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Attualità
Emissioni odorigene dall'agro: il sindaco Sollecito riferisce in Consiglio comunale
Il primo cittadino: «Tecnici Arpa confermano un solo sforamento dei livelli di norma»
Giovinazzo - martedì 30 settembre 2025
«Ho ricevuto gli esiti del sopralluogo dei tecnici di Arpa Puglia, che come vi avevo anticipato, venerdì scorso si sono recati sul luogo dei tre capannoni andati in fumo presso la "ex Cava Rubino". Le rilevazioni del PM10 (particelle inquinanti) effettuate in tre punti diversi hanno evidenziato un solo sforamento dei livelli di norma ma "tale valore non può essere associato specificatamente all'azione dei fumi poiché un livello così basso può essere registrato anche in ambiente agreste quale quello presso il quale sono state condotte le misurazioni". Anche oggi (ieri, ndr) ho sentito Arpa Puglia e si è concordato di dover comunque approfondire la natura del materiale incendiato e in combustione. Ciò è importante per giungere allo spegnimento delle combustioni e quindi a escludere o a ricondurre l'origine delle emissioni odorigene che mi avete segnalato all'area dei capannoni dell'ex Cava Rubino».
Così il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ha aggiornato le forze politiche sedute in Consiglio comunale durante la seduta di lunedì 29 settembre e poi i cittadini attraverso i canali social. Il riferimento è alle emissioni odorigene che arrivano in alcuni quartieri soprattutto a sera.
«A tal fine, onde poter procedere ai controlli del materiale incendiato - ha quindi spiegato il primo cittadino - ho formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica perché si possa avviare l'iter delle indagini e dei controlli. Per tornare alle emissioni odorigene: dai controlli effettuati dalle pattuglie della Polizia Locale e delle Guardie Campestri in tutto l'agro di Giovinazzo negli ultimi 5 giorni non sono emersi resti di combustione anomali se non appunto presso l'area dei capannoni. Anche l'azione di monitoraggio del drone della polizia locale non ha riscontrato altri fenomeni mentre con il visore ad infrarossi abbiamo evidenziato le fiamme che bruciano sotto i cumuli di detriti presenti nell'area circostante all'ex Cava Rubino. Sabato sera, dopo una giornata frenetica di controlli, telefonate e pattugliamenti ho segnalato ai Vigili del Fuoco, tramite il numero di emergenza 112, la necessità di spegnere le ulteriori combustioni da noi segnalate».
«Se dovessimo giungere a constatare – a fuoco spento – la prosecuzione dell'impatto delle emissioni odorigene sulla città dovremo sollecitare gli enti sovracomunali a controlli ben oltre i confini comunali ovvero a emissioni di natura industriale che il vento porta lontano dai luoghi di origine come accaduto in passato con il problema dell'organico depositato in un Comune nemmeno limitrofo con il nostro. Per completezza e chiarezza allego la relazione dei tecnici Arpa e i riscontri di questi ultimi giorni. Continuerò ad aggiornarvi. A margine di tutto questo… grazie a ciascuno per gli auguri di buon onomastico che mi avete rivolto, hanno confortato la mia giornata e vi assicuro che non è poco».
Così il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ha aggiornato le forze politiche sedute in Consiglio comunale durante la seduta di lunedì 29 settembre e poi i cittadini attraverso i canali social. Il riferimento è alle emissioni odorigene che arrivano in alcuni quartieri soprattutto a sera.
«A tal fine, onde poter procedere ai controlli del materiale incendiato - ha quindi spiegato il primo cittadino - ho formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica perché si possa avviare l'iter delle indagini e dei controlli. Per tornare alle emissioni odorigene: dai controlli effettuati dalle pattuglie della Polizia Locale e delle Guardie Campestri in tutto l'agro di Giovinazzo negli ultimi 5 giorni non sono emersi resti di combustione anomali se non appunto presso l'area dei capannoni. Anche l'azione di monitoraggio del drone della polizia locale non ha riscontrato altri fenomeni mentre con il visore ad infrarossi abbiamo evidenziato le fiamme che bruciano sotto i cumuli di detriti presenti nell'area circostante all'ex Cava Rubino. Sabato sera, dopo una giornata frenetica di controlli, telefonate e pattugliamenti ho segnalato ai Vigili del Fuoco, tramite il numero di emergenza 112, la necessità di spegnere le ulteriori combustioni da noi segnalate».
«Se dovessimo giungere a constatare – a fuoco spento – la prosecuzione dell'impatto delle emissioni odorigene sulla città dovremo sollecitare gli enti sovracomunali a controlli ben oltre i confini comunali ovvero a emissioni di natura industriale che il vento porta lontano dai luoghi di origine come accaduto in passato con il problema dell'organico depositato in un Comune nemmeno limitrofo con il nostro. Per completezza e chiarezza allego la relazione dei tecnici Arpa e i riscontri di questi ultimi giorni. Continuerò ad aggiornarvi. A margine di tutto questo… grazie a ciascuno per gli auguri di buon onomastico che mi avete rivolto, hanno confortato la mia giornata e vi assicuro che non è poco».