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I "due Sollecito" al lavoro
Attualità

PUG approvato, la planimetria e l'intervento della consigliera Sollecito

Ieri, 28 marzo, il passaggio in Consiglio comunale

È stato approvato ieri, 28 marzo, nella seduta del Consiglio comunale, a maggioranza, il nuovo Piano Urbanistico Generale. Le opposizioni hanno manifestato la contrarietà rispetto all'operato dell'amministrazione, disertando l'Aula "Pignatelli".
Oltre alla soddisfazione del sindaco Michele Sollecito, anche la consigliera Annamaria Sollecito ha ribadito nelle scorse ore come questo sia un passaggio epocale. È stata lei la delegata comunale al PUG in questa ultima fase prima dell'approvazione della massima assise.
Nel suo discorso di ieri sera, Annamaria Sollecito ha presentato il lavoro compiuto, ma prima ha voluto ripercorrere l'iter che ha portato a questo passaggio dalla maggioranza definito "epocale" per Giovinazzo. Di seguito, dunque, riportiamo l'intero discorso pronunciato in Aula. Un po' lungo, ma importante per capire le varie fasi e le scelte operate da tecnici ed amministratori.
In allegato a questo articolo la planimetria completa del nuovo PUG.

«Sono entusiasta ed onorata di aver contribuito a questo passaggio epocale per la Storia di Giovinazzo. Sarà mia premura essere al fianco dei cittadini in tutta la fase successiva all'approvazione, per poter accogliere e valutare tutte le osservazioni. Pertanto, ci adopereremo per creare occasioni di partecipazione collettiva e di coinvolgimento pubblico. Lo sviluppo di Giovinazzo, per i prossimi vent'anni, passa proprio dal PUG e dalle scelte coraggiose che abbiamo sposato.


"Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d'un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell'economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi." (Italo Calvino)

Italo Calvino, nel suo libro "Le Città invisibili", attraverso un'analisi di città immaginarie e fantasiose, apre un'ampia riflessione sulla città moderna. Per Calvino la città ideale sembra essere molto lontana da quelle in cui viviamo oggi. Solo una città che consente ai suoi abitanti di vivere in perfetta armonia con la natura può essere ritenuta una città vivibile.

I pilastri su cui si fonda il Piano Urbanistico Generale di Giovinazzo sono 4:
- La valorizzazione della costa
- La valorizzazione del contesto rurale e del paesaggio
- La riqualificazione dei margini urbani
- L'ottimizzazione del territorio e la possibilità di ricollocazione degli ambiti destinati ad attività produttive


Il Piano, inoltre, individua tre macrocontesti su cui si orientano tutte le scelte strategiche in esso contenute:
- Il contesto rurale
- Il contesto urbano
- Il contesto periurbano

In questi contesti si inseriscono una serie di sistemi:
- Il sistema della mobilità
- Il sistema degli impianti e delle infrastrutture tecnologiche
- Il sistema delle dotazioni


Procedo quindi con l'analisi dei 4 pilastri fondamentali del nostro Piano
Se volessimo paragonare Giovinazzo ad una delle Città invisibili di Calvino, potremmo certamente relazionarla a Despina, città del desiderio. Despina può essere raggiunta in due modi: "a chi viene da terra e a chi viene da mare". Sia il cammelliere sia il marinaio giungono verso Despina con il desiderio di trovare un luogo meraviglioso, diverso dalla realtà da cui provengono. Despina è "confine tra due deserti" cioè la realtà percepita da due punti di vista differenti ed opposti che alla fine convergono.
Giungo così al primo aspetto che caratterizza il nuovo Piano Urbanistico Generale di Giovinazzo:
L'unitarietà del territorio che vede valorizzati i più preziosi pilastri della Città: la costa e l'agro. Da cittadina giovinazzese, sono sempre stata portata a pensare che la Città di Giovinazzo finisse con la ferrovia. Questo perché il nostro modo di vivere la Città ed il nostro modo di valorizzarla, ci hanno sempre spinti a trascurare il vasto territorio rurale che caratterizza Giovinazzo.
La prima scelta strategica del PUG è proprio la volontà di migliorare le relazioni tra tutti i contesti territoriali caratteristici della nostra Città: la costa, la città e l'entroterra.

Mi piace pensare a Giovinazzo come a un cuore pulsante di vita le cui principali arterie sono il mare e l'agro.
Così il Piano favorisce una importante svolta per la valorizzazione di tutta la costa e dei molteplici ambiti caratterizzati come "Contesti periurbani" i quali definiscono i margini della città ma che, di fatto, attualmente, non sono fruibili e vivibili dai cittadini prima e dai turisti poi.

Tra gli obiettivi, la definizione di regole di assetto e di utilizzo delle aree libere costiere, per equilibrare la presenza di spazi aperti verdi - migliorando la funzionalità ecologica delle aree agricole costiere - e servizi al turismo balneare in conformità a quanto previsto dal PPTR. Riqualificando e potenziando le attrezzature di servizio alla balneazione con strutture amovibili, realizzate con materiali ecocompatibili e arretrate verso l'interno. Particolare attenzione, viene posta alle visuali e agli accessi al mare per tutta la fascia costiera, realizzando percorsi ciclopedonali, trasversali e paralleli, di connessione tra la costa e il tessuto urbano.
Una maggiore attenzione viene riservata anche ai parcheggi migliorando l'offerta di parcheggi verdi, con vegetazione e terreno permeabile, arretrati rispetto alla costa e mitigati nel paesaggio.

Il PUG, inoltre, punta, con lungimiranza, ad un'attenta valorizzazione del contesto rurale mediante la definizione di una rete di mobilità dolce, l'offerta di servizi legati al turismo, la valorizzazione dei beni culturali storici, l'incentivazione alla ripiantumazione e valorizzazione della coltura tipica dell'olivo tramite politiche di ottimizzazione e innovazione della produzione agricola.

Pertanto, l'attenzione ai due contesti: costiero e rurale, genera un meccanismo di destagionalizzazione, per cui la città non è più attrattiva solo nella stagione estiva ma, grazie alla valorizzazione di tutte le potenzialità che il territorio offre, il turismo approda a Giovinazzo in ogni momento dell'anno.
Tra i punti cardine del Piano riscontriamo, quindi, una forte attenzione al paesaggio che interessa anche la valorizzazione di Lama Castello, con il parco naturalistico, e tutti gli ambiti paesaggistici, mediante connessioni ecologiche urbane. Si vogliono, inoltre, creare spazi che favoriscano la fruizione pubblica ed una fascia di aree a verde attrezzato, che funga da corridoio ecologico e mitigazione paesaggistica.
Il PUG fa del paesaggio una priorità da tutelare, ponendo fine all'eccessivo consumo di suolo a cui le nostre città hanno dovuto assistere negli ultimi anni.

Scarso consumo di suolo non vuol dire, però, inedificabilità, ma piuttosto una più ponderata scelta negli ambiti da edificare e nelle quantità edificatorie. Lo sguardo del PUG non è volto solo al turismo ma a tutto il contesto urbano. Tende alla rigenerazione, alla tutela e alla valorizzazione del tessuto storico e di quegli ambiti ancora da rinnovare, per cui favorisce una riqualificazione e ristrutturazione dell'edificato esistente riducendo l'impatto ambientale e paesaggistico.

Mi aggancio, quindi, al terzo pilastro del nostro Piano: la riqualificazione dei margini.
È nel contesto urbano, ai margini della Città, che si collocano le nuove aree destinate all'edificazione e all'espansione, conferendo identità e riconoscibilità alle porte della Città.

Molti si chiederanno se sia necessario lasciare spazio a nuove edificazioni in un'epoca in cui l'indice demografico ha subìto un forte calo. Sì, è indispensabile. E, per comprenderne l'importanza, mi preme citare alcuni dati riportati dal Sole24ore:
La prima città per crescita demografica è Parma che registra un aumento del 14% della popolazione, passata dai 172mila cittadini del 2009 agli attuali 196mila. Un record anche legato all'appeal della città, salita al decimo posto nell'ultima classifica sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore:
"Nel 2015 il termine "attrattività" è stato inserito nel documento unico di programmazione del Comune come parola chiave - spiega Marco Bosi, vicesindaco con delega ai servizi demografici -. Parma attrae aziende e lavoratori ai quali offre una qualità della vita diversa, fatta di brevi spostamenti casa-lavoro e di servizi di alto livello".

Tra questi, quelli per l'infanzia che «puntano ad agevolare il lavoro femminile».
Qui vorrei allacciarmi all'ultimo dei quattro pilastri fondanti il PUG: l'opportunità che il piano offre alle attività produttive. Non dimentichiamo che una Città diviene competitiva lì dove presenta un'offerta lavorativa ampia e stimolante. Prerogativa del PUG è quella di attivare ambiti destinati ad attività produttive, al di là della ferrovia, oltre il centro abitato; conferendo così la giusta dignità all'artigianato, all'imprenditoria e a quanti avranno la volontà di investire sul nostro territorio; sempre, però, nel pieno rispetto del tessuto urbano e del paesaggio.
Continuo con i dati del Sole24ore:
In fondo alla classifica troviamo capoluoghi medio-piccoli, distribuiti principalmente al Centro-Sud: Carrara, Benevento, Messina e Ascoli Piceno. Ultima è Urbino, che nei 10 anni ha perso il 7,2% dei residenti, toccando quota 14.361 persone. "Effetto collaterale", anche, dei due punti di forza della città: la bellezza (è patrimonio Unesco) e l'università. «Il fatto che la città fosse così tutelata - racconta il sindaco Maurizio Gambini – già negli anni Ottanta e Novanta ha limitato l'espansione edilizia portando le giovani coppie a spostarsi fuori città. I proprietari delle case nel centro storico, invece, le hanno lasciate per affittarle a turisti e studenti».
Questi dati dimostrano che Città più attrattive contribuiscono ad un elevato incremento demografico. Diversamente, Città estremamente sottoposte a forti restrizioni generano una complessa e quasi inesistente espansione del territorio perdendo appeal e risultando meno affascinanti.

Una città attrattiva non è soltanto meta per il turismo e motivo di incremento demografico, ma diviene anche un incentivo per quanti esercitano lo smart working.

Nomad List, sito lanciato nel 2014 che si occupa di trovare i migliori posti in cui vivere, lavorare e viaggiare per i lavoratori da remoto, in base alle segnalazioni degli utenti, ha stilato la classifica delle migliori città italiane ideali per lo smart working
Nella classifica delle 10 migliori città italiane in cui lavorare in smart working, Bari è al secondo posto dopo Bologna e prima di Genova. Un risultato notevole, considerato il lungo periodo Covid che ha reso necessario per molti il lavoro da casa, a distanza, anche per non esporsi all'eventuale rischio contagi in ufficio o nei mezzi di trasporto.
I parametri per entrare nella top ten stilata dalla community "Nomad-List" sono il costo della vita, la velocità della connessione a internet, divertimento e sicurezza.
Questa è la rivincita del sud

Entrando nel merito di quelli che sono i punti di svolta in un Piano Urbanistico Generale, elenco, brevemente di seguito, le novità che esso racchiude rispetto al Piano Regolatore Generale, strumento finora adoperato.

Un Piano Urbanistico è costituito da una Parte strutturale (PUG/S) ed una Parte programmatica (PUG/P).
La prima è l'ossatura del Piano. Definisce quello che si può operare sul territorio, disciplina le azioni da compiere e indica tutte quelle "invarianti" (beni storici e culturali, struttura idro-geomorfologica, mobilità e infrastrutture tecnologiche, vincoli paesaggistici) che sono punti fermi da cui non si può prescindere.

La seconda, la parte programmatica del Piano, è un vero e proprio programma che esprime, nel concreto, dove si vuole operare, definisce gli indici ed entra, in maniera specifica, nel merito di ciò che si sta attuando. Sempre, però, nel rispetto di quanto dettato e definito dal Piano Strutturale.

"L'articolazione del piano urbanistico in strutturale e programmatico è funzionale per introdurre la dimensione temporale nella pianificazione comunale, elemento essenziale per governare il territorio in modo commisurato alla capacità di carico di questo e per poter avviare l'attuazione delle previsioni quando effettivamente si realizzano le condizioni di fattibilità urbanistica, tecnica, economica e imprenditoriale. Ciò significa che il Piano necessita di una certa flessibilità, per poter rispondere ad esigenze e condizioni mutevoli nel tempo, pur nell'aderire a obiettivi generali fermi e condivisi con l'intera comunità." (PUG.1-Relazione generale)

Qualora si volesse operare in un determinato ambito, previsto dal PUG/S (strutturale), ma non ancora attivato nel PUG/P (programmatico) è necessario, esclusivamente, approvare "l'attivazione" dell'ambito in Consiglio Comunale. Notiamo, quindi, come questa procedura, a differenza di quanto avviene oggi con il PRG, sia molto più immediata evitando lunghi tempi di attesa e di "rimbalzo" delle pratiche tra Enti.

Il secondo punto di forza di un Piano Urbanistico riguarda l'aspetto paesaggistico.

La legge regionale pugliese 7 ottobre 2009 n.20, nel dettare la disciplina per la pianificazione paesaggistica, ha previsto che gli enti territoriali "adeguano" i propri strumenti urbanistici e territoriali alle previsioni del PPTR in un arco temporale dimezzato rispetto a quanto previsto dal Codice, vale a dire "entro un anno dalla sua entrata in vigore" (comma 9, art. 2).
Il PPTR, a sua volta, nella definitiva stesura approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione 16 febbraio 2015 n.176, pubblicata sul BURP n° 40 del 23 marzo 2015, esige (art.97 nta) che i comuni e le province "adeguano" i propri strumenti urbanistici generali e territoriali alle previsioni del PPTR, entro un anno dalla data della sua entrata in vigore.

Della pianificazione sovraordinata al Piano Urbanistico fa parte anche il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), il quale individua le aree a rischio frana ed alluvione e individua azioni finalizzate alla prevenzione e alla mitigazione del rischio idrogeologico, salvaguardando l'incolumità delle persone e dei beni.

Il Piano Urbanistico che oggi andiamo ad adottare risulta essere già adeguato al PPTR, al PAI e, inoltre, il Comune, si sta dotando del Piano Comunale delle Coste, in conformità alla LR 17/2015.
Una analisi puntuale e dettagliata è stata svolta all'interno della VAS (Valutazione Ambientale Strategica), orientata a fornire elementi conoscitivi e valutativi per la redazione dell'intero piano. Essa consente di documentare le ragioni poste a fondamento delle scelte strategiche, sotto il profilo della garanzia e della coerenza delle stesse con le caratteristiche e lo stato dell'ambiente.


Ora permettetemi di esprimere un parere personale e tecnico sul PUG. L'Arch. Nigro sa bene quanto io abbia apprezzato il suo lavoro. Ritengo che sia stato svolto uno studio meticoloso e volto al futuro della nostra Città. Penso alle Città della Svezia, della Danimarca, della Svizzera e a tutte quelle Città che hanno a cuore lo sviluppo del territorio nel pieno rispetto del paesaggio. Apprezzo lo sguardo attento rivolto verso la costa, verso il paesaggio in un sapiente equilibrio di interventi, per una vivibilità degli spazi piena e soddisfacente. Ammiro la dedizione con cui è stato curato ogni singolo ambito della Città senza lasciare nulla di indefinito, individuando con un attento studio e un profondo impegno tutte le "invarianti" che costituiscono il bagaglio culturale e storico della nostra Città, nel pieno rispetto delle aspettative dell'Amministrazione e dei cittadini tutti.

Chiudo elencando il percorso storico che il nostro Piano ha dovuto subire e trasmettendo un dato significativo: sono circa 37 su 258 i Comuni pugliesi che finora hanno adottato e approvato il Piano Urbanistico Generale. Questi numeri ci fanno comprendere quanto sia difficile giungere all'adozione di uno strumento che è un punto di svolta per la Storia e per il Futuro di una Città.

27 dicembre 2017: pubblicazione del bando di gara mediante procedura aperta in modalità telematica per l'appalto dei servizi tecnici per la redazione del piano urbanistico generale di Giovinazzo.
28 maggio 2019: aggiudicazione affidamento dell'incarico professionale per la redazione del PUG alla società cooperativa di ingegneria MATE
23 luglio 2019: incontro pubblico in Piazzale Leichardt con arch. Nigro sulle premesse del nuovo PUG
8 giugno 2020: mediante la piattaforma Microsoft Teams, si è svolta la 1^ conferenza di copianificazione
30 marzo 2021: adozione del Documento programmatico Preliminare DPP, Delibera consiglio comunale n. 17
22 ottobre 2021: incontro con tecnici ed operatori economici sullo schema del PUG
25 Gennaio 2022: indizione e convocazione della 2^ conferenza di copianificazione. All'esito dei lavori della 2^ conferenza si è deciso di indire una nuova riunione per far fronte alla richiesta di documentazione integrativa da parte degli Enti coinvolti nella copianificazione.
6 ottobre 2022: nuova riunione in Regione Puglia per la 2^ conferenza di copianificazione
Al termine della 2^ conferenza di co-pianificazione gli Enti coinvolti hanno inviato successivamente i loro contributi scritti.
A gennaio – terminata la raccolta dei contributi – i tecnici incaricati hanno aggiornato gli elaborati sulla base degli esiti della 2^ conferenza di co-pianificazione.
27 gennaio 2023: la giunta approva la proposta di adozione del PUG da demandare al consiglio comunale. Tutti i file del PUG sono pubblicati nel giro di pochi giorni sul sito web del Comune nell'apposita sezione dedicata al PUG: https://www.comune.giovinazzo.ba.it/index.php/aree-tematiche/aree-tematiche-lista-1/ambiente/piano-urbanistico-generale-pug-del-comune-di-giovinazzo
21 febbraio 2023: giunge in Comune il parere definitivo dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino meridionale.
8 marzo 2023: giunge in Comune il parere favorevole della Regione Puglia ex art. 89 DPR 380/2001 da parte della sezione opere pubbliche e infrastrutture.
14 marzo 2023: i tecnici incaricati della redazione del PUG inviano l'elenco elaborati definitivo.
23 marzo 2023: invio di ulteriori elaborati
28 marzo 2023 il Consiglio Comunale adotta il Piano Urbanistico Generale di Giovinazzo.

Consegniamo alla Città di Giovinazzo un Piano adeguato a tutti gli strumenti previsti dalla Legge, un Piano già provvisto di norme dettagliate e di previsioni programmatiche immediatamente attuabili, un Piano che rispetta le esigenze ed il benessere di tutti i cittadini, un Piano a misura d'uomo, come sognava il grande Architetto Le Corbusier».
  • Piano Urbanistico Generale
  • Annamaria Sollecito
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