Gaetano Depalo
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Attualità

Lavori Pubblici, l'assessore Depalo fa il punto della situazione

La nostra intervista su cantieri aperti, polemiche ed obiettivi a medio termine

Abbiamo voluto ascoltare l'assessore Gaetano Depalo sulle opere pubbliche in itinere e su alcuni obiettivi del prossimo futuro.
Di seguito la nostra intervista integrale.


Assessore, finalmente è ripartito il cantiere della Casa di Riposo "San Francesco", troppo a lungo fermo. Può raccontare, cercando di fare sintesi, cosa è accaduto in questi anni ed il perché di quella sosta forzata? Ed in che cosa sarà diversa la "nuova" Casa di Riposo?
La Casa di Riposo "San Francesco" ha operato sino a febbraio 2012 e dopo questa data è stata chiusa, a seguito delle sollecitazioni della Regione Puglia determinate dal fatto che operava contra legem, cioè in assenza delle necessarie autorizzazioni per poter svolgere il sevizio a cui era deputata.
Nel 2016 fu bandita una prima gara, aggiudicata nel 2017, dopo una valutazione delle offerte da parte di una commissione esterna formulate da ben 29 partecipanti, per un importo 1.366.373,00 euro.
Nell' ottobre del 2019, fu però avviata la procedura di risoluzione contrattuale attivata alla luce delle inadempienze rilevate ed opposte alla ditta esecutrice dagli uffici comunali, procedura ovviamente disciplinata dal codice degli appalti.
Va aggiunto che nel mentre, in costanza di primo appalto, furono introdotte dal legislatore nuove disposizioni, le cosiddette N.T.A., acronimo di nuove Norme Tecniche di Attuazione, che imponevano l'adeguamento delle strutture ai nuovi parametri di sicurezza ed ai criteri minimi ambientali a cui si aggiunse anche il Regolamento Regionale 21 gennaio 2019, afferente le nuove disposizioni in materia di residenze sanitarie assistenziali, che imponeva standard, spazi e sistemazioni completamente variati ma imprescindibili ai fini dell'ottenimento delle future autorizzazioni per l'effettivo esercizio della struttura.
Questi nuovi obblighi, soprattutto il citato regolamento, hanno oggettivamente comportato un notevole aggravio di costi per interventi ineludibili ed a tal proposito giova evidenziare che non è era e non è consentito bandire una gara con alla base un progetto esecutivo non attualizzato alle norme vigenti ecco perché si è dovuto poi procedere ad una riprogettazione dell'opera.
Questo è stato fatto dall'Assessorato ai Lavori Pubblici: far redigere un progetto attualizzato utile a sondare tutte le possibili strade, al fine di ottenere l'intera copertura economica che avrebbe consentito poi il completamento totale dell'opera.
Questo è accaduto e grazie all'ottenimento di risorse derivanti dal P.N.R.R. per un importo di 3.000.000 di euro in aggiunta al finanziamento Regionale di 2.000.000 euro, più una quota di compartecipazione comunale di 800.000 euro per un totale di 5.800.000 di euro, tutto ciò ha consentito di bandire la nuova gara. Di fatto, oggi, l'opera, per un importo al netto degli oneri di 3.800.000 euro che dovrebbe terminare in 300 giorni da cronoprogramma, è finalmente ripartita e consentirà oltre la sistemazione completa dell'edificio una riqualificazione degli spazi esterni. Anche in questo caso, onde evitare le solite speculazioni, e nel rispetto della trasparenza e chiarezza di informazione è bene ribadito, i 300 giorni sono un dato che può subire variazioni a causa di dinamiche di cantiere e/o procedurali.


Qualche settimana fa le opposizioni hanno fatto sentire la loro voce sul parcheggio di via Fossato. Troppe le spese in confronto al progetto che si andrà a realizzare, è l'accusa nei vostri confronti. Cosa sente di rispondere o precisare?
Chi ha semplicemente ripartito 750.000 euro, cioè il valore del finanziamento, per il numero dei posti auto, determinando così il costo di realizzo di ogni stallo dovrebbe tornare tra i banchi di scuola.
In primis perché si considera l'importo lavori al netto del ribasso che è di 338.000 euro circa e non certo il valore finanziato che invece comprende iva oneri etc., in secondo luogo il costo delle lavorazioni che si basano su un elenco prezzi regionale e sono determinati anche dalla qualità dell'opera che si va a realizzare (pavimenti drenanti, muretti a secco, videosorveglianza, pubblica illuminazione, verde, irrigazione ed altro) nonché dal costo della demolizione e smaltimento, sono tutti indicati nel preziario già richiamato e non sono discrezionali ma si basano su dati oggettivi e tecnici tutti riportati all'interno dei computi metrici che sono alla base della stima economica degli vari interventi.
È bene sottolineare che non si sta realizzando una semplice lingua di asfalto, non solo per evitare di creare un'isola, così definita di calore, bensì uno spazio rigenerato e proprio per questo motivo finanziato dai fondi P.N.R.R. destinati a questo aspetto.
La rifunzionalizzazione, pensata attraverso la realizzazione di un parcheggio, è un'opera utile a dotare di servizi una zona, che per morfologia urbanistica del centro storico sono ovviamente carenti come i posti auto, armonizzati nel contesto di pregio in cui vengono pensati.
Sul numero dei parcheggi, seguendo le dimensioni previste ed inglobando la fascia laterale che sarà parte integrante dell'opera, che infatti avrà la medesima pavimentazione, si otterranno circa 78 posti auto da dedicare prevalentemente al centro storico.
Ci si poteva anche spingere oltre ottenendo qualche altro stallo questo però sacrificando il verde e la bellezza dell'opera cosa che in un contesto di siffatta natura andava assolutamente difesa.
Questo è anche il motivo per il quale si è poi abbandonata l'idea di creare una struttura in elevazione, che avrebbe chiaramente necessitato di uno scavo importante, a margine il costo elevatissimo, la vicinanza ad edifici storici, nonché tutte le difficoltà tecniche e le incognite possibili su suoli così vicini al mare e non solo.
Di fatto, oggi, nel centro storico sono censiti 110 stalli di cui 10 per disabili e sarebbe già una oggettiva vittoria, in termini di bellezza, fruibilità, vivibilità ed impatto vedere parcheggiate solo poche auto nel quartiere più apprezzato e visitato dai nostri turisti.
Anche sulla storicità dell'opera è documentato che la struttura ha meno di 70 anni (gli atti di cessione del suolo finalizzati alla futura costruzione dell'asilo sono del 1957).
Sul perché non un parcheggio di scambio ma prevalentemente di stazionamento, penso di poter affermare che oggettivamente non ha senso creare, in un'area che è ubicata a ridosso di spazi riqualificati e pedonalizzati, con strutture ricettive e di ristorazione, un continuo passaggio di auto in entrata ed uscita. Ciò avrebbe creato una notevole congestione, minor sicurezza per i pedoni, oltre ad inquinamento e disturbo.
Ecco il motivo per cui si è pensato ad uno spazio dove invece lasciare l'auto per liberare prevalentemente il centro storico, aumentando la sua oggettiva attrattività e sposando per coerenza anche le logiche di un altro intervento di riqualificazione dello stesso che riguarderà il basolato anch'esso imminente.
Anche sul rifacimento dell'edificio esistente, non è più pensabile mettere sullo stesso piano strutture realizzate in spazi ritenuti idonei negli anni '60 all'interno di contesti urbani che si sono trasformati nel tempo.
L'asilo nido verrà realizzato nella zona 167 in un'area molto più grande di ben 5000 mq., con verde attrezzato, mensa, teatro, parcheggi e spazi sportivi inclusi nella stessa o a contorno, per un valore di 2.400.000 euro. Superfici capaci di contenere ciò che invece oggi viene richiesto ai fini della costruzione di una struttura scolastica idonea. Come sempre si banalizza ciò che invece deve essere approfondito.


Cavalcaferrovia di via Daconto: a che punto siamo? Quando lo rivedremo illuminato? Quali sono i tempi tecnici per la conclusione del restyling?
Sul cavalcavia di via Daconto, opera che ha ottenuto un finanziamento di ben 800.000 euro attraverso l'impegno personale portato avanti insieme all'allora consigliere regionale Domenico Damascelli nei tavoli della commissione trasporti della Regione Puglia, che ringrazio, siamo ormai a buon punto. Attendiamo di chiudere l'iter autorizzativo con R.F.I. che ci consentirà di poter accedere all'interno di superfici non nostre in totale sicurezza, sia per gli operai dell'impresa che sta già effettuando gli interventi di manutenzione straordinaria, sia per i passeggeri o convogli merci che viaggiano su quella linea ferroviaria.
Conclusa questa ultima fase di consolidamento statico, si opererà per il ripristino, o meglio per il rifacimento del nuovo impianto luci, della rotatoria, dei marciapiedi e dell'asfalto.


Durante le comunicazioni dell'amministrazione alla città, il sindaco Michele Sollecito ha annunciato che tutte le opere pubbliche inserite nel precedente piano triennale sono state appaltate. Crediamo sia motivo di orgoglio per lei o no?
Certamente lo è! Personalmente non ricordo che il così definito spesso in Consiglio "libro dei sogni" sia stato mai così tanto svuotato o completato.
Dati alla mano, da quando sono assessore anche ai Lavori Pubblici, quindi dal 2017 sino ad oggi, nella nostra città sono state realizzate o appaltante decine di opere che hanno generato economia ed occupazione in chiave locale e non, opere che hanno risolto criticità ferme da decenni. Dal Campo Sportivo "Depergola" ai due palazzetti. Dalla Casa di Riposo, ai lungomari. Dalle tante aree giochi, alle piazzette riqualificate. Dagli impianti di pubblica illuminazione a led, ai moli. Dal ponte, alla Scuola "Marconi", sino al parcheggio.
Ma non è finita qui, perché tanto è già stato cantierizzato, ma altri cantieri arriveranno nelle prossime settimane o mesi, tra cui quello per l'Asilo nel rione Immacolata che sarà intitolato a Rita Levi Montalcini o il completamento del Campo sportivo "Depergola" che diverrà di fatto un centro sportivo. E poi saranno realizzati nuovi giardini che andranno a sostituire la zona degradata a verde su Via Papa Giovanni XXIII, senza dimenticare il basolato di Piazza Duomo e di parte delle strade del centro storico.


A Giovinazzo sta per vedere la luce la Casa della Salute. Non è un'opera realizzata dal Comune ma dalla ASL Bari, ma tuttavia è stata fortemente voluta dalla vostra amministrazione. È vero che state pensando ad un altro punto di riferimento sanitario all'interno dell'ex pronto soccorso?
Casa della Salute, sicuramente un'opera importantissima e strategica, ma se è pur vero che si tratta di un cantiere A.S.L. è altrettanto vero che se l'amministrazione non avesse avuto l'intuizione di cedere in uso e non in proprietà quella struttura prima fatiscente e cadente, che altro non era che una sacca di degrado, non avremmo potuto avere oggi la nascente Casa della Salute. Anche nella struttura che insiste su superfici non nostre, ma della Regione Puglia, occupate dal Pronto Soccorso, sono in effetti in programma interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione da parte sempre della A.S.L.

Molti sportivi ci stanno chiedendo del PalaPalmiotto: a che punto sono i lavori? I vostri detrattori dicono che l'opera conclusa non sarà affatto come quella paventata al momento della partenza del cantiere? Qual è la sua opinione in merito?
I lavori presso il Palazzetto, che verrà intitolato a Palmiotto, nella componente interna è in dirittura di arrivo.
Quando siamo partiti, in quella struttura nemmeno una vite era a norma. Non c'erano porte antipatico o vie di esodo e di emergenza e l'aspetto della sicurezza era fortemente contratto. Non esisteva un impianto antincendio, gli spogliatoi non avevano l'altezza minima consentita e nessun impianto era rispettoso delle disposizioni attuali. Anche la gradinata, demolita, era stata realizzata con tecniche costruttive non più confacenti, tutto ciò con grave detrimento dell'aspetto della sicurezza sia per gli atleti, sia per i fruitori dell'impianto sportivo.
Ecco perché si è passati da un più semplice restyling ad una vera e propria ristrutturazione. Si è dovuto riguardare il progetto, anche in costanza di COVID, trovare più risorse ed ovviamente impiegare molto più tempo. Conclusi gli interni, che porteranno alla creazione di nuovi spogliatoi anche climatizzati, di una nuova pista in legno, di nuovi impianti in sicurezza e servizi, si passerà alle quattro facciate ed alla sistemazione esterna che prevede una cosiddetta ricucitura urbana attraverso la creazione di uno spazio di aggregazione per famiglie e ragazzi. Ovviamente questi interventi, già finanziati, non possono essere sovrapposti, ma devono essere consequenziali per ovvi motivi di sicurezza.


La rampa disabili a Ponente quando sarà completata? I nostri concittadini con disabilità potranno goderne la prossima estate?
Siamo stati accusati di aver fatto partite il cantiere non a metà settembre, bensì con un mese e mezzo di ritardo. Mi preme sottolineare che la scelta è stata dettata sia dal prolungarsi della stagione estiva, non potevamo cioè impedire ai bagnanti di usufruire di quell'area avendo comunque dinanzi un periodo abbastanza lungo sino al ritorno della bella stagione, e sia per i ritardi nella consegna dei materiali. Giova però evidenziare, non è un aspetto da trascurare, che quello che è stato pensato e che si sta oggi realizzando è un'opera definitiva che resterà anche nel periodo invernale e non dovrà essere smontata e rimontata ogni stagione, con ovvi e fisiologici disagi e costi. Tutto ciò ha determinato, chiaramente, un iter autorizzativo molto più articolato e complesso.
Alla fine, ciò che conta, è che i cittadini e le cittadine diversamente abili di Giovinazzo e del circondario potranno usufruire dalla prossima estate di un'opera completa e non di una struttura da utilizzare per pochi mesi all'anno.


Assessore, ci spiega infine cosa accadrà all'interno della Scuola "Marconi"? Sappiamo di una soccombenza dell'ente in un giudizio amministrativo, ma il finanziamento è salvo? Il cantiere ci pare stia avanzando…
Accadrà...Io direi che sta già accadendo il contrario di ciò che avevano profetizzato le solite cassandre cittadine. Il cantiere è in pieno fermento ed i lavori proseguono speditamente. I nostri studenti sono regolarmente a scuola negli orari consueti e non vi sono stati particolari disagi, nonostante l'invasività dell'intervento finanziato con ben 2.700.000 euro.
In sintesi, presto l'edificio sarà reso efficiente dal punto di vista energetico, sarà finalmente dotato di ascensore e completo in ogni sua parte, palestra compresa.
Sulla soccombenza al TAR ovviamente è nel pieno diritto di una impresa, classificatasi seconda, proporre ricorso avverso la decisone di una commissione di gara.
L'Ente, d'altro canto, deve tutelare le decisioni di quest'ultimo per ovvi motivi di coerenza ma, vincenti o perdenti, quello che a noi interessava, era far partire nel più breve tempo possibile il cantiere, chiaramente nel rispetto dei diritti di ognuno.
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