
Politica
Depalma su arresto Minervini: «Mi piacerebbe che tutto si potesse chiarire»
Poi il pensiero al suo percorso politico: «In dieci anni di nostra amministrazione mai schizzi di fango su Giovinazzo»
Giovinazzo - venerdì 6 giugno 2025
14.22
«È sempre brutto quando una persona con la quale hai collaborato per anni e con cui hai trovato disponibilità umana e amicale, la vedi coinvolta in situazioni difficili. Non ho nessuna difficoltà a dire che Tommaso Minervini, e buona parte delle sue due amministrazioni, mi hanno sempre trattato bene e le cose da condividere le abbiamo sempre condivise con sincera amicizia.
Per me Molfetta, come qualche altra città confinante a Giovinazzo è parte del mio percorso, con tanta gente e amici che conosco.
Per questo mi piacerebbe che tutto si potesse chiarire e che soprattutto l'onorabilità di Molfetta ne uscisse rinfrancata, perché queste situazioni buttano comunque ombre sulla credibilità delle classi politiche e dirigenti. Stesso discorso ancor più ampliato, per quanto sta accadendo ad alcuni assessori e consiglieri regionali. Ci vogliono decenni per costruirsi una reputazione e credibilità e basta poco per far crollare tutto».
Così Tommaso Depalma, ex sindaco di Giovinazzo, sulle vicende giudiziarie che hanno portato agli arresti domiciliari il primo cittadino di Molfetta, Tommaso Minervini (qui la cronaca della nostra redazione molfettese).
«Però se qualcuno ha sbagliato in maniera "volontaria e dolosa" è giusto che paghi il dovuto - è la sottolineatura di Depalma - . E se permettete, pensando a Giovinazzo, sono ancor più felice considerando che in dieci anni di amministrazione, abbiamo appaltato decine e decine di milioni di opere e di servizi, abbiamo avuto la "costante" tirata in ballo degli organi inquirenti da una parte delle opposizioni che abbiamo avuto in comune, ma MAI la nostra città ha avuto schizzi di fango giudiziario e mediatico.
Lo ritengo un risultato importante da condividere con chi mi ha sostenuto per 10 anni politicamente e con la macchina amministrativa (escluso qualcuno...), che ha lavorato bene, con onestà e a servizio esclusivo della città», è la considerazione a posteriori dell'ex sindaco.
Poi un'altra sottolineatura non priva di amarezza: «Io continuo a farmi i miei processi, che sono dovuti solo a denunce per presunte mie intemperanze verbali e comportamentali ma MAI per dolo o frode. E quei processi penso che siano parte del prezzo da pagare quando per cambiare e migliorare decidi di non guardare in faccia a nessuno, tirando dritto per la tua strada, magari facendo franare il terreno sotto i piedi di qualche "barone" cittadino (non conosciamo il destinatario a cui è riferita questa invettiva). Di certo è un prezzo doloroso da pagare - conclude -, perché entrare in tribunale per un qualsiasi motivo è sempre difficile ma se tornassi indietro, al netto di qualche piccolo aggiustamento "linguistico", rifarei le stesse battaglie e rifarei più o meno tutto uguale», è la conclusione fiera di chi ha governato Giovinazzo per dieci anni.
Per me Molfetta, come qualche altra città confinante a Giovinazzo è parte del mio percorso, con tanta gente e amici che conosco.
Per questo mi piacerebbe che tutto si potesse chiarire e che soprattutto l'onorabilità di Molfetta ne uscisse rinfrancata, perché queste situazioni buttano comunque ombre sulla credibilità delle classi politiche e dirigenti. Stesso discorso ancor più ampliato, per quanto sta accadendo ad alcuni assessori e consiglieri regionali. Ci vogliono decenni per costruirsi una reputazione e credibilità e basta poco per far crollare tutto».
Così Tommaso Depalma, ex sindaco di Giovinazzo, sulle vicende giudiziarie che hanno portato agli arresti domiciliari il primo cittadino di Molfetta, Tommaso Minervini (qui la cronaca della nostra redazione molfettese).
«Però se qualcuno ha sbagliato in maniera "volontaria e dolosa" è giusto che paghi il dovuto - è la sottolineatura di Depalma - . E se permettete, pensando a Giovinazzo, sono ancor più felice considerando che in dieci anni di amministrazione, abbiamo appaltato decine e decine di milioni di opere e di servizi, abbiamo avuto la "costante" tirata in ballo degli organi inquirenti da una parte delle opposizioni che abbiamo avuto in comune, ma MAI la nostra città ha avuto schizzi di fango giudiziario e mediatico.
Lo ritengo un risultato importante da condividere con chi mi ha sostenuto per 10 anni politicamente e con la macchina amministrativa (escluso qualcuno...), che ha lavorato bene, con onestà e a servizio esclusivo della città», è la considerazione a posteriori dell'ex sindaco.
Poi un'altra sottolineatura non priva di amarezza: «Io continuo a farmi i miei processi, che sono dovuti solo a denunce per presunte mie intemperanze verbali e comportamentali ma MAI per dolo o frode. E quei processi penso che siano parte del prezzo da pagare quando per cambiare e migliorare decidi di non guardare in faccia a nessuno, tirando dritto per la tua strada, magari facendo franare il terreno sotto i piedi di qualche "barone" cittadino (non conosciamo il destinatario a cui è riferita questa invettiva). Di certo è un prezzo doloroso da pagare - conclude -, perché entrare in tribunale per un qualsiasi motivo è sempre difficile ma se tornassi indietro, al netto di qualche piccolo aggiustamento "linguistico", rifarei le stesse battaglie e rifarei più o meno tutto uguale», è la conclusione fiera di chi ha governato Giovinazzo per dieci anni.