
Musica
Samba e bossa nova per ricordare Michele Mastro
Ieri sera il concerto di Francesca Leone con i Pentasamba organizzato dagli Amici della Musica
Giovinazzo - lunedì 7 gennaio 2019
06.00
È stato un bel pensiero dedicare, ad una persona cara che non c'è più, un omaggio in musica, quello corale del Pentasamba in un'atmosfera armoniosa e suggestiva. È andata proprio così ieri sera. La sala San Felice ha ospitato la sesta edizione del "Memorial Michele Mastro" a cura dell'Associazione Amici della Musica, evento che si svolge ogni anno su volontà della famiglia Mastro, presente ed unita in un abbraccio ideale al caro scomparso. Ieri sera hanno vinto il cuore, le emozioni e la sensibilità d'animo.
Nei saluti d'apertura, il presidente dell'Associazione Amici della Musica, Vincenzo Depalo ha apprezzato l'affluenza di pubblico che ha sfidato le gelide temperature della prima domenica del nuovo anno. All'avvocato Francesco Mastro il compito di toccare le corde degli affetti cari.
«Questa serata - ha affermato il noto legale giovinazzese - vuole ricordare chi non c'è più, per vivere meglio con le persone che sono accanto a noi. Il mio papà è stato maglia azzurra nella Nazionale di atletica leggera, amava far star bene gli altri, amava il sorriso, era un uomo ottimista e positivo. A lui - ha concluso Francesco Mastro- l'attenzione che tutti voi gli state rivolgendo questa sera, sarebbe piaciuta molto».
Il tocco raffinato delle voci del coro di musica brasiliana Pentasamba, diretto dalla nota cantante jazz Francesca Leone (docente della Scuola di Musica "Il Pentagramma") e dal chitarrista Max Monno ha donato al numeroso pubblico una esibizione gradevole, frutto della bellezza delle voci protagoniste di un concerto intriso delle sonorità di samba e bossa nova.
«Il coro che si esibirà questa sera - ha affermato Francesca Leone - è composto di cantanti professionisti e non, giovani che amano cantare la bella musica che, insieme all'arte, ci potrà salvare dalle brutture di questo mondo. Ho scelto questa formazione per promuovere i giovani: Michele era un grande sostenitore dei giovani e ho ritenuto la scelta opportuna. Si tratta di allievi che studiano al Pentagramma con me e con Max Monno. Gli arrangiamenti dei brani in programma sono tutti originali per creare un'atmosfera diversa, corale anziché proporre il duo o il trio o il quartetto che sono stati protagonisti dei precedenti Memorial».
In scena con indiscusso talento le voci di Paola De Luisi, Maresa Di Tullio, Luisella De Cicco, Claudia Maurino, Gabriella Sestito, Patrizia Vinella, Gaia Triggiani, Raffaella Valentini, Annarita Garofalo, Gabriella Vinella, Francesco Giardino. Il Pentasamba, in attività da dieci anni, è nato tra le mura della scuola di musica "Il Pentagramma" di Bari, un'idea del jazzista Guido Di Leone, ed ha proposto un repertorio dedicato alla samba e alla bossa nova, due generi musicali tradizionali del Brasile, armoniosi e sensuali, ora ritmati ora nostalgici, perché ricchi della tipica "saudade".
In scaletta una selezione composta da una samba natalizia brasiliana, dal titolo "Borboleta", " Injuriado" di Chico Buarque, una versione più triste, ma non per questo meno bella di "Vocé Abusou", brano noto in quella più vivace e ballabile. Poi spazio a "Samba da minha terra", dal ritmo che trasporta e dal testo in cui si afferma che "chi non balla il samba è fuori di testa" e poi ancora "Valsinha" di Chico Buarque.
In "It's Fever", brano originale molto bello, scritto a quattro mani da Max Monno e Francesca Leone, l'amore ha trionfato grazie alla bellezza delle voci che sono state fantastico strumento accompagnato dalla chitarra. La performance del coro è stata di una armoniosità unica, ma non semplice da mettere in atto. A tal proposito abbiamo chiesto a Francesca Leone che tipo di difficoltà comportasse questa scelta: «Il coro canta in maniera armonizzata - ha affermato la cantante - quindi a più voci, utilizzando la polifonia. Ogni sezione di due, tre persone ha pertanto una voce diversa rispetto all'altra».
Un brano dedicato al Natale e ad un progetto di beneficenza per i bambini del Congo è "Natale al Pentagramma" scritto da Guido Di Leone chitarrista, jazzista e compositore. Con Francesca Leone in voce solista e Max Monno alla chitarra abbiamo potuto apprezzare un'esecuzione vellutata d'artista di "So danco Samba" di Antonio Carlos Jobim, illustre papà della samba, e "O pato", simpatico pezzo dedicato ad un papero.
È poi nuovamente tornato in scena il coro per "Samba de Orfeu", scritta da Vinicius de Moraes e musicata da Jobim, uno dei brani più famosi, simbolo del repertorio tradizionale del genere. Poi ancora spazio ad "Apelo" con la sua saudade, "Aruanda", col ritmo da seguire con le mani, "Samba do Aviao", che celebra Rio de Janeiro e "Samba de uma nota sò", entrambe composte da Jobim, uno tra i musicisti brasiliani che hanno valorizzato il Brasile, la sua cultura e la sua rinascita anche attraverso la musica.
Nel finale a sorpresa è stato Francesco Mastro a fare una richiesta musicale: un brano della tradizione napoletana ed uno jazz. Ecco che Guido Di Leone alla chitarra e Francesca Leone in voce hanno donato con bellezza stilistica ed incantevole musicalità "Anema e core" ed un brano jazz degli anni '30, portato al successo da Bing Crosby, "Pennies from Heaven". Con il coro di scena, la conclusione di un incontro splendido con la musica grazie a "Jingle Bells" ha conquistato il cuore di tutti ed in particolare della moglie del compianto Michele Mastro, la signora Marisa Errico.
«A febbraio 2012, l'Associazione Amici della Musica fu intitolata al Cav. Michele Mastro - ci ha detto il Presidente Vincenzo Depalo - e da allora per celebrare l'instancabile socio fondatore - grazie anche alla vicinanza della famiglia Mastro alla scuola "Il Pentagramma" di Bari - è partita questa iniziativa che vede nel 6 gennaio la data dell'appuntamento annuale con amici e concittadini.
Il Pentagramma, dal canto suo, ha proposto il meglio della produzione della scuola - ha precisato -, passando dall'esibizione della vocalist internazionale Francesca Leone e del marito Guido di Leone, fino ai nuovi talenti che rappresentano di fatto il futuro della scuola. Quest'anno con la presenza dei Pentasamba, il Pentagramma ha portato a Giovinazzo un repertorio dedicato ai ritmi carioca. Con una breve sperimentazione già fatta lo scorso anno, gli Amici della Musica hanno così voluto destagionalizzare e ampliare l'offerta culturale, inserendo il Memorial Michele Mastro all'interno di un "Festival d'inverno" partito con il concerto del 29 dicembre, proseguito con la mostra su Rossini e che vedrà un altro momento importante il prossimo 20 gennaio, con l'animazione delle Quattro Fontane per i Fuochi di Sant'Antonio».
Nei saluti d'apertura, il presidente dell'Associazione Amici della Musica, Vincenzo Depalo ha apprezzato l'affluenza di pubblico che ha sfidato le gelide temperature della prima domenica del nuovo anno. All'avvocato Francesco Mastro il compito di toccare le corde degli affetti cari.
«Questa serata - ha affermato il noto legale giovinazzese - vuole ricordare chi non c'è più, per vivere meglio con le persone che sono accanto a noi. Il mio papà è stato maglia azzurra nella Nazionale di atletica leggera, amava far star bene gli altri, amava il sorriso, era un uomo ottimista e positivo. A lui - ha concluso Francesco Mastro- l'attenzione che tutti voi gli state rivolgendo questa sera, sarebbe piaciuta molto».
Il tocco raffinato delle voci del coro di musica brasiliana Pentasamba, diretto dalla nota cantante jazz Francesca Leone (docente della Scuola di Musica "Il Pentagramma") e dal chitarrista Max Monno ha donato al numeroso pubblico una esibizione gradevole, frutto della bellezza delle voci protagoniste di un concerto intriso delle sonorità di samba e bossa nova.
«Il coro che si esibirà questa sera - ha affermato Francesca Leone - è composto di cantanti professionisti e non, giovani che amano cantare la bella musica che, insieme all'arte, ci potrà salvare dalle brutture di questo mondo. Ho scelto questa formazione per promuovere i giovani: Michele era un grande sostenitore dei giovani e ho ritenuto la scelta opportuna. Si tratta di allievi che studiano al Pentagramma con me e con Max Monno. Gli arrangiamenti dei brani in programma sono tutti originali per creare un'atmosfera diversa, corale anziché proporre il duo o il trio o il quartetto che sono stati protagonisti dei precedenti Memorial».
In scena con indiscusso talento le voci di Paola De Luisi, Maresa Di Tullio, Luisella De Cicco, Claudia Maurino, Gabriella Sestito, Patrizia Vinella, Gaia Triggiani, Raffaella Valentini, Annarita Garofalo, Gabriella Vinella, Francesco Giardino. Il Pentasamba, in attività da dieci anni, è nato tra le mura della scuola di musica "Il Pentagramma" di Bari, un'idea del jazzista Guido Di Leone, ed ha proposto un repertorio dedicato alla samba e alla bossa nova, due generi musicali tradizionali del Brasile, armoniosi e sensuali, ora ritmati ora nostalgici, perché ricchi della tipica "saudade".
In scaletta una selezione composta da una samba natalizia brasiliana, dal titolo "Borboleta", " Injuriado" di Chico Buarque, una versione più triste, ma non per questo meno bella di "Vocé Abusou", brano noto in quella più vivace e ballabile. Poi spazio a "Samba da minha terra", dal ritmo che trasporta e dal testo in cui si afferma che "chi non balla il samba è fuori di testa" e poi ancora "Valsinha" di Chico Buarque.
In "It's Fever", brano originale molto bello, scritto a quattro mani da Max Monno e Francesca Leone, l'amore ha trionfato grazie alla bellezza delle voci che sono state fantastico strumento accompagnato dalla chitarra. La performance del coro è stata di una armoniosità unica, ma non semplice da mettere in atto. A tal proposito abbiamo chiesto a Francesca Leone che tipo di difficoltà comportasse questa scelta: «Il coro canta in maniera armonizzata - ha affermato la cantante - quindi a più voci, utilizzando la polifonia. Ogni sezione di due, tre persone ha pertanto una voce diversa rispetto all'altra».
Un brano dedicato al Natale e ad un progetto di beneficenza per i bambini del Congo è "Natale al Pentagramma" scritto da Guido Di Leone chitarrista, jazzista e compositore. Con Francesca Leone in voce solista e Max Monno alla chitarra abbiamo potuto apprezzare un'esecuzione vellutata d'artista di "So danco Samba" di Antonio Carlos Jobim, illustre papà della samba, e "O pato", simpatico pezzo dedicato ad un papero.
È poi nuovamente tornato in scena il coro per "Samba de Orfeu", scritta da Vinicius de Moraes e musicata da Jobim, uno dei brani più famosi, simbolo del repertorio tradizionale del genere. Poi ancora spazio ad "Apelo" con la sua saudade, "Aruanda", col ritmo da seguire con le mani, "Samba do Aviao", che celebra Rio de Janeiro e "Samba de uma nota sò", entrambe composte da Jobim, uno tra i musicisti brasiliani che hanno valorizzato il Brasile, la sua cultura e la sua rinascita anche attraverso la musica.
Nel finale a sorpresa è stato Francesco Mastro a fare una richiesta musicale: un brano della tradizione napoletana ed uno jazz. Ecco che Guido Di Leone alla chitarra e Francesca Leone in voce hanno donato con bellezza stilistica ed incantevole musicalità "Anema e core" ed un brano jazz degli anni '30, portato al successo da Bing Crosby, "Pennies from Heaven". Con il coro di scena, la conclusione di un incontro splendido con la musica grazie a "Jingle Bells" ha conquistato il cuore di tutti ed in particolare della moglie del compianto Michele Mastro, la signora Marisa Errico.
«A febbraio 2012, l'Associazione Amici della Musica fu intitolata al Cav. Michele Mastro - ci ha detto il Presidente Vincenzo Depalo - e da allora per celebrare l'instancabile socio fondatore - grazie anche alla vicinanza della famiglia Mastro alla scuola "Il Pentagramma" di Bari - è partita questa iniziativa che vede nel 6 gennaio la data dell'appuntamento annuale con amici e concittadini.
Il Pentagramma, dal canto suo, ha proposto il meglio della produzione della scuola - ha precisato -, passando dall'esibizione della vocalist internazionale Francesca Leone e del marito Guido di Leone, fino ai nuovi talenti che rappresentano di fatto il futuro della scuola. Quest'anno con la presenza dei Pentasamba, il Pentagramma ha portato a Giovinazzo un repertorio dedicato ai ritmi carioca. Con una breve sperimentazione già fatta lo scorso anno, gli Amici della Musica hanno così voluto destagionalizzare e ampliare l'offerta culturale, inserendo il Memorial Michele Mastro all'interno di un "Festival d'inverno" partito con il concerto del 29 dicembre, proseguito con la mostra su Rossini e che vedrà un altro momento importante il prossimo 20 gennaio, con l'animazione delle Quattro Fontane per i Fuochi di Sant'Antonio».