
Politica
Emiliano: «Mai più nel centrosinistra ciò che abbiamo visto in queste settimane»
Ieri l'intervento del Governatore uscente alla Fiera del Levante. Il suo ultimo discorso dopo 21 anni ricco di stoccate alla sua area politica
Giovinazzo - domenica 14 settembre 2025
«Speriamo non si ripeta mai più nel centrosinistra ciò che abbiamo visto in queste ultime settimane».
Così Michele Emiliano nel suo ultimo discorso ad una inaugurazione della Fiera del Levante, il ventunesimo tra ruolo di sindaco e poi di Governatore regionale.
E proprio le tematiche elettorali hanno inevitabilmente tenuto banco in un discorso a braccio in larga parte. Emiliano ha ricordato quanto sia stato centrale nella crescita dell'area progressista a Bari e poi in Puglia il cambiamento delle strategie elettorali nel 2004.
«Un tempo - ha detto - nelle sezioni dei partiti di sinistra si diceva "tu no, non puoi stare con me", facendo intravedere un modo di far politica vetusto». Emiliano ha quindi rivendicato il suo metodo, che ha puntato a suo dire sulle competenze, sui curricula delle persone che ha coinvolto in questi anni nel suo percorso amministrativo: non l'appartenenza ideologica, ma la condivisione degli obiettivi.
Inevitabili dunque gli sguardi rivolti ad Antonio Decaro, per anni amico, che oggi invece gli ha chiesto un passo indietro. Per Emiliano il centrosinistra potrà vincere le elezioni per molto tempo se saprà sfruttare quella scia, evitando decisioni calate dall'alto degli uomini soli al comando che tanto male - sempre a suo dire - hanno fatto in passato.
«Quando siamo giunti sulla scena politica, non ve lo nascondo, guardavo con attenzione al metodo Tatarella, nella regione definita "l'Emilia nera", dove la sinistra non vinceva mai. E se avessimo detto allora che avremmo governato per 20 anni, ci avrebbero presi per pazzi», ha evidenziato il Governatore uscente.
Emiliano ha quindi auspicato un ritorno ad una unità reale, basata sui programmi e non tanto sui veti. E per fare questo, il Governatore uscente ha fatto appello alla collaborazione con altri enti, con le associazioni e con i sindacati che «scrostano i problemi e te li presentano in modo che gli uffici possano trovare poi soluzioni, importanti nel processo decisionale definitivo».
Infine i passaggi sui settori in cui migliorare in Puglia: attenzione alla vicenda ILVA, problema annoso dei rifiuti, capacità di gestire in maniera adeguata i flussi turistici ed uno sguardo all'agricoltura da tempo in ginocchio per la prolungata siccità.
Chiusura su Gaza, su una Fiera del Levante dedicata alla pace che in Medioriente stenta ad arrivare: «Io - ha detto Emiliano - non ci riesco proprio a metabolizzare questa tragedia ed a far finta di nulla forzandomi a dire qualcosa per non offendere nessuno».
Così Michele Emiliano nel suo ultimo discorso ad una inaugurazione della Fiera del Levante, il ventunesimo tra ruolo di sindaco e poi di Governatore regionale.
E proprio le tematiche elettorali hanno inevitabilmente tenuto banco in un discorso a braccio in larga parte. Emiliano ha ricordato quanto sia stato centrale nella crescita dell'area progressista a Bari e poi in Puglia il cambiamento delle strategie elettorali nel 2004.
«Un tempo - ha detto - nelle sezioni dei partiti di sinistra si diceva "tu no, non puoi stare con me", facendo intravedere un modo di far politica vetusto». Emiliano ha quindi rivendicato il suo metodo, che ha puntato a suo dire sulle competenze, sui curricula delle persone che ha coinvolto in questi anni nel suo percorso amministrativo: non l'appartenenza ideologica, ma la condivisione degli obiettivi.
Inevitabili dunque gli sguardi rivolti ad Antonio Decaro, per anni amico, che oggi invece gli ha chiesto un passo indietro. Per Emiliano il centrosinistra potrà vincere le elezioni per molto tempo se saprà sfruttare quella scia, evitando decisioni calate dall'alto degli uomini soli al comando che tanto male - sempre a suo dire - hanno fatto in passato.
«Quando siamo giunti sulla scena politica, non ve lo nascondo, guardavo con attenzione al metodo Tatarella, nella regione definita "l'Emilia nera", dove la sinistra non vinceva mai. E se avessimo detto allora che avremmo governato per 20 anni, ci avrebbero presi per pazzi», ha evidenziato il Governatore uscente.
Emiliano ha quindi auspicato un ritorno ad una unità reale, basata sui programmi e non tanto sui veti. E per fare questo, il Governatore uscente ha fatto appello alla collaborazione con altri enti, con le associazioni e con i sindacati che «scrostano i problemi e te li presentano in modo che gli uffici possano trovare poi soluzioni, importanti nel processo decisionale definitivo».
Infine i passaggi sui settori in cui migliorare in Puglia: attenzione alla vicenda ILVA, problema annoso dei rifiuti, capacità di gestire in maniera adeguata i flussi turistici ed uno sguardo all'agricoltura da tempo in ginocchio per la prolungata siccità.
Chiusura su Gaza, su una Fiera del Levante dedicata alla pace che in Medioriente stenta ad arrivare: «Io - ha detto Emiliano - non ci riesco proprio a metabolizzare questa tragedia ed a far finta di nulla forzandomi a dire qualcosa per non offendere nessuno».