Religioni
Il luogo dell'anima
Ieri la celebrazione della Trasfigurazione di Nostro Signore all'esterno della chiesetta rurale del Padre Eterno
Giovinazzo - lunedì 7 agosto 2023
1.26
Ci sono luoghi che emanano spiritualità, che riescono a lasciar fluire la fede nel modo più genuino, autentico. E sono luoghi santi, luoghi dell'anima.
Uno di quei luoghi è la chiesetta rurale del Padre Eterno, già Santa Maria di Corsignano, dove in questi giorni si è celebrato dapprima il triduo e poi la solennità della Trasfigurazione di Nostro Signore.
Ieri, domenica 6 agosto, le tre messe, all'alba, alle 9.00 ed al vespro, officiata da don Andrea Azzollini, parroco della Concattedrale di Santa Maria Assunta, sono state decisamente partecipate, con decine di fedeli che si sono recate nell'agro tra Giovinazzo e Terlizzi per rinnovare un rito antico e sentito.
Un raduno intorno al Cristo pantocratore, che benedicente ha ricordato a tutti, come ha giustamente ricordato don Andrea, quanto il cristiano debba abbandonarsi a Lui, credere soprattutto nelle difficoltà, nelle asperità e nei dolori della vita che c'è sempre una speranza e che quella speranza arriva dalla luce che emana il Trasfigurato.
Grande fede, lontana dai lustrini di alcuni appuntamenti del periodo festivo agostano, fede autentica che ha condotto altri fedeli a riunirsi in via Bitonto davanti al tabernacolo del Padre benedicente e davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, nel borgo antico.
Giovinazzo non disconosce mai le proprie tradizioni e le rinnova col cuore rivolto al cielo, sperando siano esse animate sempre da fede autentica e non da ritualità vuota. Come accaduto durante il Triduo e ieri.
Uno di quei luoghi è la chiesetta rurale del Padre Eterno, già Santa Maria di Corsignano, dove in questi giorni si è celebrato dapprima il triduo e poi la solennità della Trasfigurazione di Nostro Signore.
Ieri, domenica 6 agosto, le tre messe, all'alba, alle 9.00 ed al vespro, officiata da don Andrea Azzollini, parroco della Concattedrale di Santa Maria Assunta, sono state decisamente partecipate, con decine di fedeli che si sono recate nell'agro tra Giovinazzo e Terlizzi per rinnovare un rito antico e sentito.
Un raduno intorno al Cristo pantocratore, che benedicente ha ricordato a tutti, come ha giustamente ricordato don Andrea, quanto il cristiano debba abbandonarsi a Lui, credere soprattutto nelle difficoltà, nelle asperità e nei dolori della vita che c'è sempre una speranza e che quella speranza arriva dalla luce che emana il Trasfigurato.
Grande fede, lontana dai lustrini di alcuni appuntamenti del periodo festivo agostano, fede autentica che ha condotto altri fedeli a riunirsi in via Bitonto davanti al tabernacolo del Padre benedicente e davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, nel borgo antico.
Giovinazzo non disconosce mai le proprie tradizioni e le rinnova col cuore rivolto al cielo, sperando siano esse animate sempre da fede autentica e non da ritualità vuota. Come accaduto durante il Triduo e ieri.