
Chiesa locale
Passione a Giovinazzo, torna la croce in piazza Vittorio Emanuele II
Sarà accesa dal 24 marzo fino al 6 aprile
Giovinazzo - sabato 20 marzo 2021
Sarà accesa in piazza Vittorio Emanuele II dal 24 marzo sino al 6 aprile, la grande croce, segno della tradizione pasquale a Giovinazzo.
È stata già esposta nelle scorse ore, quelle in cui è di fatto iniziato il settenario nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, dai confratelli di Maria SS della Purificazione che da tanti anni curano il culto dell'Addolorata.
La richiesta di allacciamento alla rete elettrica era giunta al Comune di Giovinazzo dal Priore Pantaleo Magarelli sin dal 22 febbraio scorso. La croce, simbolo della Passione di Cristo e di tutta la cristianità, tornerà dunque a campeggiare nella grande e centrale piazza di Giovinazzo, quasi di fronte al sagrato della Parrocchia San Domenico. Si tratta di un segno di grande speranza che il pio sodalizio con sede nella chiesetta di Sant'Andrea ha voluto dare a tutta la cittadinanza, nel periodo più buio dal dopoguerra.
Quella croce resterà lì, ci hanno fatto sapere, a rinverdire la tradizione cattolica ed a testimoniare anche le nostre sofferenze e come emblema del riscatto che tutti presto sperano di celebrare.
È stata già esposta nelle scorse ore, quelle in cui è di fatto iniziato il settenario nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, dai confratelli di Maria SS della Purificazione che da tanti anni curano il culto dell'Addolorata.
La richiesta di allacciamento alla rete elettrica era giunta al Comune di Giovinazzo dal Priore Pantaleo Magarelli sin dal 22 febbraio scorso. La croce, simbolo della Passione di Cristo e di tutta la cristianità, tornerà dunque a campeggiare nella grande e centrale piazza di Giovinazzo, quasi di fronte al sagrato della Parrocchia San Domenico. Si tratta di un segno di grande speranza che il pio sodalizio con sede nella chiesetta di Sant'Andrea ha voluto dare a tutta la cittadinanza, nel periodo più buio dal dopoguerra.
Quella croce resterà lì, ci hanno fatto sapere, a rinverdire la tradizione cattolica ed a testimoniare anche le nostre sofferenze e come emblema del riscatto che tutti presto sperano di celebrare.