Un'aula del Tribunale
Un'aula del Tribunale
Cronaca

Soldi per pilotare le indagini sul clan Di Cosola: condannati in 4

Condanne a pene comprese tra i 13 anni e 4 mesi e 6 anni di carcere. Tra gli imputati l'appuntato Salerno: 10 anni

Tutti condannati gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. A quasi due anni dal terremoto che si è abbattuto sulla locale Stazione dei Carabinieri, la giudice dell'udienza preliminare del Tribunale, Valeria Isabella Valenzi, ha condannato a pene comprese tra i 13 anni e 4 mesi e i 6 anni di reclusione quattro imputati.

Secondo l'indagine dei colleghi del Nucleo Investigativo, coordinata dai pubblici ministeri antimafia Federico Perrone Capano e Domenico Minardi, l'appuntato scelto Antonio Salerno (condannato a 10 anni di reclusione) ed il parigrado Domenico Laforgia (a processo separatamente col rito ordinario) per anni avrebbero agevolato il clan Di Cosola fornendo informazioni su attività, indagini in corso, turni di servizio e sui controlli da svolgere verso gli affiliati al clan ai domiciliari.

Stando alla ricostruzione, in almeno tre casi avrebbero procurato documenti informatici e cartacei con registrazioni e verbali di dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia. In cambio avrebbero «ricevuto denaro e altre utilità per omettere oppure ritardare atti del proprio ufficio e per compiere atti contrari ai doveri di uffici al fine di agevolare il clan Di Cosola». Tenere a busta paga i due militari dal 2012 al 2018, sarebbe costato complessivamente 400mila euro oltre a vari regali.

L'inchiesta, il 17 giugno 2020, portò all'arresto dei due militari, di Gerardo Giotti, un commerciante del posto, e di un pregiudicato affiliato al clan Di Cosola, Mario Del Vecchio, tutti tuttora detenuti, i primi tre ai domiciliari presso le loro abitazioni, mentre Del Vecchio nel carcere Badu 'e Carros, l'istituto di massima sicurezza di Nuoro. Proprio Del Vecchio, per gli inquirenti il referente del gruppo nella cittadina barese, è stato condannato alla pena più alta: 13 anni e 4 mesi di carcere.

Giotti, invece, ritenuto dagli investigatori il gancio tra il sodalizio criminale legato ai Di Cosola e i due militari arrestati, dovrà scontare la pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione. Per Del Vecchio l'accusa aveva chiesto 14 anni, per Giotti 9 anni. Nel processo era imputato anche Michele Giangaspero, uomo del clan poi divenuto collaboratore di giustizia, che con le sue dichiarazioni ha scoperchiato il vaso di Pandora e fatto scattare l'inchiesta: è stato condannato a 6 anni di reclusione.

Tutti gli imputati sono stati ritenuti responsabili dei reati, contestati a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, di corruzione in atti giudiziari e di rivelazione del segreto d'ufficio. Inoltre, come da prassi, sono stati condannati in perpetuo dai pubblici uffici. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
  • Carabinieri Giovinazzo
  • Gerardo Giotti
  • Mario Del Vecchio
  • Domenico Laforgia
  • Antonio Salerno
Altri contenuti a tema
Omicidio Fiorentino, il collaboratore Giangaspero conferma le accuse Omicidio Fiorentino, il collaboratore Giangaspero conferma le accuse Ieri, in aula a Bari, l'incidente probatorio dopo gli arresti dello scorso novembre. Colpo di scena nel pentimento di Maisto
Arresti dopo l'omicidio Fiorentino, oggi dieci pentiti faccia a faccia Arresti dopo l'omicidio Fiorentino, oggi dieci pentiti faccia a faccia Il gip Perrelli ha accolto la richiesta degli indagati per cristallizzare le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
«Mi dia un attimo la chiave». Attenti alla nuova truffa: come funziona «Mi dia un attimo la chiave». Attenti alla nuova truffa: come funziona Occhio al raggiro della raccomandata, a Giovinazzo c'è una nuova tipologia di truffa. Ecco cosa è successo
Ha l'obbligo di firma, aggredisce la sorella: il giudice lo manda in carcere Ha l'obbligo di firma, aggredisce la sorella: il giudice lo manda in carcere L'uomo, 35enne del posto, è stato arrestato dai Carabinieri: è accusato di maltrattamenti e violazione degli obblighi
Aggredisce il vicino di casa brandendo un'accetta. Fermato un 52enne Aggredisce il vicino di casa brandendo un'accetta. Fermato un 52enne L'episodio ieri mattina: l'uomo, con problemi psichici e accusato di minacce, è stato trasferito al San Paolo
Sollecito: «Pronta guarigione ai militari feriti, gratitudine all'Arma» Sollecito: «Pronta guarigione ai militari feriti, gratitudine all'Arma» Il sindaco, ieri sera, si è recato personalmente sul posto. Intanto proseguono le indagini, al vaglio le telecamere
Inseguimento a Giovinazzo, l'auto dei Carabinieri si schianta: feriti due militari Inseguimento a Giovinazzo, l'auto dei Carabinieri si schianta: feriti due militari L'episodio ieri sera: una gazzella della Stazione, per rincorrere un'Audi A3 sospetta, ha perso il controllo ad una rotatoria
Rubano un'auto a Giovinazzo, ma arrivano i Carabinieri. Ladri in fuga Rubano un'auto a Giovinazzo, ma arrivano i Carabinieri. Ladri in fuga L'episodio ieri, i malviventi sono stati intercettati sulla strada provinciale 107. Recuperata una Mercedes E 350
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.