La premiazione
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Attualità

A Giovinazzo un torneo di calcetto per ricordare Michele Fazio

Libera e la famiglia ancora una volta presidi di legalità anche attraverso lo sport

Per non dimenticare e per continuare a ricucire la memoria, ricordando fatti luttuosi che hanno insanguinato il nostro territorio, anche lo sport può divenire strumento utile. Giovinazzo ha ricordato nelle scorse ore Michele Fazio, un ragazzo di quindici anni che il 12 luglio del 2001 fu vittima innocente di mafia. Durante un regolamento di conti tra i clan Capriati e Strisciuglio fu colpito da un proiettile vagante mentre rincasava a Bari Vecchia.
Da quella notte i genitori Pinuccio e Lella non si stancano di propagandare il valore assoluto del rispetto della legalità, espressione di cittadinanza attiva. Ecco che per il secondo anno consecutivo il presidio cittadino del presidio cittadino di Libera ha organizzato un torneo didi calcetto, sport che ha appassionato sin da piccolo Michele Fazio. L'iniziativa sportiva, nata con il patrocinio della città di Giovinazzo, in stretta collaborazione con associazioni presenti sul territorio, si è svolto sui campetti della Parrocchia Immacolata. Al termine del torneo che ha appassionato tanti giovani, si sono svolte le premiazioni alle quali hanno preso parte Pinuccio e Lella Fazio, nonché il sindaco ed assessore al ramo, Michele Sollecito (in FOTO in home, ndr).
A vincere, per la cronaca prettamente agonistica, è stata l'AC Sant' Agostino 1, che ha prevalso sui "cugini" dell'AC Sant'Agostino 2 . Terza classificata la rappresentativa della Fratres Giovinazzo. Sotto l'articolo una galleria fotografica.

IL COMMENTO SULL'INIZIATIVA DEL DIRETTIVO DI LIBERA GIOVINAZZO

L'associazione Libera è impegnata attivamente sul territorio per la diffusione dei valori del rispetto e per la sempre più concreta affermazione del principio della legalità. «Assieme alla Biblioteca dei Ragazzi "Antonio Daconto" e col patrocinio del Comune di Giovinazzo - ci hanno fatto sapere - abbiamo organizzato questo torneo con la speranza di rivedere nei ragazzi e nelle ragazze che vi hanno partecipato la stessa vitalità, gioia e sportività con cui Michele viveva la sua passione, in modo da coltivare una memoria dinamica, che ci faccia sentire tutti coinvolti e responsabili della comunità a cui apparteniamo. Proprio per trasmettere questo valore sin da giovanissimi, quest'anno, oltre alle squadre delle numerose associazioni cittadine, hanno preso parte al torneo anche gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, con cui abbiamo avuto modo di collaborare, durante l'anno scolastico, nell'ambito del progetto "Connessioni di memoria". Gli elaborati finali realizzati dai ragazzi sono stati esposti in occasione del torneo nell'auditorium don Tonino Bello. L'11 luglio, in coda alla disputa delle ultime partite tra i semifinalisti del torneo, si è tenuta la cerimonia di premiazione alla presenza di Pinuccio e Lella Fazio. In questa sede è stata proiettata la video-intervista realizzata da due ragazze della squadriglia "Cervi volanti" del gruppo Scout Giovinazzo 1, frutto del loro incontro con i coniugi Fazio».

IL PENSIERO DEL PAPÀ PINUCCIO FAZIO

Abbiamo sentito Pinuccio Fazio, instancabile nella sua campagna di diffusione dei valori della legalità che per le giovani generazioni deve essere elemento cardine di vita. Gli abbiamo chiesto che valore e che significato ha per lui l'iniziativa, quella del torneo di calcetto che si è svolta a Giovinazzo e quale messaggio vuol dare ai giovani: «Sono ventuno anni che ricordiamo il nostro caro Michele, in tante iniziative in giro per l'Italia - ci ha detto Pinuccio Fazio -. Noi incontriamo i giovani nelle scuole e nelle chiese per cercare di rafforzare sempre più i principi di legalità e di rispetto. Ringrazio tanto la città di Giovinazzo, a noi molto vicina, e il presidio cittadino dell'associazione Libera che con attivismo si organizza per affrontare questi argomenti. La città di Giovinazzo mi piace, ci vengo volentieri, hanno Michele nel cuore e hanno adottato non solo lui ma anche me e Lella. Siamo figli di Giovinazzo, è la nostra seconda città dopo Bari. "Dare un calcio al pallone è come dare un calcio alla mafia", questo è uno dei messaggi che voglio sottolineare - ha poi proseguito - . Dovunque vado dico ai giovani: cercate di non mettervi nelle mani della mafia. Anche un piccolo spinello ricevuto in regalo, aiuta infatti la criminalità a reclutare giovani. Non dobbiamo permettere alla mafia di alzare la testa. I nostri ragazzi devono fare attenzione a non cadere nelle tentazioni, che sono vere e proprie trappole da cui non si esce più. I giovani che hanno partecipato al torneo di calcetto - ha rimarcato infine Fazio - hanno scelto da che parte stare, seguire una strada buona: lo sport. E come per lo sport che fa squadra, che non isola e non lascia soli, c'è la cultura della lettura, ci sono le associazioni e c'è sempre la Chiesa cattolica. Tutte agenzie educative che offrono spazi dove si può essere tranquilli, perché si è certamente dalla parte giusta».
8 fotoTorneo per Michele Fazio 2022
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