
Chiesa locale
Tre anni con Mons. Cornacchia: gli auguri del Sindaco e del Comitato Feste
Depalma: «Lui è un grande dono». Dagostino: «Totale collaborazione con il paziente Pastore»
Giovinazzo - giovedì 21 febbraio 2019
Anche le istituzioni giovinazzesi ed il Comitato Feste Patronali hanno voluto rendere omaggio a Mons. Domenico Cornacchia, al compimento del terzo anno dal suo insediamento come Vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi.
Un "compleanno" importante per tutta la comunità cattolica, certamente, ma in senso più ampio per l'intera cittadinanza giovinazzese, verso le cui esigenze monsignore si è più volte mostrato attento.
«Come Sindaco e come amico - ha detto Tommaso Depalma -, oltre che come fedele, ritengo che don Mimmo sia un grande dono che ci è stato fatto. Perché il suo sorriso ed il suo calore, uniti alla sua apertura mentale e alla sua bontà d'animo sono senza dubbio un grande conforto per tutte le nostre comunità che vivono momenti complicati. Avere persone come don Mimmo che sanno rasserenare - ha chiosato il primo cittadino - certamente è un privilegio e di questo lo ringrazio. Gli faccio quindi i nostri auguri e lo spingo a non cambiare mai».
Del rapporto tra Mons. Cornacchia e la città di Giovinazzo abbiamo più volte sottolineato da queste pagine la franchezza, ma anche la freschezza, il suo essere schietto, vicino al sentire ed al modo di comunicare della gente comune.
Uno dei rapporti migliori è quello con il Comitato Feste Patronali guidato da Gaetano Dagostino, un gruppo di lavoro che ha rilanciato la Festa in onore di Maria SS di Corsignano, ridandole nuovo slancio anche da un punto di vista religioso, grazie all'aiuto di don Andrea Azzollini e di tutto il clero locale.
«Eccellenza - scrive in una nota il Comitato Feste -, nella ricorrenza del suo terzo anno di Ministero in questa Diocesi, vogliamo ringraziarla per il suo essere paziente Pastore e guida del nostro cuore e del nostro pensiero sulla strada di un nuovo umanesimo. Come Comitato Feste Patronali di Giovinazzo - sottolinea no Dagostino ed i suoi - ci preme, inoltre, assicurare la nostra totale, piena e incondizionata collaborazione col suo Ministero, chiamato ad affrontare le tante sfide che la società contemporanea rivela. Auguri Don Domenico».
Un "compleanno" importante per tutta la comunità cattolica, certamente, ma in senso più ampio per l'intera cittadinanza giovinazzese, verso le cui esigenze monsignore si è più volte mostrato attento.
«Come Sindaco e come amico - ha detto Tommaso Depalma -, oltre che come fedele, ritengo che don Mimmo sia un grande dono che ci è stato fatto. Perché il suo sorriso ed il suo calore, uniti alla sua apertura mentale e alla sua bontà d'animo sono senza dubbio un grande conforto per tutte le nostre comunità che vivono momenti complicati. Avere persone come don Mimmo che sanno rasserenare - ha chiosato il primo cittadino - certamente è un privilegio e di questo lo ringrazio. Gli faccio quindi i nostri auguri e lo spingo a non cambiare mai».
Del rapporto tra Mons. Cornacchia e la città di Giovinazzo abbiamo più volte sottolineato da queste pagine la franchezza, ma anche la freschezza, il suo essere schietto, vicino al sentire ed al modo di comunicare della gente comune.
Uno dei rapporti migliori è quello con il Comitato Feste Patronali guidato da Gaetano Dagostino, un gruppo di lavoro che ha rilanciato la Festa in onore di Maria SS di Corsignano, ridandole nuovo slancio anche da un punto di vista religioso, grazie all'aiuto di don Andrea Azzollini e di tutto il clero locale.
«Eccellenza - scrive in una nota il Comitato Feste -, nella ricorrenza del suo terzo anno di Ministero in questa Diocesi, vogliamo ringraziarla per il suo essere paziente Pastore e guida del nostro cuore e del nostro pensiero sulla strada di un nuovo umanesimo. Come Comitato Feste Patronali di Giovinazzo - sottolinea no Dagostino ed i suoi - ci preme, inoltre, assicurare la nostra totale, piena e incondizionata collaborazione col suo Ministero, chiamato ad affrontare le tante sfide che la società contemporanea rivela. Auguri Don Domenico».