
Chiesa locale
Mons. Cornacchia in Visita Pastorale al Consiglio comunale di Giovinazzo (FOTO)
Ieri sera la massima assise cittadina ha accolto la guida spirituale della diocesi
Giovinazzo - venerdì 18 gennaio 2019
1.59
Giornata storica, quella vissuta ieri a Giovinazzo. Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi che comprende anche Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi, ha aperto la sua Visita Pastorale diocesana partendo dal Consiglio comunale giovinazzese.
A riceverlo l'intera assise, il clero locale (i parroci, i padri spirituali delle confraternite, nonché i frati cappuccini), i vertici militari, l'ANMI, una rappresentanza dell'Associazione Nazionale Carabinieri ed il Corpo di Polizia Locale, oltre al Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, Giuseppe Tulipani.
Nei saluti iniziali in Aula "Pignatelli", il Presidente del consesso, Alfonso Arbore, ha fatto riferimento all'eccezionalità di un evento che non si verificava dagli anni '70 ed ha voluto ribadire la gioia di tutta l'assise nel ricevere la guida spirituale all'interno di Palazzo di Città.
Il Sindaco Tommaso Depalma ha quindi a sua volta sottolineato, dando del "tu" al prelato, come egli resti un punto di riferimento prezioso per tutta la comunità, che lo sente vicino, amico, buon padre di famiglia. Il primo cittadino si è quindi soffermato sulla necessità di mettersi in ascolto degli altri quando si fa politica (concetto poi ripreso da monsignore) e su quelle che sono le peculiarità positive dei giovinazzesi, popolo che sa accogliere, che non discrimina, che mette al centro del suo progetto di crescita le donne (il riferimento esplicito è stato alla Consulta femminile), che sa seguire il solco della legalità, favorendo anche un tessuto imprenditoriale sano, che non è oppresso dal giogo della malavita che tanti danni invece procura alle economie dei centri vicini. Depalma ha altresì messo in risalto come i parroci giovinazzesi siano «guerrieri silenziosi», che combattono paure, incertezze, miserie umane ed economiche con la forza e l'esempio della fede.
Prima dell'intervento di Mons. Cornacchia, l'intera assise, guidata dai parroci di Giovinazzo, ha letto un estratto dal Messaggio di Papa Franceco per la 52ª Giornata Mondiale della Pace, in cui si sottolinea che la politica è al servizio del bene comune.
Sua Eccellenza ha ricordato, parafrasando il Concilio Vaticano II, come la Chiesa stimi degno di nota chi si assume il peso delle decisioni per la collettività e per il bene pubblico. «Voi rappresentate, non amministrate semplicemente - ha ricordato Mons. Cornacchia citando il Pontefice -. Il governante deve innanzitutto amare il suo popolo, poiché un governante che non lo ama può al massimo mettere un po' d'ordine, ma niente di più. Voi - ha proseguito rivolgendosi ad amministratori e Consiglieri - dovete avere "amore per il popolo" e vivere il vostro compito con umiltà».
Mons. Domenico Cornacchia ha quindi ribadito come al più alto consesso cittadino non sia richiesto di sostituirsi ad agenzie educative essenziali quali famiglia e scuola, ma di essere in ogni caso guida per il bene di tutti, così come grande importanza rivestono le parrocchie e i loro oratori, presidi di legalità, dove crescere e camminare insieme, dove si esplicita quotidianamente la missione educativa della Chiesa.
«Girerò per le case degli ammalati, visiterò anziani e persone sole - ha detto - perché voglio conoscere a fondo le vostre comunità come già avevo fatto in passato nei luoghi in cui sono stato Vescovo». Mons. Cornacchia ha infine ricordato i suoi viaggi negli Stati Uniti ed in Sud America, dove ha incontrato le comunità giovinazzesi che vi ci vivono, mostrando di non dimenticare le loro radici e l'amore per Maria di Corsignano, presente in quasi tutte le case.
Apprezzabili tutti gli interventi dei Consiglieri comunali, partendo da quello di Daniele de Gennaro, il quale ha ricordato la grave perdita di Enzo Castrignano ed ha chiesto al prelato un concreto aiuto affinché l'azione di tutta l'assise riesca davvero ad essere incanalata verso l'ascolto degli ultimi, ad essere il motore che copra il gap che c'è tra «le periferie dell'esistenza» ed i più avvantaggiati, a raggiungere i bisogni concreti di chi ha minori opportunità degli altri.
Interessante anche il passaggio di Marianna Paladino, che ha evidenziato le difficoltà dei giovani ad essere parte gioiosa di una comunità, spesso schiacciati da problemi lavorativi. Per questo, secondo la Consigliera, c'è bisogno dell'aiuto della Chiesa, che si torni a parlare con loro, che li sia aiuti a superare la tristezza e lo scetticismo. L'essere cattolici, quindi, è essere "attivi", presenti, anche nel volontariato, forma altissima di cristianità.
Gianni Camporeale ha infine rappresentato al Vescovo la necessità che la politica divenga effettivamente "buona politica", che vada nella direzione corretta suggerita anche dalla Chiesa, che sia plurale e democratica, che guardi al bene comune e non all'interesse personale.
Il Vicesindaco, Michele Sollecito, nel portare i saluti della Giunta, ha invece sottolineato la presenza di monsignore all'interno di un'aula intitolata a Luciano Pignatelli, esempio di virtù, di uomo che ha donato la propria vita per gli altri. A lui, ha ricordato Sollecito, ed al virtuoso esempio di chi ha seduto in Consiglio comunale, come Angelo Depalma ed Enzo Castrignano, deve ispirarsi l'azione di chi è chiamato a rappresentare il popolo giovinazzese.
Suggerimenti e considerazioni accolti di buon grado da Mons. Cornacchia, che prima di andar via ha regalato a tutti i presenti un opuscolo di Luce e Vita, il periodico diocesano, in cui si ripercorrono le virtù che la buona politica deve avere per essere al servizio della pace, intesa non solo in senso lato, ma come pace sociale, buon governo che aiuti la convivenza. Il Vescovo ha anche donato all'intera assise un crocifisso in legno, molto simile ad un tao francescano, che i cittadini vorrebbero fosse appeso il Aula.
Dal canto suo, il Comune di Giovinazzo ha omaggiato il prelato con un presepe incastonato nella cornice di Cala Porto, opera dell'artista partenopeo Alessandro Cavaliere, esposto durante SpaccaBari nel periodo natalizio.
Si è trattato di una giornata storica, che lascerà il segno, è il nostro auspicio, nell'intera comunità giovinazzese.
Nella nostra gallery alcuni dei momenti più significativi della Visita Pastorale del Vescovo in Consiglio comunale.
A riceverlo l'intera assise, il clero locale (i parroci, i padri spirituali delle confraternite, nonché i frati cappuccini), i vertici militari, l'ANMI, una rappresentanza dell'Associazione Nazionale Carabinieri ed il Corpo di Polizia Locale, oltre al Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, Giuseppe Tulipani.
Nei saluti iniziali in Aula "Pignatelli", il Presidente del consesso, Alfonso Arbore, ha fatto riferimento all'eccezionalità di un evento che non si verificava dagli anni '70 ed ha voluto ribadire la gioia di tutta l'assise nel ricevere la guida spirituale all'interno di Palazzo di Città.
Il Sindaco Tommaso Depalma ha quindi a sua volta sottolineato, dando del "tu" al prelato, come egli resti un punto di riferimento prezioso per tutta la comunità, che lo sente vicino, amico, buon padre di famiglia. Il primo cittadino si è quindi soffermato sulla necessità di mettersi in ascolto degli altri quando si fa politica (concetto poi ripreso da monsignore) e su quelle che sono le peculiarità positive dei giovinazzesi, popolo che sa accogliere, che non discrimina, che mette al centro del suo progetto di crescita le donne (il riferimento esplicito è stato alla Consulta femminile), che sa seguire il solco della legalità, favorendo anche un tessuto imprenditoriale sano, che non è oppresso dal giogo della malavita che tanti danni invece procura alle economie dei centri vicini. Depalma ha altresì messo in risalto come i parroci giovinazzesi siano «guerrieri silenziosi», che combattono paure, incertezze, miserie umane ed economiche con la forza e l'esempio della fede.
Prima dell'intervento di Mons. Cornacchia, l'intera assise, guidata dai parroci di Giovinazzo, ha letto un estratto dal Messaggio di Papa Franceco per la 52ª Giornata Mondiale della Pace, in cui si sottolinea che la politica è al servizio del bene comune.
Sua Eccellenza ha ricordato, parafrasando il Concilio Vaticano II, come la Chiesa stimi degno di nota chi si assume il peso delle decisioni per la collettività e per il bene pubblico. «Voi rappresentate, non amministrate semplicemente - ha ricordato Mons. Cornacchia citando il Pontefice -. Il governante deve innanzitutto amare il suo popolo, poiché un governante che non lo ama può al massimo mettere un po' d'ordine, ma niente di più. Voi - ha proseguito rivolgendosi ad amministratori e Consiglieri - dovete avere "amore per il popolo" e vivere il vostro compito con umiltà».
Mons. Domenico Cornacchia ha quindi ribadito come al più alto consesso cittadino non sia richiesto di sostituirsi ad agenzie educative essenziali quali famiglia e scuola, ma di essere in ogni caso guida per il bene di tutti, così come grande importanza rivestono le parrocchie e i loro oratori, presidi di legalità, dove crescere e camminare insieme, dove si esplicita quotidianamente la missione educativa della Chiesa.
«Girerò per le case degli ammalati, visiterò anziani e persone sole - ha detto - perché voglio conoscere a fondo le vostre comunità come già avevo fatto in passato nei luoghi in cui sono stato Vescovo». Mons. Cornacchia ha infine ricordato i suoi viaggi negli Stati Uniti ed in Sud America, dove ha incontrato le comunità giovinazzesi che vi ci vivono, mostrando di non dimenticare le loro radici e l'amore per Maria di Corsignano, presente in quasi tutte le case.
Apprezzabili tutti gli interventi dei Consiglieri comunali, partendo da quello di Daniele de Gennaro, il quale ha ricordato la grave perdita di Enzo Castrignano ed ha chiesto al prelato un concreto aiuto affinché l'azione di tutta l'assise riesca davvero ad essere incanalata verso l'ascolto degli ultimi, ad essere il motore che copra il gap che c'è tra «le periferie dell'esistenza» ed i più avvantaggiati, a raggiungere i bisogni concreti di chi ha minori opportunità degli altri.
Interessante anche il passaggio di Marianna Paladino, che ha evidenziato le difficoltà dei giovani ad essere parte gioiosa di una comunità, spesso schiacciati da problemi lavorativi. Per questo, secondo la Consigliera, c'è bisogno dell'aiuto della Chiesa, che si torni a parlare con loro, che li sia aiuti a superare la tristezza e lo scetticismo. L'essere cattolici, quindi, è essere "attivi", presenti, anche nel volontariato, forma altissima di cristianità.
Gianni Camporeale ha infine rappresentato al Vescovo la necessità che la politica divenga effettivamente "buona politica", che vada nella direzione corretta suggerita anche dalla Chiesa, che sia plurale e democratica, che guardi al bene comune e non all'interesse personale.
Il Vicesindaco, Michele Sollecito, nel portare i saluti della Giunta, ha invece sottolineato la presenza di monsignore all'interno di un'aula intitolata a Luciano Pignatelli, esempio di virtù, di uomo che ha donato la propria vita per gli altri. A lui, ha ricordato Sollecito, ed al virtuoso esempio di chi ha seduto in Consiglio comunale, come Angelo Depalma ed Enzo Castrignano, deve ispirarsi l'azione di chi è chiamato a rappresentare il popolo giovinazzese.
Suggerimenti e considerazioni accolti di buon grado da Mons. Cornacchia, che prima di andar via ha regalato a tutti i presenti un opuscolo di Luce e Vita, il periodico diocesano, in cui si ripercorrono le virtù che la buona politica deve avere per essere al servizio della pace, intesa non solo in senso lato, ma come pace sociale, buon governo che aiuti la convivenza. Il Vescovo ha anche donato all'intera assise un crocifisso in legno, molto simile ad un tao francescano, che i cittadini vorrebbero fosse appeso il Aula.
Dal canto suo, il Comune di Giovinazzo ha omaggiato il prelato con un presepe incastonato nella cornice di Cala Porto, opera dell'artista partenopeo Alessandro Cavaliere, esposto durante SpaccaBari nel periodo natalizio.
Si è trattato di una giornata storica, che lascerà il segno, è il nostro auspicio, nell'intera comunità giovinazzese.
Nella nostra gallery alcuni dei momenti più significativi della Visita Pastorale del Vescovo in Consiglio comunale.