
Escrementi nelle aiuole a due passi dalla scuola di Giovinazzo
Continua il malcostume, ma occorrono sanzioni pesanti
sabato 17 maggio 2025
iReport
Dentro si insegna a bimbe e bimbi l'importanza del rispetto delle regole, degli altri, del vivere civile. Fuori c'è più di qualcuno che se ne infischia di quei principi e continua a prendere le aiuole nei pressi dell'ingresso della scuola "San Giovanni Bosco" come latrina per i propri cani.
Succede a Giovinazzo, anno Domini 2025, nonostante le modalità per lo smaltimento delle deiezioni degli amici a quattro zampe siano ormai conosciute. Succede senza alcun rispetto delle norme igieniche più elementari e nonostante l'impegno quotidiano (basta andare all'alba a controllare) degli operatori ecologici.
Succede perché in non pochi adulti quel senso civico divulgato dagli insegnanti nelle scuole, diventa lettera morta. I piccoli lo sanno come ci si dovrebbe comportare, visti gli innumerevoli progetti, i "grandi" fanno finta di non saperlo. E quindi dovrebbero essere sanzionati pesantemente, ma occorre l'ausilio di telecamere e fototrappole ed investimenti economici ulteriori dell'ente.
Scritto di ciò che la pubblica amministrazione potrebbe fare, permetteteci una considerazione.
Che governino la città Sollecito, Arbore, Depalo o PrimaVera Alternativa, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Peter Pan oppure l'uomo invisibile un principio resta ineludibile: quello della responsabilità e del senso civico individuale. I vigili urbani non possono stare dietro ciascun cittadino, affinché non abbandoni rifiuti, non lasci deiezioni canine ovunque. Deve subentrare una crescita personale e quindi successivamente collettiva su questi temi. Non se ne può più di doverlo sottolineare da queste pagine, ci sembra superfluo e, a quanto pare, non lo è. A noi, che quotidianamente raccontiamo questa città, quella porzione di popolazione riottosa alle regole ci fa schifo. Non sappiamo e non vogliamo trovare espressioni differenti.
Succede a Giovinazzo, anno Domini 2025, nonostante le modalità per lo smaltimento delle deiezioni degli amici a quattro zampe siano ormai conosciute. Succede senza alcun rispetto delle norme igieniche più elementari e nonostante l'impegno quotidiano (basta andare all'alba a controllare) degli operatori ecologici.
Succede perché in non pochi adulti quel senso civico divulgato dagli insegnanti nelle scuole, diventa lettera morta. I piccoli lo sanno come ci si dovrebbe comportare, visti gli innumerevoli progetti, i "grandi" fanno finta di non saperlo. E quindi dovrebbero essere sanzionati pesantemente, ma occorre l'ausilio di telecamere e fototrappole ed investimenti economici ulteriori dell'ente.
Scritto di ciò che la pubblica amministrazione potrebbe fare, permetteteci una considerazione.
Che governino la città Sollecito, Arbore, Depalo o PrimaVera Alternativa, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Peter Pan oppure l'uomo invisibile un principio resta ineludibile: quello della responsabilità e del senso civico individuale. I vigili urbani non possono stare dietro ciascun cittadino, affinché non abbandoni rifiuti, non lasci deiezioni canine ovunque. Deve subentrare una crescita personale e quindi successivamente collettiva su questi temi. Non se ne può più di doverlo sottolineare da queste pagine, ci sembra superfluo e, a quanto pare, non lo è. A noi, che quotidianamente raccontiamo questa città, quella porzione di popolazione riottosa alle regole ci fa schifo. Non sappiamo e non vogliamo trovare espressioni differenti.