
Chiesa locale
Mons. Cornacchia al Casale: «Preghiamo per la pace tra le nazioni»
Stamane Messa nell'agro giovinazzese. Ed all'alba in tanti erano arrivati alla chiesetta del Padre Eterno
Giovinazzo - sabato 19 agosto 2017
9.43
Lì dove tutto è cominciato, nell'agro tra Giovinazzo e Terlizzi. Lì dove il rito e la devozione in onore di Maria SS di Corsignano affonda le sue radici e da dove si è espanso.
Sono entrate nel vivo le celebrazioni liturgiche per la Patrona di Giovinazzo questa mattina, con una Messa solenne di ringraziamento presso il Casale di Corsignano, officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi.
Il prelato ha chiesto ai tanti fedeli giunti a piedi o in bicicletta di pregare per la «pace tra le nazioni» in un momento così duro per gli equilibri internazionali, funestato da diversi attentati contro persone innocenti. A quegli innocenti, a quelli dell'attentato in Catalogna ed a quelli vittime di guerre e soprusi in ogni angolo nascosto del mondo, Monsignor Cornacchia ha rivolto il suo pensiero più profondo.
Con il Vescovo c'era il clero giovinazzese e c'erano quei devoti che sono partiti dalla Concattedrale in pellegrinaggio verso il Casale di Corsignano, rinnovando un rito tanto antico quanto emozionante.
Quello stesso rito che è parte integrante dell'altra celebrazione, quella suggestiva dell'alba presso la vicina e meravigliosa chiesetta rurale del Padre Eterno. In quel caso ad officiare era stato padre Francesco Depalo, infaticabile sostenitore della centralità di quel luogo nel culto di Maria SS di Corsignano. Nella sua omelia, padre Francesco ha rivolto un pensiero a tutti i giovinazzesi che oggi osservano quei riti dall'alto. A loro, a chi non c'è più con la carne, ma è presente in spirito, ha chiesto di rivolgere una preghiera.
Alla fine delle due celebrazioni, quasi a rinverdire i momenti conviviali di un tempo che fu, i "Nipoti della Nonna" hanno offerto la colazione a tutti i presenti.
La riflessione che ci sentiamo di proporre ai nostri lettori è che queste sono le radici di una Festa che fa parte della pietà popolare, ma che conserva al suo interno tratti di devozione autentica da non disperdere in alcun modo.
Nei nostri scatti cinque momenti di un'alba e di una mattinata che resteranno impressi nel cuore dei fedeli.
Sono entrate nel vivo le celebrazioni liturgiche per la Patrona di Giovinazzo questa mattina, con una Messa solenne di ringraziamento presso il Casale di Corsignano, officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi.
Il prelato ha chiesto ai tanti fedeli giunti a piedi o in bicicletta di pregare per la «pace tra le nazioni» in un momento così duro per gli equilibri internazionali, funestato da diversi attentati contro persone innocenti. A quegli innocenti, a quelli dell'attentato in Catalogna ed a quelli vittime di guerre e soprusi in ogni angolo nascosto del mondo, Monsignor Cornacchia ha rivolto il suo pensiero più profondo.
Con il Vescovo c'era il clero giovinazzese e c'erano quei devoti che sono partiti dalla Concattedrale in pellegrinaggio verso il Casale di Corsignano, rinnovando un rito tanto antico quanto emozionante.
Quello stesso rito che è parte integrante dell'altra celebrazione, quella suggestiva dell'alba presso la vicina e meravigliosa chiesetta rurale del Padre Eterno. In quel caso ad officiare era stato padre Francesco Depalo, infaticabile sostenitore della centralità di quel luogo nel culto di Maria SS di Corsignano. Nella sua omelia, padre Francesco ha rivolto un pensiero a tutti i giovinazzesi che oggi osservano quei riti dall'alto. A loro, a chi non c'è più con la carne, ma è presente in spirito, ha chiesto di rivolgere una preghiera.
Alla fine delle due celebrazioni, quasi a rinverdire i momenti conviviali di un tempo che fu, i "Nipoti della Nonna" hanno offerto la colazione a tutti i presenti.
La riflessione che ci sentiamo di proporre ai nostri lettori è che queste sono le radici di una Festa che fa parte della pietà popolare, ma che conserva al suo interno tratti di devozione autentica da non disperdere in alcun modo.
Nei nostri scatti cinque momenti di un'alba e di una mattinata che resteranno impressi nel cuore dei fedeli.