
Politica
Alberi tagliati in viale De Gaetano, PVA: «Da amministratori silenzio inaccettabile»
Nuova nota del gruppo di opposizione, i cui consiglieri hanno intanto effettuato accesso agli atti
Giovinazzo - sabato 3 maggio 2025
«Sono trascorsi ormai sette giorni dall'abbattimento delle storiche alberature di viale De Gaetano, conosciuto da tutti come il "Viale degli Innamorati", e l'Amministrazione comunale continua a mantenere un silenzio assordante. Nessuna nota ufficiale, nessuna comunicazione istituzionale hanno chiarito le ragioni di una scelta che ha modificato radicalmente il volto di uno dei luoghi simbolo di Giovinazzo».
Inizia così una nota di PrimaVera Alternativa, il gruppo principale di opposizione in Consiglio comunale. «Ancora più grave - spiegano -: a fronte di una decisione così impattante, non vi è stato alcun coinvolgimento della cittadinanza, né tanto meno alcuna forma di condivisione con i consiglieri comunali. Le immagini diffuse in questi giorni parlano da sole: la stragrande maggioranza degli alberi abbattuti erano in evidente stato di buona salute. I tronchi mostrano sezioni compatte, senza segni di malattia o marcescenza, con presenza di nuova vegetazione basale in diversi casi. A rendere il tutto ancora più inaccettabile - è la sottolineatura - è il metodo con cui si è proceduto: su ogni albero era stato affisso un cartello che parlava di "lavori di potatura", mentre in realtà si è proceduto a un abbattimento totale e definitivo».
Un abbattimento totale non comunicato, come mostra una foto che pubblichiamo sotto il nostro scritto e su cui non è stato dato alcun preventivo avviso. Davvero una circostanza singolare, se non di malagestione della cosa pubblica, certamente da un punto di vista comunicativo.
Per PVA si è trattato dunque di una «ingannevole comunicazione che ha privato i cittadini del diritto di sapere cosa stava realmente accadendo nel proprio quartiere e di opporsi. Si inserisce in questo quadro una pratica ormai diffusa – e pericolosa – in molte amministrazioni pubbliche, ivi compresa quella di Giovinazzo: la preferenza per l'abbattimento di alberature esistenti, anche sane, per poi procedere con nuove piantumazioni che consentono l'affidamento di appalti più corposi. Una logica miope e inaccettabile - tuonano dalla segreteria guidata da Carmela Zaza -, che privilegia l'interesse economico alla tutela effettiva del patrimonio ambientale!».
La chiusura fa infine riferimento ai passi di carattere politico intrapresi dalla forza di opposizione: «Per questo motivo, in data 28 aprile 2025, i consiglieri comunali Girolamo Capurso e Davide Digiaro hanno presentato una formale richiesta di accesso agli atti (ai sensi dell'art. 43 del D.lgs. 267/2000), chiedendo tutta la documentazione amministrativa relativa all'intervento di abbattimento, comprese eventuali relazioni tecniche specialistiche che ne abbiano motivato l'esecuzione. Riteniamo doveroso che l'Amministrazione comunale renda conto delle proprie scelte. Il patrimonio verde della città non può essere gestito con superficialità o, peggio ancora, con opacità. Non ci fermeremo - è la chiosa - finché non sarà fatta piena luce su quanto accaduto».
Inizia così una nota di PrimaVera Alternativa, il gruppo principale di opposizione in Consiglio comunale. «Ancora più grave - spiegano -: a fronte di una decisione così impattante, non vi è stato alcun coinvolgimento della cittadinanza, né tanto meno alcuna forma di condivisione con i consiglieri comunali. Le immagini diffuse in questi giorni parlano da sole: la stragrande maggioranza degli alberi abbattuti erano in evidente stato di buona salute. I tronchi mostrano sezioni compatte, senza segni di malattia o marcescenza, con presenza di nuova vegetazione basale in diversi casi. A rendere il tutto ancora più inaccettabile - è la sottolineatura - è il metodo con cui si è proceduto: su ogni albero era stato affisso un cartello che parlava di "lavori di potatura", mentre in realtà si è proceduto a un abbattimento totale e definitivo».
Un abbattimento totale non comunicato, come mostra una foto che pubblichiamo sotto il nostro scritto e su cui non è stato dato alcun preventivo avviso. Davvero una circostanza singolare, se non di malagestione della cosa pubblica, certamente da un punto di vista comunicativo.
Per PVA si è trattato dunque di una «ingannevole comunicazione che ha privato i cittadini del diritto di sapere cosa stava realmente accadendo nel proprio quartiere e di opporsi. Si inserisce in questo quadro una pratica ormai diffusa – e pericolosa – in molte amministrazioni pubbliche, ivi compresa quella di Giovinazzo: la preferenza per l'abbattimento di alberature esistenti, anche sane, per poi procedere con nuove piantumazioni che consentono l'affidamento di appalti più corposi. Una logica miope e inaccettabile - tuonano dalla segreteria guidata da Carmela Zaza -, che privilegia l'interesse economico alla tutela effettiva del patrimonio ambientale!».
La chiusura fa infine riferimento ai passi di carattere politico intrapresi dalla forza di opposizione: «Per questo motivo, in data 28 aprile 2025, i consiglieri comunali Girolamo Capurso e Davide Digiaro hanno presentato una formale richiesta di accesso agli atti (ai sensi dell'art. 43 del D.lgs. 267/2000), chiedendo tutta la documentazione amministrativa relativa all'intervento di abbattimento, comprese eventuali relazioni tecniche specialistiche che ne abbiano motivato l'esecuzione. Riteniamo doveroso che l'Amministrazione comunale renda conto delle proprie scelte. Il patrimonio verde della città non può essere gestito con superficialità o, peggio ancora, con opacità. Non ci fermeremo - è la chiosa - finché non sarà fatta piena luce su quanto accaduto».