Scuola
D’Onghia ai docenti: «Insegnate il rispetto degli altri e di sé»
La Sottosegretaria al MIUR è intervenuta al Liceo "Spinelli" in occasione del corso di formazione dell’UCIIM
Giovinazzo - sabato 11 novembre 2017
0.29
«Quando si parla di scuola, dovremmo ricordare che è il luogo in cui bisogna imparare per prima cosa il valore ed il rispetto della persona».
Con queste parole, Angela D'Onghia, Sottosegretaria al MIUR, ha iniziato il suo discorso introduttivo al Corso di formazione UCIIM, intitolato "Didattica innovativa con la metodologia E.A.S. (Episodi Apprendimento Situato)", che si è tenuto ieri nell'Aula Magna del Liceo Classico- Scientifico "M. Spinelli" di Giovinazzo.
In accordo con le affermazioni di Padre Mariano, guida spirituale per tutti i docenti aderenti all'UCIIM, che ha sottolineato la centralità nella scuola della relazione con l'altro, la Senatrice nativa di Noci ha rimarcato come la scuola debba essere innanzitutto «un luogo di promozione umana, in cui i docenti siano in grado di inculcare innanzitutto la cultura della cura dell'altro e di sé per creare una società migliore, in cui ci sia più speranza per il futuro».
«Quello che fate è un lavoro fondamentale, perché avete nelle vostre mani la vita di questi nostri ragazzi. Per questo, la formazione rivolta a voi docenti è indispensabile e deve servire a riconoscere ulteriormente il vostro ruolo», ha rimarcato con forza davanti alla folta platea di insegnanti.
A proposito della fuga dei cervelli, la D'Onghia si è espressa con chiarezza sulla necessità di assecondare i sogni degli studenti incoraggiandoli a realizzarli. «Giusto è che i docenti siano informati su tutto, anche sui meccanismi che regolano il mondo del lavoro oggi - ha precisato -, ma il vostro compito è in primis quello di accompagnare i vostri studenti e dare loro il coraggio di diventare ciò che vorranno essere. Noi politici e voi formatori - ha chiosato - dobbiamo impegnarci a far sì che questi giovani corrano il più possibile verso le mete più lontane, ma sentano l'obbligo di fermarsi qui, dove sono nati e cresciuti».
Il discorso della Settosegretaria ha concluso la lunga carrellata di saluti istituzionali, che ha visto intervenire la prof.ssa Patrizia Petta, Vicepreside del Liceo "M. Spinelli", Michele Sollecito, Assessore alla Pubblica Istruzione, Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, Padre Mariano, guida spirituale UCIIM, e Lucrezia Stellacci, Presidentessa UCIIM Puglia.
Nelle considerazioni di quest'ultima, non solo la constatazione che si stia puntando sempre più sulla valorizzazione della professionalità dei docenti, ma soprattutto il monito a credere che «solo attraverso la formazione, la scuola italiana migliorerà: una formazione non più passiva, ma tesa a sviluppare competenze utili a risolvere i reali problemi che si riscontrano in classe».
Con queste parole, Angela D'Onghia, Sottosegretaria al MIUR, ha iniziato il suo discorso introduttivo al Corso di formazione UCIIM, intitolato "Didattica innovativa con la metodologia E.A.S. (Episodi Apprendimento Situato)", che si è tenuto ieri nell'Aula Magna del Liceo Classico- Scientifico "M. Spinelli" di Giovinazzo.
In accordo con le affermazioni di Padre Mariano, guida spirituale per tutti i docenti aderenti all'UCIIM, che ha sottolineato la centralità nella scuola della relazione con l'altro, la Senatrice nativa di Noci ha rimarcato come la scuola debba essere innanzitutto «un luogo di promozione umana, in cui i docenti siano in grado di inculcare innanzitutto la cultura della cura dell'altro e di sé per creare una società migliore, in cui ci sia più speranza per il futuro».
«Quello che fate è un lavoro fondamentale, perché avete nelle vostre mani la vita di questi nostri ragazzi. Per questo, la formazione rivolta a voi docenti è indispensabile e deve servire a riconoscere ulteriormente il vostro ruolo», ha rimarcato con forza davanti alla folta platea di insegnanti.
A proposito della fuga dei cervelli, la D'Onghia si è espressa con chiarezza sulla necessità di assecondare i sogni degli studenti incoraggiandoli a realizzarli. «Giusto è che i docenti siano informati su tutto, anche sui meccanismi che regolano il mondo del lavoro oggi - ha precisato -, ma il vostro compito è in primis quello di accompagnare i vostri studenti e dare loro il coraggio di diventare ciò che vorranno essere. Noi politici e voi formatori - ha chiosato - dobbiamo impegnarci a far sì che questi giovani corrano il più possibile verso le mete più lontane, ma sentano l'obbligo di fermarsi qui, dove sono nati e cresciuti».
Il discorso della Settosegretaria ha concluso la lunga carrellata di saluti istituzionali, che ha visto intervenire la prof.ssa Patrizia Petta, Vicepreside del Liceo "M. Spinelli", Michele Sollecito, Assessore alla Pubblica Istruzione, Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, Padre Mariano, guida spirituale UCIIM, e Lucrezia Stellacci, Presidentessa UCIIM Puglia.
Nelle considerazioni di quest'ultima, non solo la constatazione che si stia puntando sempre più sulla valorizzazione della professionalità dei docenti, ma soprattutto il monito a credere che «solo attraverso la formazione, la scuola italiana migliorerà: una formazione non più passiva, ma tesa a sviluppare competenze utili a risolvere i reali problemi che si riscontrano in classe».