Ladri in azione
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Cronaca

Furti a Bitonto, Giovinazzo, Molfetta e Terlizzi. In azione la stessa banda?

I colpi ai danni di bar, gioiellerie e tabaccherie, messi a segno quasi sempre con la stessa tecnica. Indagano i Carabinieri

Furti senza tregua a nord di Bari. E secondo gli investigatori, almeno nell'ultimo caso, potrebbe trattarsi della stessa banda che, nei giorni scorsi, ha colpito in altri due centri del nord barese, a Molfetta prima e a Mariotto dopo. Hanno atteso il sonno altrui per agire più o meno indisturbati, i banditi che hanno messo a segno un colpo ai danni dell'agenzia di scommesse Sisal Matchpoint, in via Tripoli, a Terlizzi, su cui sono al lavoro i Carabinieri.

Il furto è stato messo a segno fra martedì e mercoledì scorsi: i ladri - due, entrambi vestiti di nero e a volto rigorosamente coperto -, hanno forzato la saracinesca e, senza neppure tanta fatica, sono entrati nei locali ad angolo con via XX settembre. Di notte - erano all'incirca le ore 02.20 -, certamente non si sono trovati nell'agenzia di scommesse per tentare la fortuna, quanto per mettere a segno l'ennesimo furto in una città, Terlizzi, che fra irruzioni notturne e minacce ai propri rappresentanti comunali (all'assessore Michelangelo De Palma è stata recapitata una lettera anonima di minacce) non vive un bel momento.

Una volta all'interno, infatti - nonostante l'attivazione del sistema d'allarme, forse inibito da un disturbatore di frequenze, il cosiddetto "jammer" -, i malviventi hanno puntato, oltre che ai soldi contenuti nel registratore di cassa, al denaro custodito nelle slot machine e delle macchinette cambia soldi, danneggiandole, così come accaduto di recente in un bar di Molfetta, tanto da lasciar intuire che la banda sia sempre la stessa. Gli investigatori stanno incrociando i dati in loro possesso. Ma l'ipotesi è che ad agire - almeno negli ultimi tre casi, a Molfetta, Mariotto e Terlizzi. - sia sempre la stessa banda.

Il bottino non dovrebbe essere cospicuo (anche se in via di quantificazione), a cui si sommano i danni arrecati alla saracinesca. Ad arrivare per primi sul posto sono stati i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile per eseguire i rilievi e raccogliere elementi utili sul luogo del furto. I militari hanno rilevato i filmati del sistema di videosorveglianza, del quale l'agenzia è dotato. I fotogrammi, adesso, saranno analizzati per risalire al modello dell'auto utilizzato per la fuga (la solita Alfa Romeo Giulietta?) e, così sperano gli inquirenti, anche ad altri indizi sull'identità dei malviventi. Questi ultimi, si sospetta, dovrebbero essere della zona a nord di Bari e, con ogni probabilità, responsabili di altri colpi analoghi.

Il sospetto, infatti, è che gli autori del colpo possano essere gli stessi che, appena cinque notti prima, hanno tagliato con un flessibile la grata in ferro posta a protezione del distributore automatico della tabaccheria di piazza Roma, a Mariotto, una delle due frazioni di Bitonto, per poi fare razzia della merce custodita all'interno, fra denaro e numerose confezioni di sigarette. Senza dimenticare il colpo al bar dell'area di servizio Dill's lungo la strada provinciale 112, a Molfetta: il 12 settembre, in tre, dopo aver forzato in pochi istanti la porta d'ingresso, riuscirono a portar via numerose stecche di sigarette esposte sugli scaffali.

E a fine mese scorso erano stati registrati altri due furti, uno dei quali messo a segno: il furto alla gioielleria Blu Gold di via Marconi, a Giovinazzo (il 30 agosto, in quattro, dopo aver aperto un varco in una delle vetrine espositive, riuscirono ad arraffare numerosi bracciali, collane e monili in oro esposti al di là della lastra), anticipò di appena ventiquattrore il furto, sventato dal sistema d'allarme e dalle urla degli abitanti della zona, ai danni dell'oreficeria Design Creazioni di piazza Europa, a Terlizzi (il 31 agosto, in quattro provarono a mandare il frantumi la lastra di vetro dell'attività, che resse ai colpi).

Episodi «da parte di criminali molto ben organizzati - affermò il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico - come testimoniano le riprese video-fotografiche di sorveglianza privata o amatoriali consegnate agli investigatori», che hanno spinto, nei giorni scorsi, lo stesso primo cittadino di Terlizzi a recarsi in Prefettura, a Bari, per chiedere più controlli: «Ho richiesto un rafforzamento delle forze dell'ordine su Terlizzi - le sue parole - perché va stroncato sul nascere ogni tentativo di rendere bersaglio facile la nostra bella e serena città».

Ringrazio il prefetto, Antonella Bellomo, per aver riportato alle Autorità la nostra giusta preoccupazione e aver subito accolto la richiesta, come comunicatomi per le vie brevi. Noi cittadini - fu l'appello finale rivolto ai terlizzesi - continuiamo a fare la nostra parte, segnalando e fornendo ogni informazione e materiale utile ai Carabinieri».
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