Nando Depalo
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Politica

Emissioni sonore notturne, Nando Depalo spiega la posizione di Sinistra Italiana

Dopo il voto in Aula "Pignatelli", la nostra intervista al consigliere

Agli occhi di esercenti ed imprenditori del settore ristorazione e divertimento sono passati un po' "per i cattivi", per coloro i quali vogliono limitare l'attività estiva di tanti locali pubblici. Non è così, ma il voto contrario all'estensione dell'orario delle emissioni sonore sino alle 2.00 di notte nei fine settimana ha creato malumori in tanti titolari e gestori.
Così abbiamo chiesto a Nando Depalo, consigliere comunale di Sinistra Italiana, di spiegare la posizione del suo partito all'interno della massima assise della scorsa settimana. Ecco cosa ci ha raccontato.

Sinistra Italiana sceglie una strada non comoda. Non avete paura di perdere consenso tra imprenditori ed esercenti?
Innanzitutto, permettetemi di ringraziare la vostra testata per lo spazio che ci state concedendo, permettendoci di informare meglio i cittadini su ciò che è avvenuto nell'ultimo consiglio comunale e sulle posizioni politiche che Sinistra Italiana ha assunto. A volte la politica deve scegliere fra ciò che è conveniente e ciò che è giusto. 
Il dato è che Sollecito ha detto no alla petizione dello scorso anno, presentata da qualche centinaio di cittadini e ha detto sì alla petizione dei commercianti.
Noi abbiamo innanzitutto provato a fare quello che avrebbe dovuto fare l'amministrazione: abbiamo cercato di contemperare le necessità di tutti, ma l'amministrazione ha fatto scelte diverse, sbilanciate su un lato, mentre noi abbiamo deciso di votare contro il cambio del regolamento comunale di polizia municipale che deroga le emissioni sonore fino alle 2:00 della notte ogni venerdì e sabato, più le festività. 
La nostra azione non è contro gli esercenti, gli imprenditori o i commercianti. Stiamo semplicemente cercando di far arrivare il messaggio che avere delle regole chiare permette a tutti di lavorare in maniera più serena e tranquilla. Con delle regole chiare si evitano eventuali verbali di chiusura, segnalazioni e reazioni più decise da parte di chi subisce determinate circostanze. La conflittualità è già oltre il livello di guardia, questa deroga degli orari peggiorerà ulteriormente la situazione, alimentando una contrapposizione tra esercenti di attività stagionali e residenti, un contrasto che non possiamo permetterci e a cui dobbiamo mettere fine.

Come interpretate il distinguo arrivato da settori delle opposizioni?
A me pare più interessante sottolineare quel che è accaduto nella maggioranza. 
A tal proposito, invito a riascoltare la dichiarazione di voto del presidente Cervone, evidentemente in dissenso con la linea della maggioranza, ma costretto a votare a favore. A me pare che nella maggioranza ci sia una mancanza di democrazia, che le decisioni siano accentrate e non seguano ciò che è giusto, ma ciò che conviene, per riprendere una frase che ho già citato. Il punto è stabilire, però, a chi conviene tutto questo?
Una parte della maggioranza ha dovuto ingoiare questo rospo per motivi che forse andrebbero chiesti direttamente a loro.
Noi invece, presto lanceremo una mobilitazione su questo tema, con il dibattito pubblico che avrebbe dovuto fare la maggioranza. E vedrete che PD e PVA saranno a fianco di Sinistra Italiana.



I vostri avversari sostengono che in passato vi siete battuti per manifestazioni musicali anche all'interno del centro storico, solo perché organizzate da associazioni a voi vicine ed ora avete cambiato idea. Cosa rispondete?
Permettetemi di dire che questa accusa fa sorridere, perché ancora una volta si vuole volutamente confondere le acque, mettendo a paragone cose totalmente differenti tra loro. Come si può mettere a confronto una manifestazione che durava 3 giorni, sottoposta a decine di iter autorizzativi, anche sovracomunali, con la musica che dovrebbe servire ad allietare i clienti? Noi non abbiamo cambiato posizione; continueremo sempre a sostenere che una città deve essere valorizzata interamente, e che gli eventi culturali sono una strada maestra per far conoscere Giovinazzo e renderla sempre più attrattiva. Quindi, mi permetto di dire che bisognerebbe investire sempre di più in eventi e azioni culturali, sostenendo i grandi eventi così come le idee proposte dalle nostre realtà territoriali, che negli ultimi anni stanno invece ricevendo tagli sempre maggiori di risorse. Aggiungo che una programmazione di eventi culturali integrata con le esigenze degli esercizi commerciali estivi, a nostro avviso, potrebbe essere una delle tante soluzioni e punti di incontro per il fenomeno della movida.
Concludo dicendo che, proprio perché in tanti conoscono la nostra storia e i ruoli che molti nostri iscritti hanno nel mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento, dovrebbero riconoscerci un credito di "credibilità e competenze". Se vi stiamo dicendo queste cose, è perché sappiamo per esperienza diretta che, se non si ragiona bene, le situazioni possono facilmente sfuggire di mano e diventare irrecuperabili. Per questo motivo, e per voler ancora una volta evidenziare che vogliamo essere un'opposizione costruttiva, esplicitiamo al sindaco e a tutta la maggioranza la nostra disponibilità a organizzare, ad esempio, un tavolo tecnico per approfondire le differenze tra il piccolo intrattenimento e il pubblico spettacolo, che nell'ultimo consiglio comunale è stato definito, sbagliando, con una linea talvolta difficile da riconoscere e distinguere.
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