
Musica
San Tommaso Festival, tutti pazzi per i Planet Funk
Ieri la prima serata della rassegna
Giovinazzo - sabato 9 agosto 2025
12.36
Il SanTommaso Festival, nella prima serata della 1^ edizione, svoltasi all'Eremo Club di Molfetta, è stato un interessante e pregevole incontro con la musica. Per noi appassionati si è trattato di vivere appieno un lungo spazio di toni sonori che hanno elettrizzato la mente del pubblico. Tutto questo è avvenuto grazie a Tommi Bonvino e al suo staff. Lui, già tra gli ideatori del Rock Festival, situazione aggregante di successo in corso da anni a Giovinazzo, in questa estate 2025 ha fatto di più, ideando due serate ricche di musica, quella dell'8 e quella del 22 agosto, in cui creare effetti speciali a profusione con progettualità che hanno richiamato l'attenzione del pubblico del territorio regionale.
La prima serata di venerdì 8 agosto è stata una trasmissione di adrenalina vista la nutrita scaletta in programma. All'esterno dell'Eremo Club, la band toscana dei Mario Mario, originale novità per il nostro territorio, ha proposto soul con un tocco di sound psichedelico; ha rielaborato in chiave soul, con ottimo intervento del sax, il brano portante del cartone animato Lupin, simpatico il ricordo e l'omaggio musicale rivolto a un periodo che ci accomuna. La proposta musicale dei Mario Mario è stata accolta con divertimento dal pubblico per il suo funky accattivante, simpatici i musicisti nel promuovere il loro vinile presentato al SanTommasoFestival. A questo concerto ha fatto seguito un esclusivo set live affidato a New Jackson, artista e producer irlandese che ha deliziato la platea assiepata sotto il palco per circa un' ora con techno-trance ed elettronica raffinata mescolate ai suoi intermezzi vocali. Dopo le ore 22 si è svolto il concerto dei Planet Funk del quale raccontiamo in modo approfondito. La prima serata del Festival si è conclusa con il dj set dei Toy Tonics Krew che hanno curato un dancefloor apprezzato. «Loro sono una garanzia, ci ha detto Dario Verolino TheVerol, di Giovinazzo. Il pubblico ha ballato fino alla fine, il dj set dei Toy Tonics ha proposto una selezione musicale estremamente fresh, che mischia italo disco all' house music, morbida ed elegante nei suoni, molto happy», ha così concluso.
I Planet Funk in concerto
Il momento clou della serata, a partire dalle ore 22,15 e per un'ora e cinquanta minuti, è stato affidato all'evento dal vivo tanto atteso che ha visto i Planet Funk protagonisti assoluti del palco, allestito all'interno dell'Eremo. Si è trattato dell'unica tappa pugliese del tour estivo dei Planet Funk, gruppo che da oltre venticinque anni ricalibra gli spazi musicali viaggiando tra più generi, funk, elettro pop, house, psichedelia e dance sempre gradevole e ricercata. Cosa si può dire di questo magico incontro con un gruppo che ha dominato la scena musicale mondiale già dalla fine degli anni novanta? Semplicemente elettrizzante. La band è nata nel 1999 dai due fondatori Sergio Della Monica scomparso nel 2018 e Domenico "GG" Canu che ha lasciato la vita terrena a maggio di quest'anno; gli amici li hanno ricordati dal palco del San Tommaso Festival ricevendo un applauso lunghissimo. Il gruppo composto da Alex Neri keyboards, Alex Uhlmann chitarra e voce, il carismatico eclettico frontman, il britannico Dan Black chitarra e voce e Marco Baroni sequencer (campionatori al computer ndr) e synth, ha continuato a trasmettere le emozioni a pelle con la musica di qualità seppur ricca di energie stilistiche nuove, dimostrando una forte intesa sul palco, quell'unità d'intenti che mette a nudo la passione per la musica che hanno condiviso con il pubblico nel mondo segnando un'epoca. In questo concerto ci hanno illustrato con ritmo e parole che la loro formazione è solida e lo abbiamo percepito tutti ammirandoli perché nonostante le innovazioni musicali espressive i Planet Funk sono destinati a durare nel tempo. Scaletta corposa in cui non è stato tralasciato nulla. In programma molto apprezzati tra gli altri, "Chase the sun", "Non Stop", "The Switch", "Lemonade", "Paraffin", "Ora il mondo è perfetto" brano del 2011 dei Planet Funk con in voce Giuliano Sangiorgi leader e frontman dei Negramaro. Molto apprezzate, nella loro esecuzione dal vivo, tre cover, vere e proprie chicche "Night in white satin" ( dei The Moody Bues), "Love will tear us apart" ( dei Joy Division), "These boots are Made for walking" (di Nancy Sinatra). Sulle corde del ritmo e del movimento abbiamo immagazzinato suoni speciali che hanno galvanizzato i duemila spettatori appassionati del potente calibro musicale dei Planet Funk il cui concerto è terminato con "Who said" richiesta a gran voce e, comunque prevista dal programma. Dal palco hanno affermato che quello di Molfetta è stato il più bello dei concerti del tour del 2025 e quando a fine concerto li abbiamo salutati, avvicinandoli tra una folla di fans, e abbiamo chiesto il perché di quest' affermazione, ci hanno risposto che il pubblico giunto all'Eremo ha creato un tutt'uno con la loro musica e con loro mostrando forte entusiasmo in un abbraccio intriso di partecipazione, accoglienza e stima. Averli incontrati resterà un ricordo indelebile, a dir poco.
«Posso dire che è stato un miracolo questo concerto - ci ha detto Luigi Guastamacchia - . Soffermerei l'attenzione sulla bellezza del pubblico, che qualsiasi luogo deve desiderare. Gli spettatori hanno dimostrato come vivere i bei concerti e gli spazi senza brutalizzare. Mi sono anche chiesto circa la presenza di una parte di pubblico un po' più giovane che li conosceva bene nonostante la band appartenga alla fine degli anni novanta. Lo ritengo un elemento positivo perché la musica è sempre in evoluzione», ha concluso Luigi Guastamacchia.
L'auspicio è che questa rassegna in futuro possa trovare collocazione in un'agorà giovinazzese. Per una volta permetteteci di essere un minimo campanilisti.
La prima serata di venerdì 8 agosto è stata una trasmissione di adrenalina vista la nutrita scaletta in programma. All'esterno dell'Eremo Club, la band toscana dei Mario Mario, originale novità per il nostro territorio, ha proposto soul con un tocco di sound psichedelico; ha rielaborato in chiave soul, con ottimo intervento del sax, il brano portante del cartone animato Lupin, simpatico il ricordo e l'omaggio musicale rivolto a un periodo che ci accomuna. La proposta musicale dei Mario Mario è stata accolta con divertimento dal pubblico per il suo funky accattivante, simpatici i musicisti nel promuovere il loro vinile presentato al SanTommasoFestival. A questo concerto ha fatto seguito un esclusivo set live affidato a New Jackson, artista e producer irlandese che ha deliziato la platea assiepata sotto il palco per circa un' ora con techno-trance ed elettronica raffinata mescolate ai suoi intermezzi vocali. Dopo le ore 22 si è svolto il concerto dei Planet Funk del quale raccontiamo in modo approfondito. La prima serata del Festival si è conclusa con il dj set dei Toy Tonics Krew che hanno curato un dancefloor apprezzato. «Loro sono una garanzia, ci ha detto Dario Verolino TheVerol, di Giovinazzo. Il pubblico ha ballato fino alla fine, il dj set dei Toy Tonics ha proposto una selezione musicale estremamente fresh, che mischia italo disco all' house music, morbida ed elegante nei suoni, molto happy», ha così concluso.
I Planet Funk in concerto
Il momento clou della serata, a partire dalle ore 22,15 e per un'ora e cinquanta minuti, è stato affidato all'evento dal vivo tanto atteso che ha visto i Planet Funk protagonisti assoluti del palco, allestito all'interno dell'Eremo. Si è trattato dell'unica tappa pugliese del tour estivo dei Planet Funk, gruppo che da oltre venticinque anni ricalibra gli spazi musicali viaggiando tra più generi, funk, elettro pop, house, psichedelia e dance sempre gradevole e ricercata. Cosa si può dire di questo magico incontro con un gruppo che ha dominato la scena musicale mondiale già dalla fine degli anni novanta? Semplicemente elettrizzante. La band è nata nel 1999 dai due fondatori Sergio Della Monica scomparso nel 2018 e Domenico "GG" Canu che ha lasciato la vita terrena a maggio di quest'anno; gli amici li hanno ricordati dal palco del San Tommaso Festival ricevendo un applauso lunghissimo. Il gruppo composto da Alex Neri keyboards, Alex Uhlmann chitarra e voce, il carismatico eclettico frontman, il britannico Dan Black chitarra e voce e Marco Baroni sequencer (campionatori al computer ndr) e synth, ha continuato a trasmettere le emozioni a pelle con la musica di qualità seppur ricca di energie stilistiche nuove, dimostrando una forte intesa sul palco, quell'unità d'intenti che mette a nudo la passione per la musica che hanno condiviso con il pubblico nel mondo segnando un'epoca. In questo concerto ci hanno illustrato con ritmo e parole che la loro formazione è solida e lo abbiamo percepito tutti ammirandoli perché nonostante le innovazioni musicali espressive i Planet Funk sono destinati a durare nel tempo. Scaletta corposa in cui non è stato tralasciato nulla. In programma molto apprezzati tra gli altri, "Chase the sun", "Non Stop", "The Switch", "Lemonade", "Paraffin", "Ora il mondo è perfetto" brano del 2011 dei Planet Funk con in voce Giuliano Sangiorgi leader e frontman dei Negramaro. Molto apprezzate, nella loro esecuzione dal vivo, tre cover, vere e proprie chicche "Night in white satin" ( dei The Moody Bues), "Love will tear us apart" ( dei Joy Division), "These boots are Made for walking" (di Nancy Sinatra). Sulle corde del ritmo e del movimento abbiamo immagazzinato suoni speciali che hanno galvanizzato i duemila spettatori appassionati del potente calibro musicale dei Planet Funk il cui concerto è terminato con "Who said" richiesta a gran voce e, comunque prevista dal programma. Dal palco hanno affermato che quello di Molfetta è stato il più bello dei concerti del tour del 2025 e quando a fine concerto li abbiamo salutati, avvicinandoli tra una folla di fans, e abbiamo chiesto il perché di quest' affermazione, ci hanno risposto che il pubblico giunto all'Eremo ha creato un tutt'uno con la loro musica e con loro mostrando forte entusiasmo in un abbraccio intriso di partecipazione, accoglienza e stima. Averli incontrati resterà un ricordo indelebile, a dir poco.
«Posso dire che è stato un miracolo questo concerto - ci ha detto Luigi Guastamacchia - . Soffermerei l'attenzione sulla bellezza del pubblico, che qualsiasi luogo deve desiderare. Gli spettatori hanno dimostrato come vivere i bei concerti e gli spazi senza brutalizzare. Mi sono anche chiesto circa la presenza di una parte di pubblico un po' più giovane che li conosceva bene nonostante la band appartenga alla fine degli anni novanta. Lo ritengo un elemento positivo perché la musica è sempre in evoluzione», ha concluso Luigi Guastamacchia.
L'auspicio è che questa rassegna in futuro possa trovare collocazione in un'agorà giovinazzese. Per una volta permetteteci di essere un minimo campanilisti.