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Scuola
L’emergenza educativa: una sfida dei nostri tempi
Se ne è parlato mercoledì 21 maggio in un incontro organizzato a Giovinazzo dall’UCIIM
Giovinazzo - lunedì 26 maggio 2025
Comunicato Stampa
Da anni, con insistenza, nella scuola si discute di emergenza educativa che, attualmente, si va configurando sempre più come un preoccupante scollamento tra docenti e famiglie. Di frequente, infatti, nelle cronache giornalistiche vengono riportati i casi di genitori che, non condividendo valutazioni, aggrediscono i docenti o effettuano atti di vandalismo. Naturalmente il degenerare nei rapporti fra le parti impedisce una serena e costruttiva crescita culturale ed umana delle giovani generazioni, aumentandone il disorientamento comportamentale.
L'UCIIM, sezione di Giovinazzo-Molfetta, ha ritenuto opportuno, quindi, interrogarsi su questa problematica in un incontro, patrocinato dalla Città di Giovinazzo, intitolato La speranza educativa: una sfida per genitori e docenti, tenutosi mercoledì 21 maggio, presso la sala san Felice.
Con questo evento, come ha ricordato la presidente sezionale, professoressa Anna Salvemini, si è dato l'avvio a un seminario Nuove frontiere educative: generazioni a confronto, articolato in tre momenti.
La scelta della tematica, ha sottolineato, è stata motivata dalla preoccupazione dei docenti per il deterioramento sempre più evidente del rapporto con le famiglie e con gli studenti da cui nasce anche per un impoverimento culturale nella formazione.
È toccato al relatore della serata, prof. Michele Illiceto, docente di filosofia, saggista e scrittore, indicare come arginare questo fenomeno attraverso una disamina attenta e articolata delle cause che lo hanno prodotto e delle prospettive con cui fronteggiarlo.
Dietro il disorientamento delle nuove generazioni, oscillanti fra narcisismo e senso di inadeguatezza, si intravede l'incapacità degli adulti di comprendere la complessità del mondo d'oggi e di configurare l'azione educativa secondo nuovi parametri. Secondo il relatore, prima di tutto, diventa fondamentale ricostruire un mondo valoriale comune, fra famiglia, docenti e territorio, in grado di fornire ai giovani un indirizzo formativo in cui trovino spazio, in modo particolare, il senso di responsabilità e la ricerca di equilibrio interiore.
Bisogna, quindi, che genitori ed insegnanti si alleino e si impegnino a costruire nei giovani il sé, inteso anche come apertura verso l'altro. In questo modo la dimensione cognitiva e culturale si integrerebbe proficuamente con quella emotiva.
La grande sfida per genitori e docenti diventa quella di non far chiudere i giovani nell' immediatezza dell'oggi, ma di prepararli al futuro e di motivarli all'agire per il miglioramento del mondo attraverso certezze comportamentali ed educative, che risveglino passioni e desideri.
Per tutto questo diventa basilare convincersi che una componente fondamentale dell'educazione sia la speranza, in quanto impulso per affrontare sfide e per generare nuovi orientamenti culturali che si integrino con quelli tradizionali.
Molte ed articolate sono state le argomentazioni presentate dal professor Illiceto, che hanno suscitato nel numeroso pubblico interesse ed attenzione, come testimoniato dal vivace dibattito che ne è seguito.
L'UCIIM, sezione di Giovinazzo-Molfetta, ha ritenuto opportuno, quindi, interrogarsi su questa problematica in un incontro, patrocinato dalla Città di Giovinazzo, intitolato La speranza educativa: una sfida per genitori e docenti, tenutosi mercoledì 21 maggio, presso la sala san Felice.
Con questo evento, come ha ricordato la presidente sezionale, professoressa Anna Salvemini, si è dato l'avvio a un seminario Nuove frontiere educative: generazioni a confronto, articolato in tre momenti.
La scelta della tematica, ha sottolineato, è stata motivata dalla preoccupazione dei docenti per il deterioramento sempre più evidente del rapporto con le famiglie e con gli studenti da cui nasce anche per un impoverimento culturale nella formazione.
È toccato al relatore della serata, prof. Michele Illiceto, docente di filosofia, saggista e scrittore, indicare come arginare questo fenomeno attraverso una disamina attenta e articolata delle cause che lo hanno prodotto e delle prospettive con cui fronteggiarlo.
Dietro il disorientamento delle nuove generazioni, oscillanti fra narcisismo e senso di inadeguatezza, si intravede l'incapacità degli adulti di comprendere la complessità del mondo d'oggi e di configurare l'azione educativa secondo nuovi parametri. Secondo il relatore, prima di tutto, diventa fondamentale ricostruire un mondo valoriale comune, fra famiglia, docenti e territorio, in grado di fornire ai giovani un indirizzo formativo in cui trovino spazio, in modo particolare, il senso di responsabilità e la ricerca di equilibrio interiore.
Bisogna, quindi, che genitori ed insegnanti si alleino e si impegnino a costruire nei giovani il sé, inteso anche come apertura verso l'altro. In questo modo la dimensione cognitiva e culturale si integrerebbe proficuamente con quella emotiva.
La grande sfida per genitori e docenti diventa quella di non far chiudere i giovani nell' immediatezza dell'oggi, ma di prepararli al futuro e di motivarli all'agire per il miglioramento del mondo attraverso certezze comportamentali ed educative, che risveglino passioni e desideri.
Per tutto questo diventa basilare convincersi che una componente fondamentale dell'educazione sia la speranza, in quanto impulso per affrontare sfide e per generare nuovi orientamenti culturali che si integrino con quelli tradizionali.
Molte ed articolate sono state le argomentazioni presentate dal professor Illiceto, che hanno suscitato nel numeroso pubblico interesse ed attenzione, come testimoniato dal vivace dibattito che ne è seguito.