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Eventi e cultura
"Cattedrali sul mare", consensi per la mostra a Giovinazzo
Il nostro racconto di un appuntamento declinato al femminile
Giovinazzo - giovedì 7 agosto 2025
11.54
L'arte ha da sempre offerto spazi privilegiati per raccontare il mondo attraverso sguardi differenti e, al contempo, inclusivi. Nel nutrito ed interessante programma de "Giovinazzo Estate 2025" si inserisce una collettiva a tema di pregevole valore. Infatti, la mostra Cattedrali sul mare è stato l'incontro condiviso tra quattro artiste di talento della nostra città che hanno illustrato artisticamente la bellezza delle Cattedrali di Puglia e l'elemento rosone con creatività, ingegno e progettualità ben definite. Le loro esperienze artistiche si riflettono con estro sulla potenza simbolica degli elementi rappresentati che hanno illuminato la sala san Felice di Giovinazzo da venerdì 1 agosto, giorno in cui l'evento artistico è stato inaugurato. La forza della collettiva è racchiusa nella condivisione e collaborazione tra Vicky Depalma, Luciana Galantino, Ilaria Lafronza e Ilia Scardigno, quattro artigiane amiche dedite a differenti stili e linguaggi artistici di una bellezza unica e speciale.
La piazza San Felice, nella quale è situata la sala San Felice, ex antica chiesa ed ex mercato, accoglie la mostra con l'allestimento di rosoni in forex e tessuto, creati per l'occasione dalle quattro artigiane e collocati, attaccandoli ai balconi, grazie alla disponibilità dei residenti. L'idea di mettere su la mostra "Cattedrali sul
Mare" è stata di Vicky Depalma, l'iniziativa è stata concepita due anni fa nella sua mente quando ha pensato di inglobare le altre artigiane con cui era stata messa in atto una armoniosa collaborazione, nata da un'idea di Ilia Scardigno che le riunì, esattamente due anni fa, chiamandole una per una con questa motivazione. «Gli artigiani di solito vivono da soli- ha affermato Ilia Scardigno- e operano creativamente in solitaria; trovare spalle di supporto e condivisione nel concepire il lavoro artigianale è stata una idea vincente, a mio parere» ha concluso la ceramista. L'ingresso della mostra è reso originale e accogliente da una piccola parte di un rosone in costruzione lì collocato che simboleggia l'idea del viaggio che le artiste compiono ogni qual volta ideano, concepiscono e creano un'opera che è sempre in divenire.
Nella serata del 2 agosto le artiste hanno ospitato il prof. Antonio Gerolmini per parlare del rosone pugliese. L'esperto studioso e ricercatore, tra i tanti affascinanti racconti, ha illustrato con opportune riflessioni l'invenzione dei rosoni che risale all'antichità, sul numero degli spicchi che li componevano non solo su numeri pari ma anche dispari. Ci fanno sapere le artiste che l'intervento del prof. Gerolmini, per niente scontato, è stato piacevole da ascoltare perchè nel discorrere ha illustrato gli studi, le ricerche e le scoperte da lui compiute sui rosoni delle Cattedrali di Puglia. Lo studioso è stato ospite della mostra perché aveva già avuto modo di conoscere Nicola Giotti, artigiano anche lui, eccellenza di Giovinazzo nel campo della pasticceria a carattere nazionale. Il noto pasticcere lo aveva incontrato tre anni fa in occasione della trasmissione tv "Fatti ad arte", realizzata in collaborazione con Confartigianato, andata in onda su Telenorba. Nicola Giotti al rosone ha dedicato un'opera di pasticceria fatta di pasta di mandorle, ciliegia, amarena e crema con vaniglia, una bontà unica che ha deliziato i presenti nella sala San Felice.
La mostra
La mostra "Cattedrali sul mare" di Vicky Depalma è stata realizzata con la collaborazione di Ilia Scardigno, Luciana Galantino e Ilaria Defronza. Nelle loro operose mani e nella loro mente pensante e creativa a tutto tondo, il principio dell'artigianalità, delle idee che si concretizzano, ha portato alla celebrazione della pluralità delle esperienze femminili che sono presenti in mostra in tutta la loro bellezza, unicità e autenticità. Alle artiste e artigiane abbiamo posto una domanda utile a comprendere quale fosse per ognuna di loro l'elemento di punta portato in mostra, sottolineando che tutte le creazioni meritano di essere ammirate. Ecco cosa ci hanno risposto.
«Quando ho terminato tutti i lavori sulle Cattedrali da portare alla mostra-ci ha detto la scenografa Vicky Depalma- ho pensato alla Cattedrale di Bari dedicata a San Sabino. L'opera, tecnica mista su legno, si chiama Nostos, che in greco vuol dire ritorno e rappresenta il viaggio del ritorno e dello scoprire qualcosa che avevo già interiorizzato e poi emerge con il suo significato».
Le mini tele di Ilaria Lafronza, pittrice, caratterizzano il suo "fare arte" . Il suo elemento di punta è la mini tela, acrilico su tela 10cm tonda per 10 cm, che rappresenta pittoricamente l'interno della Cattedrale di San Sabino di Bari perché da un punto di vista tecnico a lei piace il gioco di luce e ombre che si crea nel giorno del 21giugno, solstizio d'estate.
«È stata per me una sfida dal punto di vista tecnico il passaggio della luce attraverso il rosone», ha affermato l'artista.
Luciana Galantino ha rivolto particolare attenzione a due lumi ispirati al mare, con mandala ricamato con decorazioni di turchese e lapislazzuli e l'altro con mandala di pietre dure su rosone plurimaterico, realizzato con legno, pietre, pizzo blu.
L'elemento di punta di Ilia Scardigno è il rosone retro illuminato, elemento d'arredo molto raffinato che ha una precisa ispirazione.«Quando entro in una chiesa- ci ha detto la ceramista Ilia Scardigno- guardo in alto e ammiro il rosone visto in negativo dall'interno; sulla ceramiche ho riportato luci e ombre, la luce che filtra attraverso i fori e gli spazi crea il disegno al contrario per cui non leggi la materia ma gli spazi vuoti che ti colpiscono. Sulla pietra è come rievocare i rosoni veri delle chiese fatte di pietre bianche. Il mio rosone ha vinto lo scorso dicembre il primo premio della seconda edizione del concorso Terrafuoco di Terlizzi nella sezione artigianato», ha così concluso Ilia Scardigno.
La mostra, apprezzata da un numeroso pubblico di visitatori, merita una visita perché ricca di impegno e laboriosità. Gli orari per poterla visitare fino al giorno 7 agosto sono dalle 17.00 alle 22.30.
La piazza San Felice, nella quale è situata la sala San Felice, ex antica chiesa ed ex mercato, accoglie la mostra con l'allestimento di rosoni in forex e tessuto, creati per l'occasione dalle quattro artigiane e collocati, attaccandoli ai balconi, grazie alla disponibilità dei residenti. L'idea di mettere su la mostra "Cattedrali sul
Mare" è stata di Vicky Depalma, l'iniziativa è stata concepita due anni fa nella sua mente quando ha pensato di inglobare le altre artigiane con cui era stata messa in atto una armoniosa collaborazione, nata da un'idea di Ilia Scardigno che le riunì, esattamente due anni fa, chiamandole una per una con questa motivazione. «Gli artigiani di solito vivono da soli- ha affermato Ilia Scardigno- e operano creativamente in solitaria; trovare spalle di supporto e condivisione nel concepire il lavoro artigianale è stata una idea vincente, a mio parere» ha concluso la ceramista. L'ingresso della mostra è reso originale e accogliente da una piccola parte di un rosone in costruzione lì collocato che simboleggia l'idea del viaggio che le artiste compiono ogni qual volta ideano, concepiscono e creano un'opera che è sempre in divenire.
Nella serata del 2 agosto le artiste hanno ospitato il prof. Antonio Gerolmini per parlare del rosone pugliese. L'esperto studioso e ricercatore, tra i tanti affascinanti racconti, ha illustrato con opportune riflessioni l'invenzione dei rosoni che risale all'antichità, sul numero degli spicchi che li componevano non solo su numeri pari ma anche dispari. Ci fanno sapere le artiste che l'intervento del prof. Gerolmini, per niente scontato, è stato piacevole da ascoltare perchè nel discorrere ha illustrato gli studi, le ricerche e le scoperte da lui compiute sui rosoni delle Cattedrali di Puglia. Lo studioso è stato ospite della mostra perché aveva già avuto modo di conoscere Nicola Giotti, artigiano anche lui, eccellenza di Giovinazzo nel campo della pasticceria a carattere nazionale. Il noto pasticcere lo aveva incontrato tre anni fa in occasione della trasmissione tv "Fatti ad arte", realizzata in collaborazione con Confartigianato, andata in onda su Telenorba. Nicola Giotti al rosone ha dedicato un'opera di pasticceria fatta di pasta di mandorle, ciliegia, amarena e crema con vaniglia, una bontà unica che ha deliziato i presenti nella sala San Felice.
La mostra
La mostra "Cattedrali sul mare" di Vicky Depalma è stata realizzata con la collaborazione di Ilia Scardigno, Luciana Galantino e Ilaria Defronza. Nelle loro operose mani e nella loro mente pensante e creativa a tutto tondo, il principio dell'artigianalità, delle idee che si concretizzano, ha portato alla celebrazione della pluralità delle esperienze femminili che sono presenti in mostra in tutta la loro bellezza, unicità e autenticità. Alle artiste e artigiane abbiamo posto una domanda utile a comprendere quale fosse per ognuna di loro l'elemento di punta portato in mostra, sottolineando che tutte le creazioni meritano di essere ammirate. Ecco cosa ci hanno risposto.
«Quando ho terminato tutti i lavori sulle Cattedrali da portare alla mostra-ci ha detto la scenografa Vicky Depalma- ho pensato alla Cattedrale di Bari dedicata a San Sabino. L'opera, tecnica mista su legno, si chiama Nostos, che in greco vuol dire ritorno e rappresenta il viaggio del ritorno e dello scoprire qualcosa che avevo già interiorizzato e poi emerge con il suo significato».
Le mini tele di Ilaria Lafronza, pittrice, caratterizzano il suo "fare arte" . Il suo elemento di punta è la mini tela, acrilico su tela 10cm tonda per 10 cm, che rappresenta pittoricamente l'interno della Cattedrale di San Sabino di Bari perché da un punto di vista tecnico a lei piace il gioco di luce e ombre che si crea nel giorno del 21giugno, solstizio d'estate.
«È stata per me una sfida dal punto di vista tecnico il passaggio della luce attraverso il rosone», ha affermato l'artista.
Luciana Galantino ha rivolto particolare attenzione a due lumi ispirati al mare, con mandala ricamato con decorazioni di turchese e lapislazzuli e l'altro con mandala di pietre dure su rosone plurimaterico, realizzato con legno, pietre, pizzo blu.
L'elemento di punta di Ilia Scardigno è il rosone retro illuminato, elemento d'arredo molto raffinato che ha una precisa ispirazione.«Quando entro in una chiesa- ci ha detto la ceramista Ilia Scardigno- guardo in alto e ammiro il rosone visto in negativo dall'interno; sulla ceramiche ho riportato luci e ombre, la luce che filtra attraverso i fori e gli spazi crea il disegno al contrario per cui non leggi la materia ma gli spazi vuoti che ti colpiscono. Sulla pietra è come rievocare i rosoni veri delle chiese fatte di pietre bianche. Il mio rosone ha vinto lo scorso dicembre il primo premio della seconda edizione del concorso Terrafuoco di Terlizzi nella sezione artigianato», ha così concluso Ilia Scardigno.
La mostra, apprezzata da un numeroso pubblico di visitatori, merita una visita perché ricca di impegno e laboriosità. Gli orari per poterla visitare fino al giorno 7 agosto sono dalle 17.00 alle 22.30.