ci sono semi che crescono dopo l'inverno dell'anima di questo antico convento dei Padri Domenicani.
«Bisogna allontanare la voglia e il senso di possesso da parte di chi si fa oggi monaco e domani soldato. C'è bisogno di prendersi cura di questo luogo – ha chiosato De Matteo – delle stanze vuote, delle scalinate impolverate, per rimettere tutto in movimento con la consapevolezza che solo le relazioni oneste e leali possono realmente salvare l'Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo».
L'annuncio è arrivato nelle scorse ore dal Delegato alla rivalutazione culturale dell'IVE, Nicola De Matteo. In pratica verranno messi in mostra circa cento opere realizzate dai ragazzi che erano ospitati nell'antico maniero del 1704. Si tratta di trovatelli, orfani di guerra, figli di famiglie numerose che venivano qui accolti e a loro, oltre all'ospitalità, veniva insegnato un mestiere fino al compimento della maggiore età.
«Già dal 2013 - ha spiegato De Matteo - ho salvato dai ripetuti tentativi di furto, che ho regolarmente denunciato alla Polizia Locale, un centinaio di opere in gesso che rappresentano il lavoro straordinario che veniva svolto dai ragazzi all'Istituto negli appositi laboratori sotto la guida attenta di ottimi educatori. Si tratta di busti, di bassorilievi, di statue e altre opere interessanti che siamo riusciti a custodire grazie alla generosa disponibilità del dipendente Stefano Montagna, che oggi è il responsabile del Laboratorio di ebanisteria. C'è una storia di profonda umanità dietro queste opere. In pratica è come un atlante delle meraviglie che si racconta a chi ha ancora voglia di emozionarsi».
Queste opere salvate verranno catalogate, restaurate ed esposte nella sala Primavera in appositi scaffali espositori in legno provenienti dall'ex Museo archeologico dell'Ateneo di Bari. In pratica una interessante e innovativa "Gipsoteca" unica in Europa, che dimostra che anche quando tutto sembra crollare, il bello può tornare a germogliare e proporsi come inno alla vita. In questo processo di lento rifiorire, ci sono semi che crescono dopo l'inverno dell'anima di questo antico convento dei Padri Domenicani.
«Bisogna allontanare la voglia e il senso di possesso da parte di chi si fa oggi monaco e domani soldato. C'è bisogno di prendersi cura di questo luogo – ha chiosato De Matteo – delle stanze vuote, delle scalinate impolverate, per rimettere tutto in movimento con la consapevolezza che solo le relazioni oneste e leali possono realmente salvare l'Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo».