
Religioni
San Francesco di Paola, festa di fede e di popolo - FOTO
Ieri sera la traslazione dell'effigie, la santa messa, l'imbarco e lo sbarco in Cala Porto
Giovinazzo - domenica 6 luglio 2025
1.51
Tra le feste estive a Giovinazzo, quella in onore di San Francesco di Paola ha mantenuto intatta la sua integrità, senza cedere a manie troppo mondane. È rimasta la festa dell'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, di buona parte della comunità di fedeli del centro storico, certamente la festa dei marinai e della gente legata al mare. Ed è ancora oggi festa sobria.
Ieri sera, sabato 5 luglio, la traslazione della sacra effigie ha avuto luogo intorno alle 19.00, eccezionalmente per i lavori in piazza Benedettine, dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta a piazza Porto, dove padre Pasquale Rago ha officiato la santa messa molto partecipata. Infine il momento clou della giornata, con l'effigie e le reliquie del santo calabrese imbarcate sulle barche dell'Associazione Vogatori "Massimo Cervone" sino all'imbocco del porto, per rievocare il miracolo del sorvolo dello Stretto di Messina sul mantello del frate.
Lì, in quello specchio d'acqua, il padre spirituale della Confraternita di Maria SS del Carmine e l'ANMI Giovinazzo hanno affidato al mare non solo una corona d'alloro, ma anche preghiere per tutti i caduti per la libertà e per quanti, con la speranza di un mondo migliore, hanno perso la vita in traversate effettuate in condizioni disumane. Vittime di un mondo egoista e di governanti che nei loro Paesi sono incapaci da dar loro un futuro. A San Francesco di Paola, taumaturgo miracoloso, la richiesta di lenire le ferite dell'anima di quanti hanno visto i propri cari essere inghiottiti dalle acque del mare, della guerra e dell'indifferenza.
Il rientro festoso dopo i fuochi d'artificio da Levante, a devozione della ditta di Nino Marzella, è stato il coronamento di una serata trascorsa nella fede autentica, tra preghiera e devozione.
Noi vogliamo raccontarvela questa serata attraverso i nostri scatti. Sulla nostra pagina Facebook, invece, potrete trovare i video dell'imbarco e dello sbarco della sacra effigie e delle reliquie.
Ieri sera, sabato 5 luglio, la traslazione della sacra effigie ha avuto luogo intorno alle 19.00, eccezionalmente per i lavori in piazza Benedettine, dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta a piazza Porto, dove padre Pasquale Rago ha officiato la santa messa molto partecipata. Infine il momento clou della giornata, con l'effigie e le reliquie del santo calabrese imbarcate sulle barche dell'Associazione Vogatori "Massimo Cervone" sino all'imbocco del porto, per rievocare il miracolo del sorvolo dello Stretto di Messina sul mantello del frate.
Lì, in quello specchio d'acqua, il padre spirituale della Confraternita di Maria SS del Carmine e l'ANMI Giovinazzo hanno affidato al mare non solo una corona d'alloro, ma anche preghiere per tutti i caduti per la libertà e per quanti, con la speranza di un mondo migliore, hanno perso la vita in traversate effettuate in condizioni disumane. Vittime di un mondo egoista e di governanti che nei loro Paesi sono incapaci da dar loro un futuro. A San Francesco di Paola, taumaturgo miracoloso, la richiesta di lenire le ferite dell'anima di quanti hanno visto i propri cari essere inghiottiti dalle acque del mare, della guerra e dell'indifferenza.
Il rientro festoso dopo i fuochi d'artificio da Levante, a devozione della ditta di Nino Marzella, è stato il coronamento di una serata trascorsa nella fede autentica, tra preghiera e devozione.
Noi vogliamo raccontarvela questa serata attraverso i nostri scatti. Sulla nostra pagina Facebook, invece, potrete trovare i video dell'imbarco e dello sbarco della sacra effigie e delle reliquie.