
Cultura
Un’opera d’arte per don Pino Puglisi al Museo diocesano di Molfetta
Giunta ieri in Puglia sarà ospitata da oggi sino al 26 luglio
Giovinazzo - martedì 11 luglio 2017
Tra le dodici tappe e le otto regioni coinvolte nel progetto c'è anche il Museo diocesano di Molfetta. Lo scrigno culturale sarà l'unico luogo in Puglia ad esporre l'opera d'arte contemporanea dedicata a don Pino Puglisi e presentata lo scorso marzo al Museo San Fedele di Milano grazie all'impegno dell'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI).
Firmata dall'artista modenese Claudio Parmiggiani, l'opera intende ricordare non solo la storia di Puglisi, ma di tutte le vittime di mafia, dal Sindaco Gianni Carnicella a Francesco Marcone, e porsi come un'occasione utile di riflessione e di formazione civica. Per questo la FeArt coop., che gestisce il Museo diocesano, ha allestito un cartellone di appuntamenti che daranno lustro a questa iniziativa contando sulla preziosa collaborazione con l'AMEI Puglia.
Dopo il passaggio del testimone col Museo diocesano di Fabriano, nelle Marche, l'esposizione verrà inaugurata nel museo molfettese martedì 11 luglio. Nel corso della serata, alla presenza di Mons. Domenico Cornacchia, verranno svelati il senso e le peculiarità artistiche dell'opera.
Gli altri due appuntamenti in programma avranno luogo giovedì 13 e domenica 23 luglio. Il 13 verrà presentato il volume "Non a caso", alla presenza dell'autrice e curatrice Daniela Marcone, figlia del direttore foggiano ucciso nel 1995, momento arricchito da testimonianze e letture. Mentre il 23 andrà in scena lo spettacolo teatrale "U parrinu" di Christian Di Domenico, che ripercorre le fasi della lotta di don Puglisi contro la mafia ed il servizio che rese nel quartiere palermitano del Brancaccio.
Alla tappa molfettese seguirà quella campana presso il Museo diocesano "San Matteo" di Salerno ed altre ancora, prima di raggiungere la Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi a Palermo quasi in concomitanza con l'anniversario di nascita e di morte, che ricorre il 15 settembre 1993.
«Non una semplice esposizione d'arte, dunque, quella promossa dall'istituto diocesano», ha dichiarato il direttore don Michele Amorosini, resa possibile grazie al meritevole sostegno ed alla collaborazione della Fondazione Cariplo, delle case editrici molfettesi Nel diritto editore e La Meridiana, del locale Presidio di Libera "Gianni Carnicella".
L'opera potrà essere ammirata gratuitamente fino al 26 luglio, dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 ed il sabato dalle 20.00 alle 23.00.
Firmata dall'artista modenese Claudio Parmiggiani, l'opera intende ricordare non solo la storia di Puglisi, ma di tutte le vittime di mafia, dal Sindaco Gianni Carnicella a Francesco Marcone, e porsi come un'occasione utile di riflessione e di formazione civica. Per questo la FeArt coop., che gestisce il Museo diocesano, ha allestito un cartellone di appuntamenti che daranno lustro a questa iniziativa contando sulla preziosa collaborazione con l'AMEI Puglia.
Dopo il passaggio del testimone col Museo diocesano di Fabriano, nelle Marche, l'esposizione verrà inaugurata nel museo molfettese martedì 11 luglio. Nel corso della serata, alla presenza di Mons. Domenico Cornacchia, verranno svelati il senso e le peculiarità artistiche dell'opera.
Gli altri due appuntamenti in programma avranno luogo giovedì 13 e domenica 23 luglio. Il 13 verrà presentato il volume "Non a caso", alla presenza dell'autrice e curatrice Daniela Marcone, figlia del direttore foggiano ucciso nel 1995, momento arricchito da testimonianze e letture. Mentre il 23 andrà in scena lo spettacolo teatrale "U parrinu" di Christian Di Domenico, che ripercorre le fasi della lotta di don Puglisi contro la mafia ed il servizio che rese nel quartiere palermitano del Brancaccio.
Alla tappa molfettese seguirà quella campana presso il Museo diocesano "San Matteo" di Salerno ed altre ancora, prima di raggiungere la Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi a Palermo quasi in concomitanza con l'anniversario di nascita e di morte, che ricorre il 15 settembre 1993.
«Non una semplice esposizione d'arte, dunque, quella promossa dall'istituto diocesano», ha dichiarato il direttore don Michele Amorosini, resa possibile grazie al meritevole sostegno ed alla collaborazione della Fondazione Cariplo, delle case editrici molfettesi Nel diritto editore e La Meridiana, del locale Presidio di Libera "Gianni Carnicella".
L'opera potrà essere ammirata gratuitamente fino al 26 luglio, dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 ed il sabato dalle 20.00 alle 23.00.