
Musica
Icaro e il suo volo nella notte delle stelle
Sold out nella prima serata di Festival in...Porto. Performance eccezionale dell'artista romano che ha reso omaggio al grande Renato Zero
Giovinazzo - sabato 11 agosto 2018
07.00
Il volo di Icaro (al secolo Roberto Rossiello) nella notte giovinazzese è stato completo. È planato sui ricordi di un pubblico foltissimo, quello della prima serata del Festival in...Porto 2018, la rassegna organizzata dagli Amici della Musica di Giovinazzo.
Il suo volo in musica ha toccato i "migliori anni della nostra vita", mettendo insieme un puzzle composito lungo 40 anni circa, quelli della carriera del grande Renato Zero.
Accompagnato da musicisti molto bravi e da un quartetto d'archi di prim'ordine, tutto al femminile, il 32enne artista romano ha ripercorso la carriera del genio musicale capitolino, interpretandone voce e vezzi senza mai abbandonare la verve ironica che lo contraddistingue. Azzeccati i cambi d'abito, vera chicca della serata, e stupefacente la capacità di tenere in mano per due ore e mezza circa il numeroso pubblico del Festival, al solito esigente.
Grande qualità vocale con "Amico", dall'album "Senza Tregua" del 1980, e l'omaggio ad una grande come Gabriella Ferri con "Il carrozzone" che Zero seppe interpretare forse come nessuno mai. Emozioni e lacrime nei "sorcini" presenti nell'intensissima "Nei giardini che nessuno sa", che Icaro ha dedicato al suo papà scomparso, metafora quasi poetica delle amarezze della vecchiaia.
Poi ancora "Fortuna" ,"Magari" ed "I migliori anni della nostra vita" oltre a tante altre, prima che l'artista romano si divertisse a giocare con i suoi fans in "Mi vendo" e "Galeotto fu il canotto" del 1981, prima di interpretare "Spiagge" da "Zerolandia" e del finale in crescendo. Dapprima "Il triangolo", che ha svuotato i posti a sedere e portato la gente a ballare sotto il palco, poi "Più su", intensissima dall'album"Icaro" , colpo di fulmine, origine di tutto per Roberto Rossiello che non ha mai più abbandonato il mondo Zero, ed infine "Il cielo" a grandissima richiesta del pubblico.
Una serata dalle forti emozioni, un San Lorenzo da ricordare per i duemila spettatori circa della prima di un Festival in...Porto sempre più tra gli eventi centrali dell'Estate Giovinazzese. Ad Icaro il merito di una performance di alto livello.
Come ha egli stesso ricordato «dietro uno spettacolo del genere ci sono alte professionalità». Smettiamo pertanto di chiamarle solo Tribute Band.
Sotto la nostra gallery fotografica.
Il suo volo in musica ha toccato i "migliori anni della nostra vita", mettendo insieme un puzzle composito lungo 40 anni circa, quelli della carriera del grande Renato Zero.
Accompagnato da musicisti molto bravi e da un quartetto d'archi di prim'ordine, tutto al femminile, il 32enne artista romano ha ripercorso la carriera del genio musicale capitolino, interpretandone voce e vezzi senza mai abbandonare la verve ironica che lo contraddistingue. Azzeccati i cambi d'abito, vera chicca della serata, e stupefacente la capacità di tenere in mano per due ore e mezza circa il numeroso pubblico del Festival, al solito esigente.
Grande qualità vocale con "Amico", dall'album "Senza Tregua" del 1980, e l'omaggio ad una grande come Gabriella Ferri con "Il carrozzone" che Zero seppe interpretare forse come nessuno mai. Emozioni e lacrime nei "sorcini" presenti nell'intensissima "Nei giardini che nessuno sa", che Icaro ha dedicato al suo papà scomparso, metafora quasi poetica delle amarezze della vecchiaia.
Poi ancora "Fortuna" ,"Magari" ed "I migliori anni della nostra vita" oltre a tante altre, prima che l'artista romano si divertisse a giocare con i suoi fans in "Mi vendo" e "Galeotto fu il canotto" del 1981, prima di interpretare "Spiagge" da "Zerolandia" e del finale in crescendo. Dapprima "Il triangolo", che ha svuotato i posti a sedere e portato la gente a ballare sotto il palco, poi "Più su", intensissima dall'album"Icaro" , colpo di fulmine, origine di tutto per Roberto Rossiello che non ha mai più abbandonato il mondo Zero, ed infine "Il cielo" a grandissima richiesta del pubblico.
Una serata dalle forti emozioni, un San Lorenzo da ricordare per i duemila spettatori circa della prima di un Festival in...Porto sempre più tra gli eventi centrali dell'Estate Giovinazzese. Ad Icaro il merito di una performance di alto livello.
Come ha egli stesso ricordato «dietro uno spettacolo del genere ci sono alte professionalità». Smettiamo pertanto di chiamarle solo Tribute Band.
Sotto la nostra gallery fotografica.